Postato su 2014-06-25 In Francesco - Iniziative e gesti

“Costruendo la cultura dell’incontro”

ARGENTINA, mda. In attesa della visita di Papa Francesco all’Argentina nel 2016, la Generazione Francesco ha realizzato a Rosario il secondo incontro ecumenico del paese. L’obiettivo era che partecipassero tutte le persone che lo desiderassero per dibattere sulle tre questioni fondamentali di Francesco: i giovani, la povertà e la cultura dell’incontro. Si è tenuto alla vigilia della festa di Pentecoste, il 7 giugno, proprio prima dell’incontro di preghiera per la pace convocato da Francesco per l’8 di giugno.

“Sapete che non è stato facile, perché voi sapevate quello che bolliva in pentola e lo si deve gran parte del risultato”, dice Francesco in una intervista al Giornale spagnolo La Vanguardia intorno a questa iniziativa. “Io sapevo che era qualcosa che scappa a tutti. Qui in Vaticano un 99% diceva che non si sarebbe fatto e poi l’1% è andato crescendo. Io sentivo che ci vedevamo spinti ad una cosa che non avevamo pensato e che lentamente sembrava sempre più possibile. Non era per niente un atto politico, il che ho sentito fino dal principio, bensì che era un atto religioso: aprire una finestra al mondo”.

È stato perciò, che alla fine dell’incontro, un gruppo interreligioso composto dal Vescovo Emerito Metodista Federico Pagura, Padre Alexandre Saba della Chiesa Cattolica Ortodossa del Patriarcato di Antioquía, l’Imán  dell’Ordine Sufi Naqshbanji Architetto Walter Collieri, la Dottssa Diana Schwartz della comunità ebraica, Suor Dominica Leticia Batista e Mario Caffaro, Direttore del Centro Buddista del Darma ha incoraggiato la preghiera comunitaria della Preghiera per la Pace di San Francesco.. Si è proclamato il giorno 8 di giugno, a motivo della storica riunione di Francesco con i Presidenti di Israele e Palestina, come il Giorno Mondiale dell’Unità per la Pace e l’Incontro Interreligioso senza frontiere.

Tre sfide.

L’incontro è cominciato con la proiezione di un video che conteneva un saluto di Guzmán Carriquiri, il Segretario del Pontificio Consiglio per l’America latina, di Mons. José M. Arancedo, Arcivescovo di Santa Fe e Presidente della Conferenza Episcopale Argentina, così come immagini del Primo Incontro della Generazione Francesco (il15 marzo a San Miguel a Buenos Aires) e del messaggio di Francesco a motivo della festa di San Gaetano.

Hanno partecipato all’avvenimento più di 130 persone provenienti da Santa Fe, Entre Rios e Buenos Aires che hanno lavorato in tre commissioni:

  1. I giovani e le sfide di Francesco,
  2. La povertà, gli esclusi e le periferie esistenziali
  3. Come si realizza la cultura dell’incontro.

 

Sono sorte dalle commissioni le seguenti Proposte Generali, aspetti eccellenti comuni alle tre commissioni di lavoro.

Mantenere ed ampliare spazi d’incontro: di settore, di territorio, Interreligioso e intergenerazionali (giovani, adulti, adulti maggiori, bambini ecc.) sui valori della famiglia, della cultura nazionale e in base ai quattro principi che propone Francesco:

  • Tempo superiore allo spazio
  • Unità superiore al conflitto.
  • Il tutto superiore alle parti.
  • La realtà superiore all’idea.

 

Formazione di promotori della Cultura dell’Incontro: Esempio: generare elementi istruttivi, scuole di formazione, ecc.

Formare una rete di vincoli basata sullo virtuale e completata con ´persone responsabili di ciò che è  senza entrata alle nuove tecnologie (Esempio: ricuperare la visita personale, l’uso della posta ecc.)

Che tutti i partecipanti di quest’”Incontro” si convertano in missionari e portatori della “Cultura dell’Incontro” in tutti gli ambiti della loro vita (esempio: visite ai rioni, “uscire verso”)

L’incontro è concluso con una Messa in ringraziamento celebrata da P. Jorge Nardi, nella Cappella San José della Carità dell’Ospedale provinciale di Rosario.

Fare quello che lui dice….e fa

Il primo incontro si è tenuto il 15 marzo a San Miguel (Buenos Aires), dove si sono riunite quasi 300 persone per lavorare in workshop e elaborare proposte di azioni sui giovani e sulle sfide di Francesco, la povertà, gli esclusi e le periferie esistenziali e la cultura dell‘Incontro..

Tra altre conclusioni si è rilevato la necessità di continuare con la diffusione del pensiero e l’azione di Francesco con tutti i mezzi, specialmente nella strada mediante documenti, conferenze, cartelli, scritte per strada, volantini e striscioni.

“Ci sentiamo come argentini responsabili che nel paese del Papa si lavori sul suo messaggio”, ha commentato uno degli organizzatori dell’attività a Rosario, Juan Carlos Bensuley

Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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