Postato su 2010-03-13 In Vivere l’Alleanza

Le missioni vivono…

misionesGERMANIA, Suor M. Anrika Dold. Quando si fa un viaggio c’è sempre qualcosa da raccontare. Soprattutto quando non è una persona qualsiasi che viaggia, bensì la terza copia esatta della Madonna Pellegrina che portava Joao Pozzobon, mandata dal Brasile. Un’accompagnante molto speciale che ha avuto il gruppo di giovani che ha compiuto le sue prime missioni – nel 2009 – in Germania a Ginsheim, nella diocesi di Maguncia: la più viaggiatrice Immagine Ausiliaria internazionale!


Dritte internationale Auxiliar beim misiones-Treffen in Dietershausen

L’Ausiliare, che è stata mandata il 17 dicembre del 1986 da Santa Maria, Brasile, è stata benedetta da Papa Giovanni Paolo II ed è andata in pellegrinaggio anzitutto in Argentina, e in altri paesi dell’America del Sud. Poi è giunta a Schoenstatt, ha assistito nel 2004 all’inaugurazione del Santuario di Belmonte a Roma, ed alla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia in Germania.Plakette

 

 

 

 

 

 

Dal 2007 al 2009 ha visitato come la Gran Messaggera della pace il Burundi, e dove ha accompagnato molti pellegrinaggi sempre per la pace.

Nel frattempo già si sono tenute due riunioni in preparazione per le prossime missioni che si terranno nel 2010 in Germania – poiché è chiaro che questo progetto continuerà nel futuro – e non poteva mancare l’Immagine dell’Ausiliaria.

Nel secondo Incontro che si è tenuto in Dietershausen tra il 12 e il 14 febbraio di quest’anno, tutto il gruppo ha fatto un regalo alla “sua” Immagine Ausiliaria. Il sabato pomeriggio, dopo un momento di preghiera molto emozionante, si è collocato all’Ausiliaria una piccola placca con l’iscrizione:

Missioni: vivere la fede
Prime missioni in Germania
Ginsheim, 28-8 – 6-9-2009

Le missioni: come perpetuo e visibile ricordo

È stato un momento emozionante, quando Lisa, con la piccola placca in mano, ha ringraziato in nome di tutti la Mater, specialmente per le prime missioni in Germania. E da quel momento le prime missioni sono ricordate, per sempre, nell’Immagine Ausiliaria, come anche nei cuori di ogni missionaria o missionario!

Lisa Ludwig und Tobias Büdel bringen die Plakette anNaturalmente si è dovuto anzitutto scattare una foto con tutto il gruppo, attorno all’Ausiliaria.

Che cos’è Schoenstatt? Missioni? Qual è la vostra attività nelle Missioni?

Tutto quello che i giovani hanno riflettuto e vissuto in comune in quell’Incontro di fine settimana si è concentrato intorno a questo punto centrale.

Il venerdì sera hanno cominciato con un intenso scambio di idee e opinioni, in cui ciascuno ha raccontato come si prolungano nella loro vita quotidiana le missioni, poiché nelle missioni non si lavora solo una volta ma i 365 giorni dell’anno.

Ad esempio Lisa ha raccontato:
“A Marburg, dove studio, c’è anche un gruppo d’universitari cattolici, ma purtroppo non sono mai riuscita, per mancanza di tempo, a partecipare ad una riunione, ma solo ad alcuna delle loro Sante Messe. Allora mi sono proposta di fare qualcosa il seguente semestre, per essere presente fin dall’inizio…..finalmente ho scoperto questo cartello.

Il compito missionario della Chiesa.
Qual è il compito missionario della Chiesa?
Sono obbligati i cattolici ad essere missionari?
C’è bisogno di andare alla giungla per compiere la missione?
È passata di moda la missione? Come far parte oggi di una missione? È possibile la missione?”

Ho capito, allora, chiaramente che DOVEVO partecipare a quella conferenza, nonostante i i miei innumerevoli impegni . E così il pomeriggio di quel mercoledì ero seduta tra i membri del gruppo degli universitari cattolici, che non conoscevo, curiosa di quanto mi aspettava. Durante la conferenza non riuscivo a restare quieta sulla mia sedia, il mio cuore batteva forte…

La missione è stata presentata come un “progetto del futuro” in cui lavora la Chiesa e che deve svilupparsi come una maniera di ampliare la visione del futuro, per ciascun cattolico. Questa conferenza corrispondeva esattamente a quanto sperimentiamo e viviamo in noi!

Mi era sembrato che tutti fossero alquanto scettici, “Come si pensa fare? Andare bussando di porta in porta?” È stata una delle prime domande…

Ho solamente sorriso e ho loro raccontato che la prossima estate avrei partecipato alla mia quarta missione (realmente saranno quattro) e certamente qui in Germania: chissà! Tutti gli sguardi erano rivolti verso di me: meravigliati, sorpresi, interessati. “Così pare deve essere una missionaria….”.

So sehen Missionarinnen aus...Allora ho raccontato loro brevemente come si svolgevano le nostre attività….Dopo la conferenza, i partecipanti si sono accalcati intorno a me per sapere: che cos’è Schoenstatt? che cosa sono le missioni? Come svolgete la vostra attività? Potevo ritornare a visitarli?

Alcuni avevano più tempo e allora ci siamo riuniti in una sala accogliente ed abbiamo conversato lungamente intorno alle missioni….Ci riuniremo in un piccolo circolo di preghiera e chissà nel semestre della prossima estate organizzeremo qualcosa a Margburg per preparare una piccola missione nella città. Non è fantastico? E questo nella “diaspora” di Margburg!, Sì, missioni giorno dopo giorno…è incredibile come la Mater ci ha fatto un regalo gigantesco in mezzo a tutta la confusione dello studio”.

Così si sono potuti raccontare molti esempi in queste riunioni di scambio. Tutti possono sentire: le missioni “vivono” nella vita quotidiana e tra noi stessi!

È ben decisa l’apertura dei missionari

Il sabato mattina è continuato con due conferenze tenute da oratori invitati dalle giovani: anzitutto hanno salutato la Sig.ra Irene Ziegler, di Fulda, che ha presentato i risultati di uno studio intorno ai differenti settori della popolazione tedesca. Inizialmente questo studio si è trasformato in un complesso di pianificazioni pastorali della Chiesa in Germania, aiutandola a definire il suo stato attuale. È stato interessante, tra le tante cose, sapere quello che le persone dei differenti settori aspettano dalla Chiesa, dalla parrocchia (e di conseguenza da noi in Schoenstatt)

Al bussare ad una porta di una casa già si può riconoscere a quale settore appartengono le persone che si visitano. E questo può essere molto utile per sapere come cominciare il dialogo. Ma è e continua essendo la forza della gioventù davanti alla gente, qualsiasi sia il settore cui appartiene, o se vive seguendo le leggi della Chiesa o no.

P. Peter Göttke – dell’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt – ha raccontato in maniera impressionante nella seconda conferenza, quello che è accaduto in una parrocchia, quando sono arrivati venti giovani missionari motivati ed entusiasmati. Lo aveva sperimentato lui stesso, quando era vicario in una parrocchia, insieme con la comunità Emmanuel. Al conversare con lui, abbiamo potuto prendere nota di molti consigli preziosi per le prossime missioni.

In cammino con Lei, la Gran Missionaria

Il pomeriggio è apparsa la gran necessità di conversare e di scambiare idee, in cui si è capito quanto sia bene avere un profilo proprio nelle missioni, la gran forza della comunità, quanto significa camminare insieme. Ed anche il camminare in alleanza con Lei, la Gran Missionaria, la MTA di Schoenstatt.

Ma anche abbiamo goduto di momenti di diversione, perché era il fine settimana di carnevale. Così quella notte è stata lungamente festeggiata in comune, con giochi, danze e risa…

C’è stato un momento domenica mattina in cui non sapevamo come continuare, allora abbiamo portato l’Immagine Ausiliaria nel Santuario ed abbiamo messo tutto nelle mani della Madonna”, ha raccontato una missionaria. “È stato un momento molto forte, immagino che sia stato così l”‘ora della grazia 2014″ nella Conferenza 2014”.

La domenica mattina, dopo la Santa Messa comunitaria, hanno deciso il luogo che la Mater aveva scelto come “meta” delle missioni 2010.

Cari lettori e lettrici, purtroppo ancora non possiamo rivelare qual è il luogo, ma tutti sono invitati a pregare fin d’ora con il gruppo, per tutte quelle persone che saranno dispostea lavorare quest’anno con la Mater e ad essere suoi strumenti motivati.

Misiones - Glauben leben

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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