Postato su 2013-10-05 In Santuario Originale

Cantiere Santuario “Originario”

mda. Ci serviranno nuove cartoline postali. Perché intorno al Santuario originario le cose non appaiono come nelle fotografie e nelle cartoline postali di un anno, di 10 e di 20 anni fa. “Dopo il restauro intorno al Santuario originale, le cose non avranno più l’aspetto del luogo di cui custodisco alcuni dei ricordi più profondi della mia vita. E quanto sembrerà strano ai pellegrini vederlo diverso da quello delle cartoline postali. Uno dei miei migliori ricordi è quello della prima volta che entrai nel Santuario esclamando: E’ proprio uguale a quello delle cartoline postali, ma ancora meglio, perché ora posso incontrare la Madonna nel Luogo di Grazia Originario”, queste le parole di Sarah-Leah Pimentel. Dal 1° ottobre al recinto del cantiere c’è appeso un cartellone: “Cantiere Santuario Originale”. I lavori di riparatura progettati già da gran tempo, e necessari da ancor maggior tempo, avevano già cominciato il 30 settembre, collegati ad alcune modifiche dell’area, per dare al Santuario “più aria da respirare” e ai pellegrini un migliore accesso e una buona visibilità su quel luogo, da dove partirà anche per i prossimi 100 anni un’ondata di rinnovamento – e non solo per loro, ma per il mondo intero.

“Più di 100 anni fa, Padre Kentenich e i primi membri della congregazione mariana, hanno dato inizio ad un compito analogo”, dice Queca Espinoza di Lima. Anche loro hanno trasformato questa Cappella – esternamente, imbiancando e pitturando (in celeste con stelle), ghirlande, statue e immagini, e spiritualmente con la “Trasformazione in un luogo di pellegrinaggio e di grazia”. E nel corso dei 100 anni – prima Schoenstattiani poi Pallottini – hanno apportato numerose modifiche: un nuovo altare arrivò nel 1934, il comignolo fu tolto, la campana sostituita più volte, statue simboli e immagini andavano e venivano, e intorno al Santuario sono stati abbattuti e ripiantati alberi, creati muri e siepi, montati e smontati cartelli e candelieri. “Restauri e misure edili portano sempre con sé sporcizia e disordine”, così Melissa Janknegt. “Ora il Santuario Originario è veramente più in primo piano e al centro – il gioiello della corona, la sorgente di tutte le grazie per noi nell’Alleanza d’Amore. E non siamo più affittuari, ma proprietari con tutta la responsabilità! Che dono meraviglioso alla Famiglia per l’Evento giubilare. Un bel Luogo non solo per noi ma per tutti.” – “Intorno al Santuario ci sono stati tanti cambiamenti negli ultimi 100 anni”, dice Mary Cole – “che ci rendono consapevoli che quel che più conta è il Santuario stesso. Speriamo che le modifiche esterne portino con sé delle trasformazioni interiori per noi tutti .”

Rendere solide le fondamenta

Cantiere Santuario Originario: Arne Reichert – che con la sua impresa edilizia APS di Vallendar ha già preso in mano la ristrutturazione della Bundesheim (Casa dell’Alleanza) con capacità e sensibilità professionali – è responsabile dei lavori di restauro del Santuario Originale. L’obiettivo è quello di rimuovere – fino alla data della Celebrazione giubilare del 2014 – tutti i danni che compromettono la stabilità del Santuario. E di danni ce ne sono tanti. Pioggia e umidità sono penetrate nei muri e nelle fondamenta, crepe e danni d’intonaco sono palesi al primo esame. Perciò è necessario aprire le parti danneggiate e arginare l’umidità dal basso e lateralmente. Fratel Riccardo, il pluriennale sagrestano del Santuario, ha aiutato con le parole e con i fatti e ha mostrato quali sono state le misure di drenaggio adottate dai Pallottini negli ultimi anni. “Viviamo in un paese dove piove molto e spesso”, dice il Rettore Egon Zillekens, del Consiglio di Amministrazione del Santuario Originale. “L’acqua a spruzzo, che va sul normale intonaco nei muri, distrugge intonaco e opera muraria. Ora ricorreremo ai ripari e credo che tutto si presenterà bene.”

Penso alle fondamenta della mia vita

Le immagini dei lavori di restauro necessari, e progettati da tempo, hanno provocato una discussione animata non solo tra i collaboratori di schoenstatt.org. Che cosa dice il Rettore Zillekens riguardo alle reazioni in parte infuocate? “Mi fa piacere che il Santuario originale sia tanto centrale e risvegli altrettanto interesse! E nel complesso prevale la gioia per il fatto che ora stiamo preparando Santuario e Piazzale dei Pellegrini per l’Evento giubilare e creando spazio al Santuario. “Uno degli operai edili avrebbe detto questa mattina: “sembra così liberato!”

“Qui si costruisce per secoli”, dice Norbert Weweler, mentre Bernadette Weweler – dai primi di settembre insieme al marito come sagrestano nel Santuario – guarda le fondamenta del Santuario allo scoperto e dice: “Penso alle fondamenta della mia vita.”

Pietre del Santuario originario

Fin dal primo giorno c’è stato un forte movimento, per non dire corrente: sono state raccolte macerie e pietre dalle parti aperte intorno alle fondamenta del Santuario. Particolarmente ferventi le Sorelle dell’Adorazione, che hanno trascinato via a sacchetti le pietre. Norbert Weweler ha ora messo a disposizione dei cartoni per “collezionisti” … ed anche il Rettore Zillekens ha portato via con sé parecchie pietre:

Per pellegrini, per persone che forse non potranno mai venire al Santuario. Per rendere tangibile Il Santuario originale. Molti pensano al restauro del tetto per più di 10 anni e alle tante scandole del tetto che a quel tempo sono state mandate in tutto il mondo.

Le ultime – alla fine della Conferenza 2014 – come simbolo dell’INVIO, al momento in cui i rappresentanti di ogni paese ne hanno ricevuto una. A quel tempo un desiderio quasi insperato , oggi una realtà: Il Santuario originale “appartiene a noi” – come Dono giubilare dei Pallottini. Doni sono compiti.

“Tu mi porti al largo …” (v. Sal 18)

Nel contesto dei restauri ci saranno alcuni cambiamenti anche nell’ambito del Santuario Originale. Così, il gigantesco cipresso direttamente accanto al Santuario è stato fortemente potato, cosicché il piazzale riceve più aria e luce; gli alberi – piantati più di 10 anni fa davanti alle Tombe degli Eroi – sono stati abbattuti affinché il Santuario e le Tombe – niente senza di te E niente senza di noi – siano visibili a tutti dal Piazzale dei Pellegrini. La porta ad arco, da cui si accede posteriormente al piazzale, è stata ingrandita e viene ricostruita con le stesse pietre del vecchio muro. E anche il muro non ancora molto vecchio – che fu costruito dietro le Tombe degli Eroi direttamente al lato del Santuario – è stato demolito, cosicché il Santuario è ora libero.

Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere (Is 60, 3)

Durante l’ esecuzione dei provvedimenti edili intorno al Santuario, questo resterà aperto per la preghiera. E fino al 15 ottobre dovrà essere tutto pronto, e il Santuario “splendere come non mai”. Nuovo intonaco fin dove necessario, e naturalmente una nuova pennellata esterna, porteranno a termine l’opera. E a questo punto può arrivare l’Apertura dell’Anno giubilare, alla sera del 18 Ottobre 2013, e anche il grande pellegrinaggio da tutti i paesi e continenti il 18. Ottobre 2014. “Vogliamo trattare il Santuario con molta cautela”, così il Rettore Zillekens. Le pareti del Santuario sono troppo preziose perché servano da sostegno a microfoni, lampade e candelieri. Viene in mente una testimonianza del Santuario di Tuparenda. Uno degli uomini del gruppo dei preparativi per il 18 ottobre ha detto una volta: “Per noi il Santuario è come una persona. È infinitamente prezioso, è vivente. E noi non pianteremmo mai un solo chiodo alla parete per attaccarvi qualcosa…”. Per il microfono si cerca un altro posto, ed è ovvio che ci saranno nuove e maggiori possibilità di accendere candele – e i riflettori verranno sistemati nel pavimento, cosicché il Santuario originale possa essere illuminato, e illumini …

Simultaneità come segnale

È vero, nel secondo secolo di Schoenstatt avremo bisogno di nuove cartoline postali. E un nuovo atteggiamento. “La Madonna ci dà una spinta per uscire e andare nel mondo”, come si esprime Kohnie Valderrama di Madrid. Il Santuario Originale è il luogo dove vengono formati giovani e missionari, che a partire da qui – come Francesco implora e chiede – vanno fino ai confini della terra con la forza di creatività dell’Alleanza d’Amore. E per restare nell’argomento, proprio in questi giorni in cui viene restaurato il Santuario Originale, un paio di 1000 chilometri lontano da qui, ad Asunción, sorge la “Casa solidale” del Santuario Originale – donata da una pellegrina tedesca, una delle 100 case per i più poveri dei poveri che sorgono come riconoscenza per “la nostra Casa di Schoenstatt” …

Noi riempiamo le anfore del Santuario Originale con i nostri doni

Dal 23 Giugno 2011 c’è un pellegrinaggio sommesso, ma efficace, verso il Santuario originale. Il primo pellegrino è arrivato dalla Bolivia; in questo momento è proprio qualcuno della Malesia che sta varcando la soglia del Santuario con mani ricolme. Le persone che sono state qui fino ad oggi hanno oltrepassato la cifra di 6000, chi per una sola volta, chi ogni giorno, come quella mamma del Paraguay che prega incessantemente per la liberazione del figlio detenuto. Arrivano attraverso il “filo diretto con il Santuario Originale” di schoenstatt.org. Essi mandano gratitudine e contrizione, dedizione e anelito; danno notizie di malattia, di piani, diagnosi, lettere, conferenze, delusioni, speranze, fiducia e nomi di innumerevoli persone. Sabato per sabato le loro preghiere vengono immesse – durante la santa Messa “in cammino verso il 2014” – nell’anfora. Sommessamente, quasi inosservate. Quando il Rettore Zillekens menziona quasi per inciso che Norbert Weweler ha riscoperto il vecchio camino e aveva pensato che : “Ci si può mettere ancora qualcosa dentro”, è balenata l’idea: Tutti – sì, tutti – i doni che sono arrivati al Santuario originale “per questa strada” vengono immessi in questa cavità con una USB e vi resteranno lì per sempre, come Capitale di Grazia vivente per il Santuario originale aperto. E per chi vorrebbe esserci ancora: fino a domenica la strada è ancora aperta:

Santuario Originale Direttamente sul cammino verso il 2014 – “Noi riempiamo le anfore con i nostri doni”

Album di fotografie 1 (Rektor Egon M. Zillekens)

 

September 30, 2013

 

Album di fotografie 2 (Norbert Weweler)

October 2, 2013

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