Postato su 2014-10-14 In Giubileo 2014

Hay un fuego- In me un Fuoco

FACKELLAUF 2014, mda. “Che cosa significa essere Tedoforo? O che tuoni o che  lampeggi: portiamo le intenzioni e seguiamo la nostra strada. Significa andare avanti in situazioni difficili e non arrendersi mai. Sono le 2h:06 e partiamo al chilometro 454 … anche con la tempesta…” Ecco che cos’è Fiaccola con Staffetta – in queste ore, all’altezza di Pisa in Italia, dopo una notte di temporale e di pioggia e una giornata toccante di Corsa con Fiaccola a Piazza San Pietro e Belmonte, dove tutti i pellegrini che verranno per la “settimana romana del centenario giubilare”  potrebbero sentire qualcosa del Fuoco della Fiaccola, del Fuoco del prossimo secolo e  della Forza dell’Alleanza d’Amore: “Ci sono momenti che sei totalmente k.o. e che lo si sente all’infinito. Ma poi rifletti perché sei qui, perché fai la corsa, e questo ti dà forza tanto che ti sentiresti di correre senza sosta fino a Schoenstatt…”

In molti Santuari di Schoenstatt ed in qualche Santuario domestico arde la candela con il simbolo della Fiaccola con Staffetta. Davanti ai computer e sui cellulari, amici ed entusiasti seguono la staffetta attraverso tutti i mezzi di comunicazione poliglotti come homepage, app, blog, face book e schoenstatt.org e pregano, ringraziano, si lasciano infiammare, corrono insieme spiritualmente.

L’accompagnano direttamente famiglie sudafricane a Valle di Pompei e la Famiglia di Schoenstatt Italiana a Piazza San Pietro e a Belmonte. E ci sono – attraverso le loro Intenzioni – centinaia di persone … È la “Fiaccola con Staffetta 2014 di tutti noi”.

Le intercessioni e le intenzioni ti danno sempre forza, anche quando non ce la fai più

“Molto affaticante, ma estremamente carica di esperienze fantastiche”, così descrive Alex Paul di Germania la staffetta. José Ignacio Escobar di Argentina è di turno per la sua prima corsa il 10 ottobre: “Era un giorno speciale perché oggi ho fatto un tratto di corsa. Tutto era molto speciale, perché era il mio primo giorno. La cosa più bella è stata l’arrivo a Piazza San Pietro, dove tutti ci aspettavano. Là mi sono sentito in tutto e per tutto Giovane di Schoenstatt.”

Matthias Neuwirth di Germania: “È la mia prima staffetta con la fiaccola e non sapevo affatto che cosa mi aspettava. Anch’io ero protagonista della corsa e quest’esperienza mi ha commosso molto.”

E Moritz di Germania, che termina la sua tappa senza più fiato, puntualizza: “Qualsiasi cosa succeda, qualsiasi dolore si abbia, un servo di Maria non perirà mai. Le Intercessioni e le Intenzioni ti danno sempre forza, anche quando non ce la fai più.” Ecco che cos’è una Fiaccola con Staffetta!

“Ciao a tutta l’America Latina! Sono José Ignacio Bazzoli di Mendoza, Argentina. È incredibile aver  fatto oggi la mia prima tappa di corsa. Sento una grande stanchezza alle gambe, ma il cuore fortificato. Mando un saluto a tutta la mia famiglia, agli amici e alla mia ragazza che mi mancano molto. Un grande bacio. Si va avanti! Il Santuario plasma la vita in Alleanza!”

Roma – a partire da qui

Nel 2009 al traguardo, nel 2014 all’inizio, con la benedizione della Fiaccola per mano di Papa Francesco l’8 Ottobre, e con la tappa intermedia del 10 Ottobre: Piazza San Pietro, la piazza davanti al Santuario di San Pietro, come si sente già da alcuni mesi a Radio Vaticana. Questo gruppo di corridori raggiunge – atteso da altri corridori – questo luogo, il centro della Chiesa. A partire da qui, l’8 Ottobre è stato inviato nel nuovo secolo il Fuoco dell’Alleanza d’Amore. A partire da qui la strada porta a Schoenstatt. Inversione della Fiaccola con Staffetta 2009. Simbolo della grazia 2014?  Per il rinnovamento di Schoenstatt nella corrente del rinnovamento della Chiesa attraverso Papa Francesco – nella corrente di quel rinnovamento che Padre Kentenich, dopo il Concilio Vaticano II, esprimeva con quelle parole che esprime oggi Papa Francesco e che cominciano a prendere forma in modo particolare anche nel Sinodo, che è in atto in simultaneità con la Staffetta e con le Celebrazioni giubilari del Centenario a Schoenstatt, in uno spirito di apertura e di libertà che ad alcuni fa trattenere il respiro …

Di sera santa Messa nel “Santuario di noi tutti” a Belmonte – il Santuario che sta per questo Schoenstatt nel centro della Chiesa e della sua corrente di vita. La Famiglia di Schoenstatt italiana e gli schoenstattiani di Belmonte danno ospitalità.

E poi si prosegue in direzione di Schoenstatt…

La Fiaccola con Staffetta entusiasma

Nel bel mezzo della “pampa” italiana, in qualche angolo tra il km 370 e 400: Autobus dei tedofori e macchina con la telecamera attendono al posto di cambio, quando una macchina si ferma vicino a loro e chiede che tipo di azione parta da qui. Quando la signora sente il racconto e che cosa fanno quei giovani, parcheggia subito per vedere la consegna e riceve ulteriori informazioni sul progetto. La Fiaccola con Staffetta entusiasma!

Un giorno normale!? Nella vita del Tedoforo

“Essere Tedoforo e portare avanti la fiaccola di corsa pare sia faticoso soprattutto fisicamente. Che ci siano poi sfide di tutt’altra natura, lo dimostra la mia tappa di oggi.

2h:15: Suona la sveglia. Dopo aver dormito per 1,5 ore circa. Stanco ma colmo d’attesa scivolo  relativamente bene dal letto. Sveglio il gruppo della corsa e cominciamo a caricare l’autobus con tutto il necessario. Tutto va come programmato.

2h:55: Spavento: il motore non parte e fra cinque minuti dovremmo già iniziare la corsa. Quindi: Spingere la macchina. Dopo 10 minuti la macchina riparte e noi ci siamo già riscaldati nella corsa.

3h:20: La macchina si ferma al lato della strada per filmare il Tedoforo. Tutt’a un tratto si ferma accanto a noi una macchina di Carabinieri e ci vengono incontro due poliziotti. Il livello di adrenalina sale ad alta quota. Che cosa vogliono ora da noi? Al momento non lo sappiamo neanche noi, perché la barriera linguistica era davvero troppo alta. Comunque ci hanno “lasciato correre”.

4h:oo: Il navigatore dice: Girare a sinistra. Ah sì? E dove? Sì, si, in questo sentiero qui di campagna. Facciamo il tentativo e seguiamo con la macchina il nostro navigatore. Corridori e ciclisti dietro di noi. È buio. Si forma la nebbia e la corsia è sempre meno corsia, piuttosto sempre più corsia-fantasma. Improvvisamente affiorano davanti a noi come dal nulla un paio d’occhi. Con l’illuminazione dei nostri fari vediamo un cane barbone. Un cane? No, minimo 20! (Non è uno scherzo e neanche un’esagerazione, ma dura realtà) Ci colpisce un furente latrato per cui studiamo febbrilmente il da fare! Nascondersi? – difficile con la fiaccola. Scappare? – non c’è via di scampo. Fare battaglia? – controproducente. Resta solo una cosa: Corridore e ciclista devono rifugiarsi per forza nella macchina. Si avviano le prime misure di salvataggio, ma ecco che succede il miracolo. Il tedoforo non pensa proprio a “darsela a gambe”. Sostenuto dall’Intenzione continua a correre e a correre, mentre i cani indietreggiano e il pericolo è scongiurato.

7h:15: Consegniamo la fiaccola e tutto il resto al prossimo gruppo di corridori e ci dirigiamo completamente spossati, ma contenti, verso il prossimo alloggio

10h:00: Finalmente a letto

16h:oo: Nel frattempo, una gran parte del gruppo è già arrivata e ha preso alloggio. Si consuma un piccolo snack per mezzogiorno e dopo andiamo ancora al mare.

21h:oo: Ci incontriamo per la Preghiera della Sera nella Cappella. Ripenso  ancora una volta alla giornata carica di eventi e ringrazio che possiamo chiudere qui la giornata sani e salvi e contenti.

23h:oo Ora vengono sbrigati i compiti, come p. es. scrivere questo testo. Una giornata nella vita di un tedoforo è grandiosa, ma è proprio tutto, fuorché normale.

(David Brändle)

Sulla strada verso Schoenstatt

Nota sul Blog della Staffetta nel cuore della notte per il 12 Ottobre:

Quattro ore in cammino

Una bicicletta rotta

Otto Tedofori felici.

Noi andiamo avanti … La fiaccola arde.

 

 

 

Originale: Tedesco. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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