Postato su 2016-05-22 In Missioni

Alla conquista della Nazione di Dio, Cuore di America!

Paraguay, Missioni Universitarie Cattoliche (MUC), di Gilberto Sanabria Ravinovich •

Quest’anno ho detto sì a una missione nella Settimana Santa e ho deciso andare ad un luogo lontano dalla città, senza comodità e lusso, ma con la grande gioia di essere portatore dell’amore di Cristo.

Non sapevo dove andavo, ma ero sicuro che quel luogo era il giusto per fare felici a molte persone regalando un abbraccio, un sorriso o forse un Mba’eicha pa, señora, mba‘eicha pa, señor, peime porâ piko? (Come sta signora come sta, signore, state bene?)

E sono arrivato a Caázapá a 230 Km da Asunción, una preziosa città nel centro sud del paese, nel dipartimento dello stesso nome. Là ho conosciuto molte persone che condividevano gli stessi miei sentimenti, alcuni con timidezza, altri con gioia, ma sempre soprattutto con il desiderio di realizzare questa Missione.

20 di luglio

In Caázapá ho dovuto andare in missione in una borgata in zona rurale “magica” chiamata 20 di luglio, un pezzettino di cielo in questa terra, dove un saluto, un abbraccio o poche parole potevano convertirsi in una ragione di gran gioia per altri.

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Ña Marciana

“Che añe’etá peeme guaraní eté”, Avy’ picó peju jey hagué che visita” (Vi parlo in guaraní, sono molto felice perché siete venuti a visitarmi nuovamente) ci diceva Donna Marciana con un sospiro e una lagrima di gioia e di emozione.

Una persona con un cuore colmo di amore e delle mani generose, ma soprattutto con una fede immensa in Cristo e in Maria.

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Don Gaspar

Ricordo che siamo stati a visitare a Don Gaspar il primo giorno della missione, quando con certa inquietudine terminavamo di andare in missione nella terza casa e abbiamo visto da lontano che persona che ci osservava nascondendosi dietro la porta… così come un bambino aspettando un regalo. Era Don Gaspar, che era un poco arrabbiato perché la sua famiglia non lo aveva avvisato che già erano arrivati i missionari che lui aspettava.

Abbiamo conversato un momento con lui il sufficiente per colmarci di gioia.

È meraviglioso come Dio si presenta nelle cose apparentemente insignificanti, ma che sono enormi. Don Gaspar ci ha dato una gran lezione: nonostante le sue grandi difficoltà, la sua fede resta intatta e il suo cuore sempre colmo di gioia per ricevere gli altri.

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Il richiamo a questa missione

Sono arrivato a questa missione per una esperienza molto singolare, di avere tenuto un incontro in sogno con Maria, in cui rispondevo alla sua chiamata… Le cose si sono accomodate come in un puzzle, arrivando a sistemarsi completamente dove Ella e suo Figlio hanno sistemato l’ultimo pezzo. Così incontrai il coraggio di essere strumento dell’amore di Cristo Mi identifico con una frase della Madre Teresa “Non sono completamente sicura di come sarà il cielo, ma so che quando arrivi la ora la ora che Dio ci giudichi, Lui non domanderà quante cose buone hai fatto nella tua vita? Bensì quanto amore hai posto in esse?”

Questa frase descrive perfettamente questa pazzia d´amore che uno può sperimentare nella missione, ha ricevuto con altri che non la tengono…Questo piccolo apporto agli altri produce una eco in tutto il mondo.

Non sapremo mai di quanta gioia possiamo riempire il cuore degli altri se non lo intentiamo. Esprimere buoni desideri, offrire un sorriso, regalare un abbraccio e altre mille maniere di trasmettere amore.

Io ho avuto coraggio, tu anche puoi farlo. Abbi coraggio ad essere strumento di Cristo e di Maria!

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Originale spagnolo. Traduzione Maria Tedeschi, La Plata, Argentina.

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