Postato su 2015-05-26 In Schoenstatt in uscita

Un elemento speciale della pastorale del Santuario di Tuparenda: Messa per Infermi ed Anziani

PARAGUAY, di Maria Fischer, Rita e Wilson Santacruz, Mariela Beatriz Vignola •

Come fanno? Qual è il mistero del Santuario di Tuparenda? Che cos’ha il Santuario, perché uno se ne innamori all’istante? Qual è il fenomeno, il “Fenomeno di Tuparenda” (P. Antonio Cosp) per cui tante persone in questo Santuario si sentono vicine a Dio?

Sono domande che affiorano spontanee leggendo le testimonianze, vedendo le fotografie … e ancor più stando in mezzo a questo mistero, a questo fenomeno di Santuario aperto, di Santuario di tutti, di Santuario che ti ruba il cuore e ti fa pensare a come ritornarci il prima possibile…

La prima risposta è “la grazia”. Un’altra risposta non meno importante è “il capitale di grazie” e quindi la pastorale del Santuario di cui è responsabile il rettore, Padre Antonio Cosp, insieme ad un grande team di laici all’altezza del compito, impegnati e creativi, coordinati da Diana e Alejandro Caballero. Una delle preoccupazioni della pastorale del Santuario è semplicemente che tutti trovino a Tuparenda il proprio posto, benedizione e grazia. Ed è così che è sorta la Messa per infermi ed anziani.

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Come arrivare agli infermi ed anziani

Rita e Wilson Santacruz raccontano: Il 15 marzo ha avuto luogo a Tuparenda la nostra terza Messa Speciale per infermi ed anziani. È stata un’esperienza unica, vivere così da vicino la dura realtà che attraversano i nostri fratelli rimasti privi di salute, come anche i nostri “anzianetti” (ancianitos) che si fanno sempre più bambini, ritornano ad essere bambini nello spirito e nel carattere, in attesa del ritorno alla casa del Signore.

Attraverso i mezzi di comunicazione abbiamo fatto una feconda campagna di diffusione che ha trovato risonanza. Ne è prova la partecipazione di più di 300 infermi che si erano prenotati da subito per ricevere una visita, compresi quelli che si sono prenotati dopo le messe domenicali, che siamo andati a trovare nelle loro case con i volontari mobili, ed infine quelli ricevuti dai responsabili della GM e GF, ossia Gioventù Maschile e Femminile del team di accoglienza delle Messe domenicali comuni. Ce ne sono stati tanti altri arrivati con i loro familiari, per cui non abbiamo più potuto parlare direttamente con tutti e tanto meno sapere con esattezza il loro numero.

Ci siamo organizzati in vari gruppi per portare avanti quest’incarico meraviglioso della MTA che ci arricchisce tanto:

  • Comunicazione e Diffusione
  • Primo anello di contatto (come esperti)
  • Trasporto (numeri di cellulare dei volontari per l’andata e il ritorno all’ingresso, con gli automezzi)
  • Parcheggio e sistemazione dei veicoli
  • Recezione e distribuzione dei posti agli invitati (applicando autoadesivi per personalizzarli)
  • Infrastruttura (collocazione di sedie, ventilatori)
  • Team Confessioni (con priorità per gli invitati)
  • Sanità, un medico di Guardia
  • Logistica; sedia a rotelle, acqua, merenda
  • Liturgia, Ministri, Sagrestia (sono state distribuite più di 500 bottigliette d’acqua benedetta)

Il momento più forte della Messa è stato quello in cui padre Antonio Cosp ha amministrato l’Unzione degli Infermi. Abbiamo visto dei volti pieni di Fede e di Speranza, occhi che ci insegnavano che non dobbiamo perdere mai la fiducia nel Dio della bontà.

È importante ricordare che eravamo riusciti, insieme all’Ostello La Providencia della Clinica Oncologica di Areguá, a portare qui 15 infermi con trattamento oncologico, mediante uno speciale minibus (un bel regalo della Madonna di Schoenstatt), i quali hanno chiesto appena finita la Messa di essere portati al Santuario; molti non potevano camminare e perciò alcuni di essi sono stati portati con lo stesso minibus ed altri aiutati dai nostri “Servitori del Santuario”.… Anche questo è stato un momento molto forte.

Vogliamo ringraziare DIO e tutti coloro che hanno collaborato per darci la possibilità di servire questi fratelli che stanno attraversando momenti difficili.

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La risposta d’amore di DIO

Mariela Beatriz Vignola dà la sua testimonianza personale sulle Messe per Anziani ed Infermi:  “Vi parlo della mia propria testimonianza. Ho partecipato alle Messe per anziani ed infermi celebrate finora e ogni volta mi hanno rubato il cuore vedendo questi bambini e nonnini infermi. Vedere i volti di ciascuno di loro all’inizio della Messa e il cambiamento operato in loro alla fine della Messa è, come ho già detto “senza paragone!”.

È un momento molto intenso, si avverte lo Spirito Santo e ritornano a casa guariti interiormente non solo quelli che hanno ricevuto l’Unzione; lo avvertono in qualche modo tutti quelli che collaborano. La gioia che sente ciascuno è la risposta d’amore del Dio Trinitario e della nostra Madre Maria.

Posso raccontarvi due testimonianze; una riguarda il Lettore di turno Sandra Landraida la quale, trattandosi della sua prima esperienza, si era preparata bene anticipatamente per affrontare la Lettura. Ma vedendo i nonnini (los abuelitos) è stata presa da tale commozione da spezzarle cuore e voce. Come c’era da aspettarsi, suo padre Marco le aveva dato la sua benedizione prima di svolgere questo compito e lei aveva detto a se stessa: “Devo farcela! … Aiutami, o Madre di Schoenstatt, non posso deludere né te né i nonnini”.

Anche la Coordinatrice della Città di Capiatá, Nilsa Fernández, che vi ha partecipato per la prima volta, è stata colta dalle lacrime e improvvisamente ha detto: “non so che cosa mi succede” … Quando mi ha detto questo, io le ho risposto che è la manifestazione dello Spirito Santo, il quale ti fa vedere la necessità che c’è e ti chiama a servire e ad essere qui alla prossima Messa.

La Gioventù, sia Femminile che Maschile, più abituata a questo tipo di apostolato per l’audacia e la giovinezza e per l’esperienza nelle ‘Misiones’, era presente ovunque. Ho fatto loro gli auguri personalmente per la buona assistenza e per il compito svolto straordinariamente bene, spiegando ai ragazzi che essi avevano battuto le ragazze per 6 a 2, non senza aver prima riconosciuto che esse sono state semplicemente spettacolari nell’accoglienza degli anziani, a cominciare dall’andare a prendere le persone in sedie a rotelle presso l’Ospedale Pubblico (ISMT).

Personalmente, quest’anno ho potuto portare mio padre e mio zio, che è come un padre anche lui. Posso dirvi che sono stata molto commossa e che loro sono ritornati a casa “FELICI!”

Mio padre conosce P. Kentenich dalle storie che gli racconto e per tutta la strada di ritorno a casa raccontava tutto a mio zio e non la finivano di fare commenti su quanto la chiesa fosse bella. Essi sono devoti di Nostra Signora di Caacupé e recitano il Santo Rosario tutti i giorni alle 18h:00 nel nostro Santuario Domestico; ma ciò che hanno sperimentato qui non l’avevano sperimentato in nessun altro posto. Quanto è grande la Madonnina!

Questa Messa è risanante per tutti coloro che vi hanno partecipato ed è soprattutto un richiamo molto forte alla Misericordia di Dio. Quando mi hanno invitato alla Pastorale degli Infermi non mi sentivo degna di far parte di quest’Apostolato; ma il primo anno che vi ho partecipato, la MTA mi ha mostrato fortemente e mi ha fatto sentire che potevo essere uno strumento a servizio di questo compito, riconfermandolo sempre nel mio cuore…

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Con materiale della rivista Tuparenda, 4/2015
Originale: Spagnolo / Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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