Mater Ecclesiae

Postato su 2022-05-11 In Dilexit ecclesiam, Vivere l’Alleanza

Gli schoenstattiani di Roma ogni sabato al Rosario per la pace in Vaticano

ITALIA, Marie-Christine Jeannenot • 

Sabato scorso, 7 maggio 2022, un piccolo gruppo di schoenstattiani di Roma si è ritrovato con Don Marcelo Cervi, Rettore del Santuario Internazionale di Belmonte (Roma), per un appuntamento molto speciale in piazza San Pietro…una fiaccolata, insieme a tanti altri pellegrini, accompagnata dalla preghiera del Santo Rosario per la pace, animata dal Cardinale Angelo Comastri con la riproduzione dell’immagine della “Mater Ecclesiae”. L’iniziativa è del Vicariato per la Città del Vaticano ed è rivolta a tutti i cittadini e ai numerosissimi turisti e visitatori che sono tornati ad affollare la città. —

Ogni sabato sera, per tutto il mese di maggio, sarà dunque possibile fare la stessa processione dalle ore 21 alle ore 22, per venerare la Vergine Maria Madre della Chiesa e implorare il dono della pace.

L’attuale percorso sinodale, come riferisce Vatican News, ha individuato la “Mater Ecclesiae” come ispirazione per la Chiesa che, nello Spirito, rinnova l’entusiasmo e lo slancio missionario degli apostoli, e come aiuto e modello per camminare insieme dietro a Cristo, come ci indica Lei stessa nel Vangelo “fate quello che vi dirà”.

Mater Ecclesiae, Madre della Chiesa

Come non vedere i segni dei tempi in cui anche Schoenstatt in modo particolare e provvidenziale cammina di pari passo con la Chiesa universale? È stato avviato da poco il percorso per l’incoronazione nell’Anno Santo 2025 della Mater Ter Admirabilis (MTA) quale Regina di Belmonte (in concomitanza con il 60° anniversario della Chiusura del Concilio Vaticano II): sicuramente è un momento propizio di rinnovamento e di missione in cui lo Spirito Santo saprà guidarci tutti con Maria.

Ricordiamo bene anche che l’8 dicembre 1965 padre Kentenich benedisse la prima pietra del Santuario di Belmonte dandogli proprio il nome di “Mater Ecclesiae”.

Un solo popolo in cammino

La sera del 7 maggio, in piazza San Pietro, il nostro piccolo gruppo di Schoenstatt ha pregato con gli altri pellegrini per la Chiesa e per il mondo (e ovviamente nei nostri cuori anche per Schoenstatt).

C’era una brezza calda e l’atmosfera era serena, alla processione erano presenti sacerdoti, suore, laici, persone di varie età e culture, tra cui qualche bambino a piedi o in carrozzina con papà e mamma. Eravamo un solo popolo in cammino, non eravamo solo Schoenstatt: eravamo Schoenstatt nella Chiesa, quella stessa Chiesa che padre Kentenich tanto amava. “Dilexit Ecclesiam” – Amò la Chiesa.

Prima della benedizione finale, il Cardinale Comastri ci ha lasciato questa testimonianza:

È mia mamma che mi insegnò a pregare. Quando ero piccolo la mia famiglia era povera…non avevamo tanto da mangiare e a volte mia mamma preparava la polenta… poi ci riunivamo insieme e pregavamo il rosario…quanto era bella la mia casa”.

Ci ha ricordato l’importanza della famiglia e del pregare il rosario insieme nelle nostre case perché è un momento che ci unisce.

Allora anche noi preghiamo il rosario nelle nostre famiglie e ai romani e ai coloro che saranno a Roma in questo mese di maggio, rivolgiamo l’invito a venire a San Pietro per la fiaccolata del sabato sera.

Mater Ecclesiae

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