Postato su 2013-07-28 In Francesco - Iniziative e gesti

Tre semplici atteggiamenti: conservare la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio e vivere con gioia

GMG-BRASILE, mda. Papa Francesco ha messo sotto la protezione di Nostra Signora di Aparecida “la vita del popolo latinoamericano” e il successo della Giornata Mondiale (GMG), che fino a domenica si tiene in Rio de Janeiro con la partecipazione di 2 milioni di giovani. E ha incitato i pastori, i padri e gli educatori ad aiutare i giovani ad aiutare i giovani a costruire un mondo “più giusto, solidale e fraterno”. Il Papa ha detto, al presiedere la Messa nel Santuario Mariano situato a 250 Km. da Rio, che per ottenerlo si ha bisogno di “tre semplici atteggiamenti: mantenere la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio e vivere con gioia”. Al contempo ha sostenuto che i giovani hanno bisogno che si propongano loro valori non materiali, che sono il cuore spirituale di un popolo, quelli che si possono leggere in questo Santuario: spiritualità, generosità, solidarietà, perseveranza, gioia, che sono valori che trovano le loro radici più profonde nella fede cristiana.”

Francesco ha viaggiato, a causa del cattivo tempo, ad Aparecida da Rio in un aereo della Forza Aerea Brasiliana, che ha atterrato nell’aeroporto di San José dos Campos, e da dove è stato trasportato in un elicottero Super Puma con la comitiva vaticana fino al Santuario, dove è salito su un papamobile. La gente lo ha salutato cantando e applaudendo sotto la pioggia…e Francesco ha salutato la sua gente.

Madre Aparecida, metto nelle tue mani e porto al Padre i nostri e i tuoi giovani

Prima della celebrazione eucaristica, Francesco si è recato alla cappella dei Dodici Apostoli, dove si custodisce l’Immagine originale di Nostra Signora di Aparecida trovata nel 1717 dai pescatori. Ed ha pregato per vari minuti in silenzio davanti a Lei. Papa Francesco, all’entrare al Tempio salutando, benedicendo, è stato accolto dall’arcivescovo locale e presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, il cardinale Raymundo Damasceno Assis, che gli ha dato il benvenuto e gli ha ossequiato una replica dell’Immagine della Madonna nera.

“Che gioia venire alla Casa della Madre di tutti i brasiliani, il Santuario di Nostra Signora di Aparecida!”, così ha cominciato la sua predica nella Messa nel Santuario. “Il giorno seguente alla mia elezione a Vescovo di Roma sono stato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, con l’obiettivo di raccomandare il mio ministero come successore di Pietro. Oggi ho voluto venire qui per chiedere a Maria, nostra Madre, il successo della GMG, e mettere ai suoi piedi la vita del popolo latinoamericano”.

Il Documento di Aparecida è nato proprio da questo insieme di fili tra il lavoro dei pastori e la fede semplice dei pellegrini, sotto la protezione materna di Maria

Dopo aver ricordato che nel 2007 era stato qui durante la V Conferenza Generale dell’Episcopato dell’America Latina e il Caraibi, ha considerato che quella riunione continentale è stata “un gran momento della Chiesa”.

Ha messo in evidenza, che in quell’opportunità “ho potuto costatare personalmente come i vescovi si sentivano incoraggiati, accompagnati ed in un certo senso ispirati dalle migliaia dei pellegrini, che partecipavano ogni giorno a raccomandare la loro vita alla Madonna”.

“Effettivamente si può dire che il documento di Aparecida è nato proprio da questo insieme di fili tra il lavoro dei pastori e la fede semplice dei pellegrini, sotto la protezione materna di Maria”, ha dichiarato.

I vescovi hanno raccontato, che mentre stavano discutendo, hanno ascoltato le preghiere e le canzoni dei pellegrini nel Santuario…e di giorno in giorno hanno celebrato la Messa nel Santuario, non soli, bensì con i pellegrini. Una Chiesa del Popolo….una Chiesa di pellegrini, chiesa pellegrina…Cultura d’Alleanza tra vescovi e pellegrini.

Padre Alexandre Awi, al parlare di questa esperienza di Aparecida all’accompagnare il Santo Padre al luogo, dove insieme avevano lavorato nel Documento di Aparecida, ha detto nella sua predica nella Conferenza 2014: “Gesù ha trasformato i suoi discepoli in missionari! Il che è stato anche quello che il Papa Benedetto e i nostri vescovi latinoamericani ci hanno chiesto in Aparecida: che siamo una Chiesa di discepoli missionari del Signore! Il Giubileo vuole essere per Schoenstatt anche un momento come questo. Non basta con l’essere discepoli, dobbiamo essere missionari del Signore e della Signora!”

“Che meraviglia tutto il tempo si vede P. Alexandre. Perfino ha portato il calice che gli ha regalato Bergoglio. “Sapete che cosa pensavo? Che questa è la corrente di ritorno di cui ha parlato il Padre, o che ha profetizzato….”

Essere protagonista della costruzione di un mondo migliore

Il Papa ha incoraggiato a “non perdere mai la speranza” nonostante le difficoltà, ed ha avvertito che il dragone, il male, esiste nella storia, ma non è il più forte”. Il più forte è Dio, e Dio è la nostra speranza”, ha sottolineato.

“Siamo luci di speranza, abbiamo una visione positiva della realtà. Fomentiamo la generosità, che caratterizza i giovani, aiutiamoli ad essere protagonisti della costruzione di un mondo migliore: sono un motore poderoso per la Chiesa e la società”, ha aggiunto.

Parlerò in spagnolo. Scusate

Questo Papa non si stanca di sorprenderci. Nonostante la pioggia, nonostante la stanchezza e nonostante che non fosse previsto, Francesco ha voluto fermarsi con i fedeli, quasi 300.000, che aspettavano nel piazzale del Santuario di Aparecida. Ha chiesto un microfono, e senza appoggiare l’Immagine della Madonna che gli avevano regalato, ed improvvisando in spagnolo, ha annunciato che ritornerà al Santuario nel 2017. È la prima volta che si annuncia un viaggio con tanto anticipo, e chi lo fa è il proprio Papa.
“Fratelli e Sorelle: Io non parlo portoghese, scusatemi, parlerò in spagnolo. E con un tono lento e chiaro per essere compreso da tutti i giovani presenti. Infinite grazie, “obrigado” per essere qui, tante grazie di tutto cuore , e chiedo alla Madonna, a Nostra Signora di Aparecida, che vi benedica, che benedica le vostre famiglie, che benedica i vostri figli, che benedica i vostri genitori, che benedica tutta la vostra patria.

Poi dubitando di non essere stato compreso, ha detto: “Vediamo, ora mi renderò conto se mi avete capito. Vi faccio una domanda: Una madre si dimentica dei suoi figli?

Dopo un sonoro e prolungato NO come risposta della moltitudine giovanile, Francesco ha completato: Ella non si dimentica di noi, Ella ci vuole bene ed ha cura di noi. Ed ora le chiedo la benedizione. E prendendo nelle sue mani la nera Immagine di Nostra Signora di Aparecida, ha benedetto la moltitudine.: “La benedizione di Dio Padre Onnipotente, del Figlio e dello Spirito Santo, discenda su di voi e rimanga per sempre”.

Quasi stava per andarsene, ma si è fermato. E ha lanciato la bomba: Vi chiedo un favore: pregate per me, pregate per me. Ne ho bisogno. Che Dio vi benedica, che Nostra Signora di Aparecida vi accolga, e al 2017, quando ritornerò! Addio” e ha ripreso ad andare in mezzo all’ovazione, che sembrava che non volesse terminare.. Tutto è finito con un grido assordante: Francesco, Francesco!!!!

“Dio custodisca il meglio per noi,
ma chiede che ci lasciamo sorprendere dal suo amore,
che accogliamo le sue sorprese”.

 

La Consacrazione di Papa Francesco alla Madonna di Aparecida

Madre Aparecida, come te un giorno,
così mi sento io oggi davanti a te e a Dio,
che ci proponi una missione per la vita
i cui contorni e limiti non conosciamo,
le cui esigenze appena intravediamo.
Ma nella tua fede, grazie alla quale
“nulla è impossibile per Dio”
Tu, o Madre, non hai ceduto
ed io non posso cedere.

Qui c’è la Serva del Signore,
che sia fatto in me secondo la tua Parola.

Così, tu, o come te
io abbraccio la mia missione
nelle tue mani metto la mia vita
e andiamo, tu-Madre e io-figlio, a camminare insieme, a credere insieme
a lottare insieme, a vincere insieme,
come sempre insieme avete camminato tu e tuo Figlio.

Donna, qui c’è tuo figlio!
figlio, qui c’è tua Madre!

Madre Aparecida,
un giorno hai portato tuo Figlio
al Tempio per consacrarlo al Padre,
affinché fosse totalmente disponibile alla missione.
Portami oggi allo stesso Padre,
consacrami a Lui
con tutto quello che ho.

Sono qui! Mandami apostolicamente!

Madre Aparecida,
metto nelle tue mani
e porto al Padre i nostri, i tuoi Giovani,
La giornata della Gioventù:
Quanta Forza, quanta vita,
e quanto dinamismo che germina e fiorisce
e chi può stare al servizio della vita
e dell’umanità.

Accogli e santifica, o Padre, la Tua Gioventù!

 

Con materiale di AICA. Religione digitale Radio Vaticana, agenzie.

SANTA MESSA NELLA BASILICA DEL SANTUAIO DI
NOSTRA SIGNORA DI APARECIDA

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Mercoledì 24 luglio 2013

VIDEO

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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