Postato su 2014-03-27 In Schoenstattiani

Ma rialzarsi sempre, quando si è caduti, è in fondo già qualcosa

GERMANIA, mda. Nel giorno dell’Alleanza del mese di marzo dell’Anno Giubilare, il Parroco Karl-Heinz Mengedodt, membro dell’Istituto Secolare dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt, è tornato alla Casa del Padre nella città di Borken; le esequie sono state celebrate sabato, 22 marzo 2014, nel posto dove ha svolto il suo lavoro pluriennale – nella Chiesa conventuale del Collegium Augustinianum Gaesdonck. Il Parroco Karl-Heinz Mengedodt, nato nel 1946, è stato il primo Rettore della Casa per Sacerdoti di Monte Moriah, ha lavorato come parroco ad Emmerich e Wesel, e come Praeses e Direttore del Convitto presso il Collegium Augustinianum a Goch.

Nell’annuncio della sua morte c’è un testo risalente al 2010, quando il suo male era già in stato avanzato, che racconta molto di lui e del suo cammino nell’Alleanza d’Amore:

Il mio Ideale Personale,

quindi, ciò che di me stesso
io scopro,
chi io possa essere
secondo la volontà di Dio
e per qual fine io voglia vivere,
questo me lo ha scritto
Padre Josef Kentenich
nel 1966:

“Ascende superius!”

Sali più in alto.
Mi conosceva appena,
ma mi ha scrutato.
Del tutto in alto
non ci sono arrivato.
Ma rialzarsi sempre,
quando si è caduti,
è in fondo già qualcosa.
E per un paio d’anni
ho ancora – tempo.

Essere Consors, condividere le sorti mutuamente e con il Padre

Il suo Confratello di Corso, Mgr. Dr. Peter Wolf, Rettore Generale dell’Istituto, scrive di lui (Fonte: www.moriah.de).

“Ho conosciuto Karl-Heinz attraverso il Fratello di Maria Johannes Blank, quando a Cambrai si parlava della collocazione di un “Globo terrestre” sul Braciere commemorativo. Era una piccola cerchia che si autodefiniva “Amici di Engling” (F. E.) e di cui faceva parte anche Rainer Birkenmaier. Avevamo un intenso scambio di corrispondenza e ci incontravamo di tanto in tanto a Schoenstatt e a Cambrai. Si sviluppò tra noi un’intensa vicendevole comunicativa, quando uno dopo l’altro prese la decisione per il sacerdozio, e nel corso dello studio anche per il nostro Istituto Sacerdotale. Il giorno delle esequie del nostro Padre e Fondatore iniziammo il percorso di Candidatura nell’Istituto, e da allora siamo Confratelli di Corso. Ci entusiasmammo per l’ideale: “Diventare Consors, condividere le sorti mutuamente e con il Padre”. Karl-Heinz trasferì i suoi studi a Friburgo/Brisgovia, dove sorse il comune alloggio Carl-Kistner-Strasse, e dove si poté sviluppare qualche indirizzo di vita. Karl-Heinz prese parte al Seminario Mariologico con Robert Zollitsch, e fa parte dei Cofondatori dell’Istituto-Josef-Kentenich (JKI), di cui è stato il primo presidente. A quel tempo accelerò la stampa della prima pubblicazione (Maria, Nuova Creatura in Cristo), a cui dovevano seguirne tante altre. Dopo il suo Diploma all’Università di Friburgo/Brisgovia fu collaboratore scientifico nel Seminario per la Dottrina di Società Cristiana, presso Professor Henning.

In occasione della Consacrazione del Santuario di Moriah (1976) avevamo piantato insieme – noi del Corso Consors Patris – una vite selvatica sulla parte sinistra del Santuario e volevamo saperci responsabili della Comunità sacerdotale di Monte Moriah. Per Karl-Heinz, questo doveva diventare molto concreto subito dopo la sua ordinazione sacerdotale, con l’assunzione della responsabilità di primo Rettore della nostra Casa. Anche lui ha dato decisamente un’impronta alla nostra “Vaterhaus” (la nostra Casa Centrale). Nella mia ultima visita gli ho espresso volutamente la mia gratitudine. Nel periodo della sua presenza qui a Berg Moriah, egli ha cooperato accompagnando i Corsi più giovani, specialmente il nostro ”Corso-Propheti”. Ha fatto molte visite ai nostri confratelli polacchi, e in Nigeria ha portato avanti per tanti anni un lavoro dinamico con seminaristi.

La sua ordinazione sacerdotale ebbe luogo il 16.5.1978 nel Duomo di Münster. Espletò la sua prima attività di Cappellano a Wesel. Ne seguì il periodo nella nostra Casa di Monte Moriah. Subito dopo fu parroco e decano ad Emmerich nel Basso Reno. Infine fu chiamato dal vescovo della sua diocesi d’origine a dirigere il convitto di Gaesdonck – celebre anche oltre i confini della Diocesi di Münster – compito che svolse con grande impegno per più di undici anni. Noi, come Corso, gli abbiamo fatto visita anche lì, e tenuto anche i nostri incontri. La sfida, di essere a vicenda dei Consors, si è resa più acuta quando alla fine di questo periodo è subentrata una crisi.

Dopo il superamento della stessa, con ausilio terapeutico, il suo vescovo gli affidò una grande parrocchia nella città di Wesel e lo nominò Decano distrettuale. Negli anni che seguirono, insorsero in Karl-Heinz seri problemi di salute. La sua ricerca frequente di schiarimento della voce, notata già da tempo, si rivelò un cancro laringeo molto serio. Prese la decisione di non farsi operare, ma accettò di sottoporsi a radio- e chemioterapia, perché non voleva perdere la voce. Le cure di radio- e chemioterapia hanno avuto successo, ma anche molti effetti collaterali e affaticamento, che compromisero e limitarono sempre di più il suo lavoro nella vita pubblica. Nella sua volontà di impegnarsi a fondo egli si dedicò maggiormente a scrivere articoli e poesie. Per molti anni Karl-Heinz scrisse per la Rivista di Schoenstatt BASIS e diventò un autore richiesto dell’Editore PATRIS-Verlag.

Karl-Heinz ha trascorso gli ultimi tre anni a Borken, dove ogni tanto aiutava nella pastorale, che però fu limitata crescentemente dalla sua infermità. Ma il cancro doveva giocare un ruolo ancora maggiore nella sua vita. Per l’indebolimento, a causa della lunga terapia, seguirono cancro all’intestino e per ultimo un tumore alla gola, che alla fine gli resero del tutto impossibile il nutrimento e l’uso della parola.

Il 18 marzo 2014 Karl-Heinz è deceduto nel giorno dell’Alleanza dell’Anno Giubilare nel Marien-Hospital di Borken. Il nostro Confratello Franz Heister ha potuto stargli vicino in quest’ora decisiva. Io stesso ho potuto fargli visita tre giorni prima, per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per il nostro Corso, per Moriah, per la nostra Comunità Sacerdotale, e al di là di tutto questo, per la Famiglia di Schoenstatt e per Belmonte. Possa il Signore condonargli tutto e rendere fecondo tutto ciò per cui egli ha vissuto e si è prodigato.

P. Peter Wolf

Originale: Tedesco – Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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