Postato su 2015-06-26 In Missioni

Misión Roma: “Dio ci invita soprattutto a servire”

ITALIA – ROMA – PARAGUAY, Maria Fischer •

“Ho preso contatto con M. e subito dopo con C. suo fratello che si trova qui a Roma; ci scambiamo i dati e il resto a voce”, scrive Nico Prono – il paraguayano schoenstattiano di 21 anni che si trova attualmente a Roma – a nemmeno due ore dall’invio di una email da parte del team di schoenstatt.org chiedendo aiuto solidale a diversi schoenstattiani di Roma che padroneggiano lo spagnolo. Il fratello di una schoenstattiana del Cile si trovava a Roma in vacanza con sua moglie, la quale si è ammalata gravemente tanto da dover essere ricoverata in un ospedale della città. “ Quasi parallelamente, Pamela Fabiano del Movimento di Schoenstatt di Roma rispondeva: “Grazie per il tuo messaggio. Chiaro che prendo contatto con M. e faccio tutto il possibile … in alleanza solidale”. E terminava scrivendo: “Un abbraccio e unite in questa alleanza che si fa concreta nelle piccole come nelle grandi cose”. I due hanno cominciato ad attivare le reti con altri amici cercando un alloggio più economico per il marito, contattando la famiglia preoccupata in Cile e il 18 giugno si incontrano a Piazza San Pietro con il marito… Alleanza d’Amore, reale ed efficiente.

“Dio ci invita soprattutto a servire”, aveva scritto Padre Pedro Miraballes – Direttore spirituale della Gioventù Maschile Universitaria di Asuncion, Paraguay – mentre Nico Prono e altri due giovani si apprestavano a lasciare il loro paese e le loro famiglie, amici e amiche, per dedicare un anno della loro vita alla “Misión Roma”, una delle più grandi avventure del loro ramo, l’avventura di fare missione nel cuore della Chiesa, per fondare e/o rafforzare la Gioventù di Schoenstatt di Roma ed esser semplicemente disposti a servire là dove è richiesto il loro servizio: presso i giovani, gli infermi e gli immigrati, nella parrocchia dei Padri di Schoenstatt … e presso questi cileni che grazie a loro hanno sperimentato la forza dell’alleanza d’amore solidale.

Nico Prono, Braulio Heisecke e Jorge Ortiz, appartengono ad uno stesso gruppo fin da quando hanno iniziato nella Gioventù di Schoenstatt. Si trovano a Roma da gennaio, hanno la loro “sede” in un appartamento vicino alla parrocchia dei Padri di Schoenstatt, in Trastevere.

Jorge continua a studiare qui Microeconomia, Braulio ha scelto Fisica e Nicolás Diritto Privato, ciascuno dunque un’altra facoltà. Sono quindi studenti del tutto normali che si trovano a Roma per il Semestre all’estero in quest’unica cattedra; lo scopo di questa scelta non è principalmente ciò che studiano e quale laurea otterranno, bensì e soprattutto le persone da conoscere. E fanno missione semplicemente stando qui. Fanno missione con la loro presenza e solidarietà, con il gioco di calcio, i canti, i pasti, la gioia e l’allegria, con i loro legami e la loro alleanza d’amore, nella parrocchia, nel corso d’Italiano e all’università, cercando con spirito missionario le porte aperte per spargere il seme di Schoenstatt.

En el Mar de Ostia

Il seme della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid

Raccontano che spesso i gruppi della Gioventù Maschile di Schoenstatt si sciolgono non appena i giovani terminano gli studi e vanno all’università. Ma non è stato così per il loro gruppo che ha voluto far di tutto per mantenere il legame – e ci sono riusciti in gran parte per aver cercato insieme un compito missionario in comune. Ora tre di loro sono a Roma, fanno missione e sono appoggiati dagli altri componenti del gruppo del Paraguay e da molti altri universitari di Schoenstatt che formano il “nucleo creativo” della Misión Roma – attraverso le loro preghiere, i loro contributi al capitale di grazie, le loro idee e i loro legami. E raccontano: “Quando alla fine dell’anno torneremo in Paraguay, continueremo in questo nucleo. Ciò è importante per l’appoggio spirituale ed umano che ne deriva ed è importante affinché l’impegno crei qualcosa che resta, non sia solo qualcosa di personale – poiché dopo di loro ne verranno altri, i quali continueranno e porteranno avanti ciò che è stato seminato”. E Nico soggiunge: “È probabile che non vedremo i frutti del nostro lavoro” “Ma seminiamo sapendo di essere responsabili della semina”.

Seminare. Ma chi è stato a seminare l’idea della “Misión Roma”? “È stato Padre Alfredo Pereira, il Padre Pope”, dice Nico. È stato già a Roma da studente dei Padri di Schoenstatt e poco dopo l’ordinazione sacerdotale in Paraguay; poi è ritornato per lavorare nella parrocchia e con la nascente Gioventù di Schoenstatt di Roma. E ha raccontato: “Quando sono stato alla GMG 2011 di Madrid, durante l’incontro ‘Unanimiter’ della Gioventù Maschile di Schoenstatt è stato lui a dirmi: ‘Nico, dobbiamo fare qualcosa per la Gioventù di Schoenstatt di Roma”. Un seme che è caduto in terra fertile.

En la Piazza San Pietro

Non sapevano proprio che cosa fossero e come funzionassero le “misiones”

Un momento culminante sono state le Misiones di Fusine durante la Settimana Santa. Fusine è un paesino di Val di Zoldo nelle Dolomiti, una zona turistica molto famosa per coloro che amano le montagne, la natura, la neve e sciare. Sono stati là con una trentina di giovani, tra studenti delle superiori, universitari e famiglie, tutti legati alla Parrocchia dei Santi Patroni, affidata ai Padri di Schoenstatt. Racconta Braulio che: “Non sapevano proprio che cosa fossero e come funzionassero le ‘misiones’… ma le abbiamo praticate con loro, così come noi le conosciamo e hanno imparato a ‘misionar misionando’…”. Hanno chiesto appositamente ad una delle giovani di scrivere la relazione per schoenstatt.org. Ed è un racconto pieno di fascino, tutto ricolmo di “primo amore”. “Si sono innamorati della Madre di Schoenstatt, dell’Alleanza d’Amore…”, hanno commentato. Ora, alcuni giovani si stanno preparando all’Alleanza d’Amore.

I luoghi dell’incontro sono la Parrocchia e i due Santuari di Schoenstatt romani. Un pomeriggio alla settimana i giovani si incontrano per pregare insieme nel Santuario Cor Ecclesiae delle Sorelle di Maria. I tre responsabili della missione hanno fatto un giorno di ritiro nel Santuario di Belmonte (e sono venuti lì per l’intervista in preparazione a quest’articolo). Le Messe della Gioventù della Parrocchia “non sono naturalmente come le Messe nel Giovane Santuario Romano, dove siamo tra noi schoenstattiani e invitiamo altri, ma sono Messe di Parrocchia – che però sanno un po’ di Alleanza …”

Ora si stanno preparando al pellegrinaggio per Santiago di Compostela con altri giovani della Parrocchia, insieme alla cappellania dell’Università di Diritto Roma Tre, il cui cappellano è Padre Pope: vogliono percorrere il Cammino di Santiago dal lato portoghese. Sono 120 km di pellegrinaggio dal sud al nord, suddivisi in sei giorni, partendo dalla città di Tui fino a Santiago di Compostela, città della Galizia, Spagna, che accoglie ogni anno migliaia di pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo e che intraprendono quest’avventura attraversando vari sentieri per le motivazioni più varie, sia di tipo religioso che semplicemente culturale o del tutto personale, spirituale o solo perché va di moda.

Siamo strumenti

“Sono passati già tre mesi dal nostro arrivo ed è giunto il momento di poter fare passi più concreti riguardo alla fondazione della Gioventù Maschile”, è il loro commento.

“Abbiamo già buoni rapporti con le famiglie che frequentano la Parrocchia e decisamente con i ragazzi… un chiaro indizio a favore è stato il fatto che ci abbiano lasciato allenare il gruppetto di calcio dei fanciulli in un torneo lampo con l’altra parrocchia; sono già iniziate le “lezioni” sul colpo di gomito senza esser visti o sul travisare un fallo, inventarsi un calcio di punizione e procurare un cartellino rosso, tra le altre astuzie del nostro “folclore futbolistico”.

Questo è solo l’inizio: Una mezz’ora di calcio e cinque minuti di lavoro in gruppo.

Sappiamo già moderare gli incontri e trasmettere un messaggio al pubblico cui ci rivolgiamo; avendo già gli strumenti su cui contiamo, conoscendo tutte le difficoltà, i rischi e gli effetti collaterali che potrebbero presentarsi, resta solo andare avanti mettendosi d’accordo sui dettagli del programma da eseguire, confidando nei piani di Dio su di noi e su questa missione. Siamo più che coscienti di essere suoi strumenti e ci mettiamo perciò all’opera con molti contributi al capitale di grazie, molta autoeducazione ed un’intensa Cura dello Spirito, per cui la nostra Madre e Regina indicherà il sentiero da seguire”.

“Corrispondencia” Una Newsletter da Roma

Per tener vivo il legame con la GMU (Gioventù Maschile Universitaria) del Paraguay e con tutta la Famiglia di Schoenstatt del posto, redigono una Newsletter mensile chiamata “Corrispondencia”.

Qui di seguito riportiamo i primi tre numeri in spagnolo. Mese per mese pubblicheremo il meglio su schoenstatt.org.

Feb MISION ROMA NEWSLETTER

Marzo MISION ROMA NEWSLETTER

Abril MISION ROMA NEWSLETTER

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Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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