Postato su 2015-12-13 In Vivere l’Alleanza

Il mio cuore arde per Belmonte … e il tuo?

AUSTRIA, Viena, di Tita Andras •

Proprio una settimana fa mi trovavo sulla via di ritorno da Memhölz a Vienna: Insieme ad un gruppo di Schoenstattiani avevo partecipato al primo incontro internazionale sul tema di Belmonte, che ha avuto luogo nel Centro “Schoenstatt auf’m Berg” di Memhölz. Che cosa aveva in comune questo gruppo? Il semplice fatto che, a tutti coloro che erano lì ardeva il cuore per Belmonte, per il Santuario e per il Centro di noi tutti. Avevo conosciuto alcuni dei presenti in Ottobre 2014, quando lavoravamo a Belmonte come volontari per l’accoglienza dei pellegrini che venivano da tutto il mondo per conoscere questo Centro: Norbert e Gertrud Jehle, Albert e Aloisia Busch, come anche Carmen e Jürgen Reinle.

Ebbi anche il piacere di conoscere altri membri del nostro Dreamteam di schoenstatt.org: Rodolfo e Conchita Monedero, che lavorano e vivono a Memhölz; È chiaro che ho avuto anche il piacere e il tempo di stare insieme alla nostra cara Maria Fischer. Ero arrivata appositamente un giorno prima, per avere molto tempo per conversare e aiutare a preparare e, semplicemente, per sognare ad occhi aperti questo splendido lembo di terra che è Belmonte.

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Com’è che il mio cuore palpita più fortemente quando penso a Belmonte?

L’incontro è iniziato venerdì sera dopo cena. In una sala riservata completamente a quest’incontro, stava ad attendere, per ciascuno dei partecipanti (12 in tutto), una cartella arancione “Conferenza-Belmonte” con il materiale corrispondente: dalla storia del posto – con una lettera aperta chiarissima sulla situazione finanziaria che sta attraversando questo centro momentaneamente – ai volantini, opuscoli per pellegrini e buoni. Preparando quest’incontro, Maria, come diciamo in Cile “Ti sei consumata le scarpe!”, ossia l’hai fatto in modo eccellente!

Venerdì sera abbiamo lasciato parlare il cuore: Con una metodologia moderna e molto adeguata, che Maria Fischer aveva presentato brevemente, abbiamo dato risposta a due domande. La prima: Che cosa collego io personalmente a Belmonte e come mai il mio cuore palpita più fortemente quando penso a Belmonte? L’altra, che si riferiva a lasciar spazio all’immaginazione, chiedeva che cosa desideriamo che avvenga a Belmonte.

Sabato mattina abbiamo continuato a lavorare su questo tema, riassumendo e concretizzando ciò che era stato elaborato dalle risposte e dal racconto di tante storie. Subito dopo ha parlato un esperto di fund raising, vale a dire di raccolta mirata di fondi, sul tema concreto di finanziamento di questo centro. Non è infatti possibile che l’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt porti da solo l’enorme e pesante carico di pagare tutto! Perché questo centro è una promessa che hanno fatto tutti gli Istituti di Schoenstatt al Padre Fondatore. Vale a dire che tutti gli Schoenstattiani del mondo sono chiamati a partecipare e contribuire: i membri degli istituti e delle federazioni, le comunità della Lega e i pellegrini.

I sogni diventano realtà

A mezzogiorno dovevo purtroppo tornare a casa, perché l’incontro è durato fino al pomeriggio, ma un percorso di 7 ore con neve e maltempo non mi ha lasciato altra scelta. Nel frattempo ho saputo però che si è continuato a lavorare anche in mia assenza e l’incontro si è chiuso con cinque sogni concreti e audaci per Belmonte, con altrettanti 10 progetti concreti – per i quali c’è stato chi si è assunto responsabilmente il compito di far diventare realtà questi progetti.

Qui di seguito comunichiamo volentieri i sogni:

  1. Abbiamo molti collaboratori in più
  2. A Belmonte ci sono molte attività e incontri internazionali
  3. Tra tutte le attività di Schoenstatt, Belmonte ha la priorità
  4. Gli impegni di costruzione a Belmonte non termineranno mai e ci sono per questo liste di attesa
  5. Questo è un luogo di preghiera di noi tutti per tutti

Abbiamo fatto solo ciò che conosciamo già da schoenstatt.org: Raccontare storie reali

Sono molto grata di aver incontrato Schoenstattiani che vibrano altrettanto per Belmonte! Questi giorni sono stati un lavorare con la vita e per la vita; e in fondo abbiamo fatto solo ciò che conosciamo già da schoenstatt.org: raccontare storie reali.

E voglio aggiungere che quest’esperienza non è sicuramente l’ultima nel suo genere. Dobbiamo continuare ad accendere i cuori per il Santuario di noi tutti!

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Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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