Postato su 2010-04-06 In Santuario Originale

Nel Crocifisso sono davanti a noi tutti coloro che soffrono ingiustamente

Via Crucis, Viernes Santos 2010mkf. “La contemplazione della croce, in questo venerdì Santo del 2010, ci esorta specialmente alla conversione. Nel Crocifisso sono davanti a noi tutti coloro che soffrono ingiustamente, compreso quelli a causa dei rappresentanti della Chiesa. Questo ci colma di vergogna e di orrore”. Mons. Robert Zollitsch, vescovo di Friburgo e Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, ha accentuato chiaramente il significato della Quaresima di quest’anno. Più di cento persone silenziose e pregando, hanno risposta a Schoenstatt alla convocazione di P.. Heinrich Walter – presidente della Presidenza Internazionale di Schoenstatt – e di P. Theo Breitinger, presidente del Consiglio Nazionale della Germania – per accompagnare con Gesù le vittime dei grandi terremoti delle ultime settimane: le catastrofi naturali e le violenze sessuali nella Chiesa.


Vía Crucis en Schoenstatt

Il devastatore terremoto del Cile è stato una catastrofe naturale; i casi di violenza sessuale sono stati una catastrofe umana, una catastrofe ecclesiale: sono stati tanti coloro che si sono avvicinati questo Venerdì Santo, dalle signore della Casa di Anziane dell’Istituto Nostra Signora di Schoenstatt, sul Monte Regina, fino ai seminaristi ibero-americani dei Padri di Schoenstatt, che in questi giorni terminano il loro “tempo di Sión”. C’erano anche giovani, famiglie giovani, membri di quasi tutte le comunità di Schoenstatt che vivono nei dintorni, molti sacerdoti e studenti di teologia, molti superiori e dirigenti delle comunità di Schoenstatt.

Abbiamo pregato la Via Crucis in intima solidarietà con tutti coloro, la cui vita si è trasformata in una via crucis

P. Theo Breitinger (izq) “Preghiamo la Via Crucis con Gesù”, così ha cominciato Padre Theo Breitinger. “Al contempo preghiamo in intima solidarietà con tutti coloro la cui vita anche si è trasformata in via Crucis. Viviamo in tempi instabili, in cui la terra si muove e c’è gente che muore o perde il fondamento della sua vita, come in Cile e in Haití. Viviamo in tempi instabili anche nella nostra Chiesa, in quello che la Chiesa è scioccata nel più intimo, in cui si questiona intorno alla sua credibilità per i casi di violenza sessuale. È un dolore immenso che colpisce ad esseri umani, un dolore che vogliamo unire con Cristo e soffrirlo con Lui…

Una solidarietà nuova

Via Crucis, Viernes Santos 2010 silenzio pregando, accompagnato semplicemente dai canti di Gertraud Wckerbauer e dei seminaristi dei Padri di Schoenstatt. Non c’era bisogno di pronunciare tante parole. Chi faceva questa Via Crucis sapeva che era lì presente. In tutto il paese c’erano molti che accompagnavano spiritualmente, grati per dare questa chiara testimonianza.

Padre Raul Spina ha dato nella quinta stazione una testimonianza molto personale del terremoto in Cile, dell’angustia, della lunga attesa prima di ricevere notizie delle proprie famiglie, dell’orrore al rendersi conto delle tante vittime, dei feriti e di quanti in due minuti avevano perso tutto: la loro sicurezza, i loro sogni, il loro futuro. Ed ha raccontato dell’infinita solidarietà prodigata alle vittime da molta gente, soprattutto dai giovani, il che ti rassicura che da tutto questo dolore potrà sorgere un nuovo Cile.

P. Raúl Espina

Qui finisce qualsiasi idea di nascondere qualsiasi scusa

Potrà anche nascere una Chiesa rinnovata dal terremoto delle tante violenze sessuali? Padre Heinrich ha scelto la decima Stazione della Via Crucis . Gesù spogliato dalle sue vesti, per fare una riflessione, che ha apportato chiarezza ed ha aiutato molto: quanto la Costituzione della Germania riconosce a ciascuno dei suoi cittadini, l’intangibilità della sua dignità, al cui rispetto e protezione hanno l’obbligo di esigere i poteri dello Stato. Ed ancora di più obbliga la Chiesa, non solamente perché ciascuno è un’immagine di Dio, bensì perché “nell’incarnazione del Figlio di Dio si è definita, presente e visibile – per sempre come centro e fondamento – questa dignità dell’essere umano, perché Dio si è fatto uomo.

el P. Heinrich Walter da un impulso acerca del terremoto del abuso sexual La violenza sessuale coi bambini e coi giovani commessa da rappresentati della Chiesa, ha ferito e inoltre distrutto per sempre, la vita di persone che cercavano nella Chiesa un luogo di fiducia e di rispetto per la dignità garantita.

“Davanti all’esperienza e davanti a questa Stazione della Via Crucis, termina qualsiasi idea di occultamento, qualsiasi idea che voglia scusare. Qualsiasi pero, se anche ce ne fossero altri… E al centro c’è la compassione verso le vittime, la compassione per chi è rimasto marcato per tutta la vita. Quando si ascolta quello che queste vittime hanno fatto e fanno nella terapia, nell’elaborazione di quanto è successo, come vogliano liberarsi dei ricordi che ritornano alla memoria, allora comprendiamo quanto profonda è stata l’umiliazione della persona a causa di questi fatti” Così come Gesù è stato spogliato dei suoi vestiti e della sua dignità, come Lui – nel vero senso della parola . è stato esposto alla vista di tutti, anche la Chiesa in questi giorni è stata esposta in pubblico “e questo è successo anche, perché alcune autorità della Chiesa hanno guardato da un’altra parte, perché chissà anche noi qui o là abbiamo guardato da un’altra parte, perché lo lasciamo passare, come tanti l’hanno lasciato passare sul Golgota”

Il Padre Walter ha proposto di pregare per i colpevoli, affinché ricevano la grazia di un vero pentimento e la forza per riparare il male fatto.

rezando por las victimas A Schoenstatt abbiamo potuto e voluto unire con un vincolo con Maria questa decima Stazione della Via Crucis. Ella ha sofferto profondamente con suo Figlio, quando l’hanno spogliato delle vesti. E anche ora soffre con le vittime e ci può aiutare ad appoggiarle con la preghiera, con sacrifici, in prenderlo sul serio, in fare passi concreti: “Vogliamo, perciò, percorrere con Lei le ultime stazioni, specialmente con Lei, poiché sappiamo che Ella non ha guardato da un’altra parte, che non ha tolto importanza ai fatti, che non è scappata.”

Assistenza ed informazioni: per telefono e per via elettronica

Per le persone che vogliono rivolgersi a Schoenstatt per il tema della violenza sessuale sono da oggi a loro disposizione:

Signora Brigitte Wacker, terapeuta sociale, laureata in pedagogia sociale, membro della direzione generale dell’Istituto Nostra Signora di Schoenstatt. Telefono (0261) 9626315, E-mail:wacker.brigitte.1@googlemail.com

Sr. Signor Michael Siewering, padre di famiglia, collaboratore del centro di protezione ai bambini a Fheine, terapeuta di bambini e adolescenti, esperto in traumi. Telefono (0173) 3157580. E-mail: m.siewering@dksbrh.de

Si garantisce l’assoluta privacy per le vittime e i loro parenti. Questo vale, e molto specialmente per i casi di violenza sessuale che siano accaduti nell’ambito di Schoenstatt

Si manda anche alla linea di emergenze e al portale Web della Conferenza Episcopale tedesca:

Linea gratuita di emergenze della Chiesa Cattolica per vittime della violenza sessuale: 0800 120 1000

Anche nel portale Web dell’Episcopato tedesco si trovano linee direttrici, informazioni, numeri telefonici e riferimenti all’assistenza legale: http://www.hilfe-missbrauch.de

Traducción: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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