Postato su 2018-10-18 In La Chiesa - il Papa

“È mia Madre. Incontri con Maria”. Il libro di P. Alexandre Awi Mello ora in italiano

ITALIA, Pamela Fabiano  •

Nelle librerie dal 18 ottobre. Una data non casuale – ogni schoenstattiano sa il perché – è stata scelta per l’uscita del libro di P. Alexandre Awi Mello “È mia Madre. Incontri con Maria” (edito da Città Nuova, pp. 320, 22 euro).

Un libro speciale, già pubblicato in spagnolo (2014), tedesco (2016) e portoghese (2014), frutto di un dialogo dell’autore con il Santo Padre, nei giorni seguenti al Natale del 2013. Papa Francesco si racconta, narra della sua vita e di quanto la Madonna sia sempre stata presente in ogni suo giorno, gesto, azione pastorale. Un dialogo semplice, amichevole, profondo, in cui Bergoglio si svela inedito, tenero, a tratti commosso, e l’autore ci invita a compiere un percorso attraverso il cuore e i pensieri mariani del Santo Padre.

L’autore e il Papa

P. Alexandre Awi Mello è un padre di Schoenstatt, mariologo e già direttore del Movimento in Brasile. Ha potuto incontrare più volte il cardinale Bergoglio del quale è stato segretario sia durante l’Assemblea Generale dei vescovi del CELAM ad Aparecida, nel 2007, sia nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro nel 2013. Questa vicinanza e fiducia si è consolidata nel tempo ed oggi, P. Alexandre lavora a Roma come Segretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, presso la Santa Sede, e, proprio in questi giorni, partecipa al Sinodo dei Vescovi sui giovani come membro della Commissione per la Redazione del Documento finale.

«Il libro – ha scritto il papa in una lettera di ringraziamento a P. Alexandre – è scritto con il cuore. Sono felice che la mia testimonianza sia servita per dar lode a nostra Madre». E la testimonianza del Papa rivela un rapporto indissolubile, filiale con la Madre di Dio, fatto di incontri profondi e di sguardi di tenerezza e d’amore.

Durante il dialogo con il papa, Awi Mello – scrive il teologo argentino Carlos Maria Galli che è autore della prefazione –, scopre che «“per Francesco la cosa più importante è la fede mariana del santo popolo fedele di Dio”, che ci insegna ad amare Maria oltre la riflessione teologica. In quanto figlio e membro, come qualsiasi altro, del Popolo di Dio, Bergoglio – Francesco – partecipa del sensus fidei fidelium e si identifica con la profonda pietà mariana del popolo cristiano. Durante la conversazione, padre Awi scopre le radici vitali dell’affetto filiale del papa per la Madonna, maturato nel seno della sua famiglia e della sua formazione salesiana».

Nel cuore mariano di Francesco

A partire, dunque, da un’intervista personale concessa all’autore, Francesco descrive i suoi incontri con la Madonna, dalla sua infanzia fino alla sua missione attuale come Vescovo di Roma. Parla delle sue preghiere e devozioni mariane preferite, dell’importanza dei santuari mariani, del valore della pietà popolare, del ruolo della donna e di Maria nella Chiesa, oltre ad affrontare altri temi di attualità.

Francesco parla della sua devozione alla Madonna, nata quando era piccolissimo, in famiglia e grazie alla nonna, di come si sia sempre rivolto a Maria nei momenti difficili, del suo impegno per i pellegrinaggi mariani con i giovani al Santuario della Madonna di Lujan. «Quando ero vescovo – racconta ad Awi Mello – ogni volta che c’era un problema, andavo lì…». Quando lo vedevano arrivare, aggiunge sorridendo, «i sacerdoti del santuario dicevano: “Ecco il vescovo, dev’essere successo qualcosa di grosso!”». Dalla Madonna Bergoglio, però, non si recava solo per chiedere aiuto, ma anche per portarle fiori nel giorno in cui la Chiesa festeggia la solennità di Maria Ausiliatrice. «Ogni 24 maggio – ricorda il papa – le portavo dei fiori. Fu così che la Vergine entrò sempre di più nel mio cuore». E ancora oggi, ogni volta che affronta un viaggio, il Santo Padre, porta fiori alla Madonna Salus Populi Romani a Santa Maria Maggiore.

Maria, la madre dei poveri, degli indifesi, dei bisognosi, degli emarginati, è l’àncora a cui si affida Francesco. A lei invita tutti a confidare perché, come disse nel santuario di Aparecida, «Dove c’è una croce da portare, lì accanto a noi c’è sempre Lei, la Madre». Confidare in Maria, nella sua azione di intercessione presso il Figlio, per vivere una cultura di prossimità all’altro nella vita quotidiana. Un insegnamento che evoca parole e opere del nostro Fondatore, P. Kentenich, e ci richiama alla mente l’immagine della Croce dell’Unità.

Una spinta per il Movimento

Il libro “È mia Madre. Incontri con Maria” ci dice molto anche del rapporto spontaneo e familiare del Santo Padre con la Madre Tre Volte Ammirabile di Schoenstatt. Papa Francesco conosce e recita usualmente “Nos cum prole pia…” e custodisce sul suo comodino in camera l’immagine della Mater, regalatagli proprio da P. Awi Mello.  Il ritratto del Santo Padre che viene fuori da questo libro così bello da leggere è quello di un uomo la cui vita è legata indissolubilmente a quella di Maria e ogni schoenstattiano, con l’Alleanza d’Amore, può ben capire cosa voglia dire.

Per Schoenstatt è un attestato di amicizia, certo, ma anche motivo che ci spinge a vivere il carisma del Movimento, l’amore per Maria e per la Chiesa con rinnovato impegno e ad essere sempre di più missionari per la diffusione concreta tra la gente di una cultura dell’Alleanza attraverso la quale vivere appieno il cristianesimo.

 

Per informazioni sull’acquisto del libro “È mia Madre. Incontri con Maria”

 

 

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1 Responses

  1. Álvaro Barbosa ha detto:

    Padre Awi é uma pessoa abençoada. Certamente trata-se de um livro que fala diretamente ao coração!

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