Postato su 2010-03-13 In Santuario Originale

Uno sguardo alle settimane Scorse a Schoenstatt

Las jóvenes en el Santuario Original, durante uno de los "rosarios internacionales"Jenni Ruiz Salomón/mkf. Se ne sentirà molto la mancanza, con i loro canti, le loro preghiere, la loro presenza gioiosa a Schoenstatt, nella Casa di Sonnenau, di Wildburg, dei Pellegrini, delle “Figlie dell’Anelito” appartenenti alla Gioventù Femminile di Viña del Mar, Cile, che ritornano in patria. Prima di partire, hanno parlato nell’Ufficio Stampa delle loro esperienze a Schoenstatt, in questo tempo chiamato “In Schoenstatt Originale”.


Qual è l’esperienza più importante in questo periodo?

Carta al Padre José KentenichIl vincolo con il Padre Giuseppe Kentenich. L’abbiamo potuto sperimentare in ogni luogo di Schoenstatt: si respira il suo legato, e grazie al quale abbiamo potuto crescere molto di più nell’amore e nella dedicazione a Schoenstatt. Abbiamo potuto costatare realmente che la MTA è scesa dal cielo in questo luogo e che sì, si può sentire che Ella trasforma i cuori. Possiamo sentire totalmente che il Santuario è per noi la nostra culla di santità, che ci porta ad aspirare al più eccelso.

Quando ritroverete in Cile i gruppi della Gioventù Femminile, che cosa sarà anzitutto quello che racconterete? Qual è il messaggio al vostro Gruppo?

Racconteremo che a Schoenstatt si può vivere il fuoco dei primi congregati, che quest’esperienza è una scuola di vita e di spiritualità, che se si vogliono radicare in QUELLO CHE È Schoenstatt, e comprenderlo completamente, devono venire qua per sentire il Padre e quanto la sua missione sia più viva di mai, che insieme con lui possiamo aspirare ad una vita santa OGGI. Qui si vive la santità della vita quotidiana in ogni momento, ed è dove più possiamo sentire quanto Dio ci sta chiedendo.

Come avete saputo di questa possibilità di trascorrere un periodo a Schoenstatt? come vi siete preparate per venire?

Al Santuario OriginalA Viña del Mar il programma diventa sempre più conosciuto. L’esperienza degli altri gruppi (formati specialmente da ragazze del nostro Gruppo) ha colpito profondamente i nostri cuori e ci ha infiammato. A Santiago non è tanto conosciuto il programma, ma sempre di più arrivano testimonianze di ragazze che hanno visitato Schoenstatt. Nonostante appartenessimo a differenti luoghi, apportavamo al Capitale di Grazie in comune, il che ci serviva per essere unite almeno nella preghiera.

Qual è stato il vostro desiderio più grande, durante le settimane a Schoenstatt? si è compiuto?

Abbiamo come nostro gran desiderio ottenere la canonizzazione di nostro Padre e Fondatore, sappiamo che durante il nostro periodo a Schoenstatt è difficile che si otterrà, ma abbiamo l’assoluta consapevolezza che noi, e tutta la Famiglia siamo il biglietto di presentazione di Padre Kentenich, perciò vogliamo aspirare pienamente ad una santità della vita quotidiana, ossia, santità per santità.

Che cosa avete imparato qua intorno a Schoenstatt?

Abbiamo potuto approfondire di più l’inizio del Movimento e perciò comprendiamo molto di più il mistero di Schoenstatt, sentiamo realmente che la Mater è scesa spiritualmente in questo luogo, che fa miracoli, e che ottiene la trasformazione dei cuori. Abbiamo imparato tanto di nostro Padre e Fondatore e della sua opera, e di quanto vuole che noi siamo le sue piene collaboratrici per raggiungere il Regno di Maria sulla terra.

Raccontate un po’ le vostre attività d’ogni giorno a Schoenstatt.

Santa Misa en el Santuario Original, 27 de febrero: lecturaCominciavamo il giorno assistendo alla Santa Messa, poi facevamo la prima colazione e cominciavamo il lavoro in ogni casa. Dopo pranzavamo, lavoravamo un po’ e poi ci riunivamo con la Sorella per approfondire di più la conoscenza del Movimento, tenevamo riunioni di formazione o salivamo al Monte Schoenstatt a pregare sulla tomba del Padre o a svolgere differenti attività. Cenavamo e poi un momento di conversazione che poteva essere per commentare le attività del pomeriggio o momenti di ricreazione. Ci siamo recate in altri luoghi, ad esempio a Dachau per conoscere quello che aveva vissuto il Padre in campo di concentramento, e svolto molte altre attività.

Voi vi siete incaricate del Rosario Originale durante tutte queste settimane. Com’è stata l’esperienza di apportare qualcosa alla vita di Schoenstatt in questo luogo?

È stata un’esperienza molto bella e ricca, poiché grazie a quanto abbiamo vissuto ed imparato ci siamo rese conto che siamo veramente una Famiglia, che possiamo pregare tanto per il Cile, quanto per la gente di Haitì che sta passando un momento di grandi difficoltà, che terminato il rosario, c’incontravamo con gente di altri paesi del mondo e potevamo conversare dei nostri paesi, intorno alle gioventù schoenstattiane, ecc. realmente ci è servito molto per comprendere la solidarietà di destini.

Che cosa significa per voi essere state presenti nelle Messe di preparazione all’anno 2014?

Per noi ha significato molto poter cominciare a preparare il cuore per il centenario del Movimento, significa poter desiderare quello che verrà, capire che cosa significa e che è un anno per ritornare all’essenza del Movimento, alla Missione che ci ha lasciato nostro Padre. Ed anche per comprendere che la Famiglia ha bisogno di noi con la nostra gioventù e con tutto il nostro entusiasmo.

Che cosa significa questo periodo a Schoenstatt per la vostra vita?

IntercambioUn periodo molto importante nella nostra vita, poiché abbiamo potuto sperimentare pienamente che cosa significa il “vivere organico”. Ci portiamo con noi decisioni molto importanti alla luce del nostro ideale personale e della missione che ci ha dato nostro Padre. È una tappa nella nostra vita per potere tracciare come vogliamo vivere il nostro futuro e il potere ascoltare quanto Dio vuole da noi.

Che cosa raccomandate alle ragazze che vogliono passare un periodo a Schoenstatt come voi?

È un’esperienza indimenticabile, si sperimenta un grand’amore per Dio e una profonda dedicazione alla sua volontà. Si deve venire a Schoenstatt con il cuore totalmente disposto a dedicarsi e a ricevere, a vivere un’esperienza feconda in tutti i sensi. Si deve venire per assimilare tutto questo come una scuola di vita, e con la certezza che si acquista una comunità di cuori per il resto della propria vita.

Possono partecipare nel programma “In Schoenstatt Originale” membri attivi della Gioventù Femminile di lingua spagnola o portoghese, tra i 18 e 25 anni d’età. Le interessate consultino l’assistente spirituale della Gioventù Femminile del loro paese.

Più informazioni http://enschoenstattoriginal.blogspot.com/

Todo el grupo

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *