Postato su 2013-07-28 In Vivere l’Alleanza

Esiste una rivoluzione d’amore in questo momento: l’altro è Cristo per noi! l’altro è il nostro fratello!

GMG, mda. Nel pomeriggio di Martedì 23 luglio oltre mezzo milione di giovani hanno partecipato alla Messa di apertura della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata dall’Arcivescovo di San Sebastian di Rio de Janeiro, Monsignor Orani João Tempesta, alla spiaggia di Copacabana. All’imbrunire, il gigantesco palco sovrastato da una grande croce azzurra si è illuminato con i colori della bandiera brasiliana. In cambio, nel raccoglimento, è stato accolto l’arrivo della Croce Pellegrina e dell’Immagine della Vergine della GMG, portate processionalmente da giovani di cinque continenti.

Prima della Messa si è pregato per i giovani disoccupati, per le vittime dell’incendio in una discoteca brasiliana, per il massacro dei bambini di strada nella Candelaria e per la giovane francese deceduta in un incidente d’autobus in Guyana mentre si recava a Rio per la GMG.

Tradizionalmente, il Papa non ha partecipato alla cerimonia inaugurale della GMG, tuttavia – come informa il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., Papa Francesco – ha seguito la cerimonia in televisione ed è rimasto impressionato dalla grande partecipazione.

Rio diventa il Centro della Chiesa, viva e giovane

Nell’omelia, l’arcivescovo Tempesta, ha ripreso il tema della Giornata “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli”, invitando i giovani ad essere missionari. “Rio questa settimana – ha detto – diventa il centro della Chiesa, viva e giovane. Siete venuti da diverse parti del mondo per poter condividere insieme la fede e la gioia di essere discepoli e missionari in tutte le nazioni. Ovunque l’entusiasmo giovanile ci dimostra il volto giovane, dei cristiani, che vuole unire la testimonianza di una vita autentica e cristiana alla dimensione sociale del Vangelo … Siamo chiamati ad essere protagonisti di un mondo nuovo. Sono sicuro che farete ciò nelle vostre città e Paesi. Il mondo ha bisogno di giovani come voi”.

Anche oggi siamo chiamati a seguire Cristo Risorto

“Questo spettacolo – la spiaggia di Copacabana – ci rimanda alle barche lasciate sulla spiaggia da coloro che furono chiamati da Gesù a seguirlo. Anche oggi siamo chiamati a seguire Cristo Risorto”, ha soggiunto.

“Siamo chiamati a vivere profondamente la fede in questo tempo pluralistico e con tanti interrogativi, in questo tempo che cambia, ma con l’entusiasmo e la coerenza di coloro che si lasciano condurre dall’azione dello Spirito Santo”, ha detto l’Arcivescovo.

Monsignor Tempesta ha anche indicato che il cammino missionario esige discernimento, una certa “utopia”, mete ambiziose, e anche il sostegno di qualcuno al proprio lato che aiuti a riconoscere la voce di Dio. E ha ribadito: “Come Paolo, siamo servi di Cristo, apostoli per vocazione e eletti per il Vangelo di Dio”.

L’arcivescovo ha fatto una descrizione personale di ciò che stava vivendo: “Esiste una rivoluzione d’amore in questo momento: l’altro è Cristo per noi!, l’altro è il nostro fratello! Che questo risuoni per il mondo! Vogliamo che tutti e ciascuno si sentano accolti nell’abbraccio di Cristo che chiama tutti a stare con Lui nella costruzione del Regno di Dio”.

E ha concluso con le parole: “Oggi impariamo a dire ‘Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta ’. E sentiremo ogni volta di più il Signore che dice: ‘Siate missionari ’, Andate e fate discepoli in tutte le nazioni!”. Ma prima vi faccio una domanda: “Andiamo insieme?”.

Con una gran voglia di vedere e sentire Francesco e far tesoro dei suoi messaggi che sono dello stesso Gesù

Il maltempo, con vento forte e pioggia, non ha impedito l’allegria dei giovani.

Non erano venuti ad un party, ad una festa di trattenimento, ma ad un pellegrinaggio, ad un momento di rinnovamento e impegno missionario.

Non importano perciò clima, infrastrutture, traduzione e cibo. Quello che importa è il Signore e la grazia di Rio 2013.

José Aníbal Argüello Rojas, uno dei collaboratori di schoenstatt.org, è partito con la Vergine Pellegrina nelle mani e l’Alleanza solidale nel cuore: “Sto partendo da Asunción a Rio de Janeiro, con una gran voglia di vederlo e sentirlo, a Francesco, e far tesoro dei suoi messaggi che sono dello stesso Gesù…Porto con me nel borsone questa grande famiglia e ci uniamo tutti in questa grande crociata dell’Alleanza Solidale! Molte benedizioni per questa settimana tanto speciale per la nostra Giovane Chiesa!”

“Sete di speranza, sete di Dio” – “Siate discepoli di Cristo” – “Siate missionari e andate”

Nello stesso tempo, dal 24 al 26 luglio, 250 Vescovi, provenienti dai cinque continenti, terranno a Rio de Janeiro catechesi mattutine su tre temi: “Sete di speranza, sete di Dio” (mercoledì 24); “Siate discepoli di Cristo” (giovedì 25) e “Siate missionari e andate” (venerdì 26). Le catechesi si terranno in 300 luoghi diversi, da Copacabana, alle zone metropolitane, passando per le favelas e i campi sportivi, fino alle zone periferiche e le chiese. Anche il Santuario di Schoenstatt di Rio de Janeiro è luogo di catechesi durante questi tre giorni. La maggior parte delle catechesi (133) sarà in portoghese, ma ci saranno anche 50 catechesi in lingua spagnola, 25 in inglese, 15 in italiano e francese, 8 in tedesco e 5 in polacco. Complessivamente le catechesi saranno tenute in 20 lingue, tra cui arabo, croato, danese, sloveno, greco, ceco e russo.

Con materiale VIS, Aica e collaboratori di schoenstatt.org

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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