Postato su 2015-09-01 In Santuario Originale

Accanto a me un Siriano, Mussulmano, con una candela in mano…

Da Schoenstatt, P. Franz Widmaier/Maria Fischer •

“Ciò che finora non avevo neanche sognato…”, dice Padre Franz Widmaier, “è diventato realtà, questa domenica, intorno al Santuario Originale.”

Il 22 e il 23 agosto ha avuto luogo intorno al Centro dei Pellegrini di Schoenstatt una Festa internazionale con musica dal vivo, mercatino internazionale, specialità tipiche delle tradizioni di ogni paese e concerto di world music. Ed ecco le parole dell’annuncio: “Questo Festival ha lo scopo di riunire tutta la diversità delle varie nazioni. C’è un programma variegato di arte e cultura, di musica dal vivo e di offerte culinarie”.

“Questo pomeriggio sono andato nella nostra Casa dove abitano i nostri rifugiati e ho fatto l’invito, al quale hanno risposto i Siriani con alcuni amici che si trovavano in visita da loro, come anche la maggior parte degli Afghani. Abedin (un nome di fantasia) ha cantato suonando il suo strumento musicale.” Proprio nel bel mezzo della festa, come se ne facessero parte. Ma non ‘come se’. Ne fanno effettivamente parte. Anche loro vogliono essere presenti e mostrare così la loro riconoscenza. Quando gli amici fanno festa, festeggiare con loro è un segno d’amicizia.

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Presso il Santuario Originale

Nella sua relazione, P. Widmaier racconta: “La festa è terminata con una piccola processione, portando l’Immagine della Madonna nel Santuario Originale, per pregare in questo luogo per la pace”. E continuando: “Accanto a me un Siriano, Mussulmano, con una candela in mano. E così anche gli altri del gruppo. Si trovavano tutti insieme, presso il Santuario Originale, con persone di molte altre nazioni, provenienti dall’Africa e dall’America Latina, dalle Filippine e dall’Indonesia. Che cosa sarà passato per la testa dei nostri amici mussulmani …!?”

“Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.” E anche nella casa della Madonna. La casa del Padre non deve essere una sola grande condivisione d’alloggio. Ma in questa casa del Padre le porte non sono chiuse a chiave.

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Fotografie: Gaspary, Hna. Lisane, Morfín

Originale: Tedesco. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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