BURUNDI , Claudine Niyomwungere •
Alla fine di maggio, domenica 26 maggio 2019, il Santuario di Schoenstatt del Monte Sion Gikungu ha accolto molti pellegrini di tutte le parrocchie del Vicariato di Bujumbura e dintorni, rappresentanti di diversi movimenti ecclesiali, ma soprattutto membri di gruppi appartenenti al Movimento di Azione Cattolica di Bujumbura. Si è riunita, in effetti, una piccola “Confederazione dell’Apostolato Universale”. —
Alle 8.30 del mattino, una folla numerosa si è data appuntamento davanti all’ospedale militare di Kamenge, per poi proseguire in processione fino al Monte Sion Gikungu accanto all’immagine della MTA e ad uno striscione con l’iscrizione ” Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” (Luca 1,49). Due cori, ballerini, numerose bandiere e un gran numero di sacerdoti concelebranti hanno accompagnato l’arcivescovo di Bujumbura, monsignor Gervais Banshimiyubusa, che ha celebrato la Messa di ringraziamento nella Chiesa della Santissima Trinità.
Una tradizione dal 2001
Félicien Nimbona, rettore del santuario, ha sottolineato che 18 anni fa, membri di diversi movimenti cattolici hanno chiesto all’allora vescovo di organizzare una chiusura solenne del mese di Maria per contrastare il rifiuto di Maria in alcune chiese cristiane del Burundi. Così ogni anno dal 2001, l’ultima domenica di maggio, numerosi gruppi si recano ogni anno al Santuario di Schoenstatt per ricordarci che il Burundi è consacrato alla Madre: “La nostra Regina regna nei nostri cuori. La nostra terra appartiene alla Beata Vergine Maria!
Il messaggio di pace di Gesù
Nell’omelia, Mons. Banshimiyubusa ha parlato del messaggio di pace che Gesù ha affidato ai suoi discepoli nel Vangelo di quella domenica (“Vi lascio la pace, vi do la mia pace” Gv 14, 27). La Beata Vergine ha portato questo “Re della Pace” nel mondo. Questo deve essere il compito dei cristiani: essere testimoni di pace, messaggeri di pace nella loro vita quotidiana. L’amore che ha portato il Padre a mandare suo Figlio nel mondo deve essere riflesso dai cristiani nella loro vita. “I cristiani sono costruttori di pace e devono darla agli altri”, ha detto il vescovo ai cinquemila pellegrini presenti. In particolare, poi, ha salutato alcune professoresse tedesche di Schoenstatt che erano presenti e che sono stati nel paese per tre settimane. Hanno visitato il nuovo gruppo della loro comunità. Il gruppo, a cui appartiene l’autore di questo articolo, è stato formato nel 2017 e conta ora 120 membri.
Benedizione nel Santuario
Attraverso numerosi canti e danze, la celebrazione dell’Eucaristia è diventata una celebrazione accattivante ed emozionante. Bambine hanno sparso petali di fiori davanti all’immagine della MTA e giovani in costumi burundesi hanno ballato davanti all’altare. Durante il ringraziamento, dopo la comunione, l’entusiasmo dei pellegrini ha raggiunto il suo culmine quando tutti hanno applaudito o alzato le braccia al ritmo della musica.
Infine, la celebrazione eucaristica si è conclusa con una processione dalla chiesa al Santuario della Mater, dove la solenne chiusura del mese di maggio si è conclusa con la benedizione del vescovo.
Originale: Francese 16/6/2019. Traduzione: Pamela Fabiano, Roma, Italia
Foto: Claudine Niyomwungere, Inge Wilhelm