Quasi 70 famiglie già hanno la loro casa solidale 2014, quale Santuario si farà presente….

PARAGUAY, mda. “Una fede vissuta con gioia, vissuta pienamente e con generosità, può dare alla società una forza che umanizza“, ha detto Papa Francesco poco tempo fa ai dirigenti ed operai del complesso siderurgico di Terni. Qualche giorno dopo lui ha ricordato nella Messa celebrata in Santa Marta che già il profeta Isaia aveva descritto con chiarezza qual era il digiuno secondo la visione di Dio: “sciogliere le catene ingiuste”, “lasciare in libertà gli oppressi”, ma anche “condividere il tuo pane con l’affamato e ospitare i poveri senza tetto”, “coprire colui che vedi nudo”. E ha ripetuto: “quello è il digiuno che vuole il Signore! Il digiuno che si preoccupa per la vita del fratello…” Il primo fine settimana della Quaresima sono state costruite con gioia e solidarietà, motivate dall’Alleanza solidale con Francesco, undici case solidali di più per le famiglie che vivono in estrema miseria nella periferia di Asunción, tra le quali la prima casa solidale di un Santuario negli Stati Uniti (Miami). È il progetto solidale giubilare, una per ogni anno della “nostra casa a Schoenstatt”.

Sono altri nuovi undici tetti per i più poveri che sono state conquistate dai donanti dai e in nome dei Santuari di Miami degli Stati Uniti, di Cordoba, Argentina (donazione dalla Svizzera), Brig, Quarten, Friburg (Svizzera), Herxheim, Libfrauenhoehe, Colonia, Dieterhausen II, Wuezburg, e quello del Ramo delle professioniste femminili accademiche, tutti dalla Germania

“La gioia cresce nei collaboratori e né parlare nelle famiglie semplici che le ricevano!”, commenta Ani Souberlich.

Possiamo dire con gioia che quasi settanta famiglie umili già hanno la loro casa solidale 2014 e durante questa pioggia torrenziale hanno potuto ripararsi, senza bagnarsi e non hanno perduto le loro case!”

Un regalo di mattoni, tegole e solidarietà

È concreto. È reale. È un regalo che non si può avvolgere come un regalo, né portare all’altare in processione solenne. Sorge un nuovo “Villaggio nobile della carità”, come Joao Pozzobon ha chiamato il gruppo di casette, che aveva fatto costruire vicino al Santuario di Santa Maria, per concretare l’opzione per i poveri proclamata poco prima a Puebla.

È sorta come una risposta semplice e palpabile alle voci del tempo: accorgersi della miseria, della povertà estrema di famiglie che vivono sotto un pezzo di plastico sostenuto da quattro pali…..e un richiamo alla solidarietà della Famiglia di Schoenstatt, quando si sono terminati i mezzi di alcuni laici, che si erano impegnati di costruire trenta case per le famiglie più bisognose tra i più poveri. Ma non è finito tutto lì. È sorta l’idea di trasformarlo in un regalo per Francesco in occasione dei cento anni dell’Alleanza d’Amore, quell’alleanza che ha “costruito” una casa ed un tetto per la nascente Famiglia di Schoenstatt…precisamente nell’anno in cui ha ricevuto questa casa in proprietà dopo diecine di anni, senza sapere se un giorno sarebbe stata sua. È stato molto semplice: il costo di un tetto, quello che mancava dopo tutte le donazioni cercate in Paraguay – è di 200 euro . Duecento Santuari, filiali, cento casette….e le risposte sono arrivate. Ora sono già settanta casette.

Già manca poco per arrivare alla meta, cento anni, cento tetti in gratitudine per quanto abbiamo ricevuto giorno dopo giorno grazie al grandioso regalo che ci ha fatto il Padre e Fondatore Giuseppe Kentenich al chiedere alla Madonna che si stabilisse nel nostro Santuario…il Santuario che abbiamo ricevuto in regalo alle porte dell’Anno Giubilare!…Mancano 30 tetti per arrivare alla meta e per completare il regalo a Papa Francesco! E perché non aspirare a di più? Quale Santuario dirà: presente” per giungere alla meta? Non dimentichiamo che tutto quello che Ella ci dà, lo ricambia moltiplicato per cento!”, scrive Ani. “io prego, affinché il buon Dio la Mater e il Padre continuino ad illuminarci, a darci la gioia e la forza di cui abbiamo bisogno per continuare portando molta gioia a tante famiglie, a tante persone!”

Prima che arrivi il freddo

Al principio della settimana scorsa è giunta una mail urgente dal Paraguay: “Sarà possibile che in questa settimana mandino il denaro dei tetti che abbiamo pronti” non importa se basta solo per quattro tetti…saranno di aiuto! Così affretto il lavoro prima che arrivi il freddo!” Certo nonostante il costo del vaglia sia alto per mandare 800 euro…si mandino. Sono i tetti regalati da una coppia austriaca (“invece di regali di compleanni”) e dell’Istituto Nostra Signora di Schoenstatt.

Affinché arrivino prima del freddo. Così è cominciato quasi un anno fa. Una mail diretta a schoenstatt.org, ricevuta insieme al Santuario di tutti noi a Roma (che anche ha la sua casa solidale) con la richiesta: “…prima che cominci il freddo”. Quanta vita si è risvegliata da quel messaggio….quanta solidarietà, quanta gioia, quanta fede! E per molti donanti, queste famiglie che vivono nella propria casa – chiamata Manchester o “Madrid”, Santuario delle Famiglie”, Santuario Originale” o “Florianopolis” – sono fratelli. Carne di Cristo, come direbbe Francesco.

Quale Santuario sarà che dirà “presente!” per arrivare alla meta? E chissà la superi…

Il nostro Santuario c’è

∩ = futuro santuario

100 casas solidarias 2014