Postato su 2016-04-03 In Riflessioni e opinioni

Il luogo del discepolo, oggi davanti alla croce di Cristo

Por Maria Fischer, Redazione •

Anzitutto, il racconto:

Il Papa Francesco ha fatto distribuire sacchi a pelo e piccoli regali tra le persone senza tetto a Roma durante la Via Crucis di Venerdì Santo.

L’elemosiniere vaticano, Mons. Konrad Krajewski, ha percorso le strade insieme con volontari e persone senza case ed ha distribuito i pacchetti tra le persone che incontrava dormendo per la strada.

L’azione  è avvenuta in “unità  spirituale” con la Via Crucis che si realizzava allo stesso tempo nel Colosseo a Roma, in cui Francesco e decine di migliaia di fedeli hanno ricordato le sofferenze di Cristo.

Il gruppo ha fatto la sua propria Via Crucis per la città ed è rimasta per le strade fino dopo mezzanotte.

Il Papa si dedica molto alle persone senza tetto e a coloro che vivono per la strada vicino al Vaticano. Ha installato docce, bagni, un alloggio e un barbiere. Inoltre fa distribuire in maniera regolare sacchi a pelo e altre cose necessarie.

Mi fa pensare

Stiamo cercando il luogo del discepolo, del discepolo missionario oggi, davanti alla Croce di Cristo fatta di cioccolata, mangiata un venerdì santo, o una coppa di vino bevuta in quaresima, queste sono croci di una pietà ridicola, bensì davanti alle croci che il Papa ha descritto nella sua preghiera del Venerdì Santo. Davanti a quelle croci che non possiamo sradicare totalmente perché sono troppe. Lasciarci vincere?  Cancellare la Pasqua, la gioia e la speranza dell’anima,  perché così non si può celebrare?

Il Papa Francesco mostra il luogo: è il luogo di Maria. In piedi accanto alla Croce di Cristo che soffre oggi in coloro senza tetto, negli incarcerati, negli ammalati, nei bambini abbandonati, nei rifugiati.

Il Papa non può togliere dalla strada tutti coloro senza tetto in Roma. Ma distribuisce sacchi e dolci di Pasqua…non lo lascia solo a Cristo sulla Croce.

Non possiamo dare una casa a tutte le famiglie senza tetto del Paraguay e del mondo intero, ma possiamo costruire una casa per cento di esse, y anche per altre cento. E possiamo diventare amici di queste famiglie povere. Vivere in alleanza solidale con loro.

È il mio luogo come discepolo. Nella mia visita ad un carcerato che non lascio solo, nella mia valigia donata a un rifugiato, in una borsa di studio per un bambino, nella mia preghiera nelle mie lacrime per gli emigranti in Idomeni.  Toccando la carne di Cristo in loro

Allora sì posso celebrare la Pasqua. La Croce di Gesù è la Parola con cui Dio ha risposto al male del mondo, ci dice Francesco.

È verità:

Gesù è resuscitato! L’amore ha distrutto l’odio, la vita ha vinto la morte, la luce ha scacciato la nebbia!
Papa Francesco.27-4-2016.

È verità:

Miei cari amici: la tristezza del Venerdì Santo è terminata oggi in tutte le parti e suonano le campane nuovamente di Pasqua.
Che cosa ci annunciano? E che cosa cantano alle nostre anime? Lo abbiamo ascoltato nella liturgia: Il Signore è risuscitato. ALLELUIA”
P. Josef Kentenich, Pasqua 1952

Originale spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi La Plata, Argentina

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