Postato su 2016-02-18 In secondo seculo

Tre domande… intorno a Schoenstatt nel secondo secolo dell’Alleanza d’Amore (49)

Oggi risponde: Benjamin Paz, ragioniere Pubblico Nazionale, sposato, padre di quattro figli. Appartiene al Movimento di Schoenstatt in Tucuman, argentina, da 20 anni. “Con mia moglie siamo nella Federazione delle Famiglie; sono stato economo, amministratore, delegato del Santuario, presidente della Fondazione Mater Admirabilis, portatore del gruppo di giovani della GM, guardiano del Santuario, volontario di Maria….Il più importante, Madre, essere il padre di una Sorella di Maria: la Sorella Nazareth •

Dopo un anno di andare in pellegrinaggio per il secondo secolo dell’Alleanza d’Amore… come sogni questo Schoenstatt nel suo essere, nel suo lavorare nella Chiesa e nel mondo, e nel suo agire?

index2Sogno Schoenstatt come una famiglia: con un padre, con una madre, con una casa…Che la sua ragione di essere è “l’alleanza”. Che il suo lavorare nella Chiesa sia di essere presente, come un figlio al fianco di sua Madre.

Nel suo agire…..Simbolo di fede, pregando e attivamente; le due facce della stessa moneta.

Per giungere a compiere questo sogno, che cosa dobbiamo evitare o tralasciare?

Evitare e cancellare la realtà; inoltre non lasciare portarsi da un pensiero relativo; la nostra volontà deve essere arricchita dalla nostra ragione….ma soprattutto, coscienti di essere figli di Dio; non perderci in un solo mondo, cercare l’equilibrio tra il naturale e il soprannaturale.

Per giungere a questo sogno che passi concreti dobbiamo fare?

Che passi concreti dobbiamo fare? Una domanda che per me…manca di risposta. Non ha una ricetta….ma alcune piste…

Sì, mi viene in mente la parola “ascoltare”….Ascoltare continuamente…Ascoltare Dio. Chiedere il dono della Fede, aspettare senza aspettative…Dio è pura sorpresa ….. È un Padre che desidera, vederci felici, felici di “una pace interiore”

La seconda parola, “umiltà” giungere a sentire che tutto viene da Dio, solamente siamo suoi strumenti. Siamo di polvere e in polvere ritorneremo.

La terza parola “gratitudine”; senza dubbio non c’è spazio….La vita sarà vissuta in un costante imparare, e ringraziare Dio per tutto…e anche perché non accettare le grazie che ci dà.

Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata – Argentina

 

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