Postato su 2010-07-01 In Santuario Originale

Una coppia avventurosa per la Mater

Jorgelina Jordá. A Schoenstatt arrivano migliaia di pellegrini da tutto il mondo, ma forse molto pochi hanno goduto tanto come i coniugi Muñoz, entrambi cileni, residenti negli Stati Uniti. Si sono lanciati all’avventura e con un cuore giovanile con il proposito di compiere una promessa e l’hanno realizzata: visitare tutti Santuari che ci sono a Schoenstatt.

 

los Muñoz en el Santuario de MarienauPatrizia e Daniela, ossia i “Muñoz”, sono arrivati a Schoenstatt, non per un loro progetto personale, bensì perché la Mater lo aveva programmato. Loro non hanno mai partecipato al Movimento di Schoenstatt come membri attivi, ma le donne della famiglia di Pato Muñoz si sono sempre incaricate di conservare lo spirito mariano nelle loro case. Pato raccontava: “La prima schoenstattiana è stata mia nonna, poi mia madre e adesso mia sorella è membro dell’Istituto Nostra Signora di Schoenstatt. Sempre sono state dirigenti, e naturalmente hanno suggellato l’Alleanza.” L’avvicinamento di Daniela è avvenuto, quando ha cominciato a lavorare nel bar del Santuario di Campanario, dove mediante gente schoenstattiana veniva a sapere delle attività del Movimento, conferenze.

Tutto è cominciato in dicembre, quando Patrizio ha avuto la possibilità di frequentare un breve corso di due settimane all’Università WHU Otto Beisheim School of Management. Al commentare a sua sorella che non aveva la minima idea dove si trovasse quest’Università e che sapeva solo che si trovava a Vallendar, lei emozionata gli ha risposto sorpresa ed emozionata: “A Vallendar? Ma dove si trova Schoenstatt!” . Sua sorella si è incaricata di prenotare l’alloggio per loro nella Casa Marienau e si è comunicata con i suoi contatti, affinché si sentissero come in casa.

Visitando i Santuari

Poniendo la piedra en el Santuario de la FamiliaPato ha cercato i primi giorni di adattarsi, e poi è giunta Daniela per accompagnarlo e approfittare di quel bel luogo. Hanno potuto assistere alle Messe celebrate nel Santuario Originale e offrire una Messa per il padre di Pato, che era morto pochi mesi prima. Le visite ai Santuari sono state speciali: alcuni erano facili da raggiungere, altri hanno dovuto prendere un’automobile, come il caso del Santuario della Federazione delle Famiglie. Sempre hanno avuto brutto tempo e purtroppo la Germania li ha accolti e accomiatati con pioggia.

I Santuari più belli sono secondo Daniela, quelli del Monte Moriah e del Monte Sion: “Il posto pare un cielo”, ed aggiunge “perfino siamo riusciti ad entrare e salutare la Madre nel Santuario dell’Adorazione sul Monte Schoenstatt”. Hanno appeso la loro fotografia alla rete del Santuario delle Famiglie e hanno scritto su di una pietra “Munoz al quadrato”, giacché entrambi hanno lo stesso cognome, con la data 31 maggio, un giorno speciale per tutti gli schoenstattiani, ma soprattutto per i cileni che conservano quella missione nel cuore, poiché Padre Kentenich l’aveva raccomandata loro specialmente, nel Santuario di Bellavista.

Il desiderio ardente di ritornare nel 2014

Hanno avuto abbastanza tempo per conoscere Schoenstatt e hanno stretto un affettuoso vincolo con le persone di Marienau, come Jens Weniger, Padre Waldo, boliviano, e Jorgelina Jordá, argentina. “Non siamo schoenstattiani, ma abbiamo molte cose in comune, come ad esempio il Santuario Domestico” commenta Daniela e confessa che vorrebbero ritornare nel 2014.

Patricio y padre Waldo en el Santuario de Federación de Familia

Al ritornare agli Stati Uniti portano con sé molti ricordi di questa terra, ma soprattutto si portano le grazie di aver percorso tutti i Santuari e sicuramente la gratitudine della Madre per il grande sforzo di essere venuti in cerca di Lei, nonostante la pioggia, la distanza e il tempo. Meritano di essere chiamati i “veri avventurosi della Mater”.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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