Postato su 2015-01-09 In Alleanza solidale

“Preghiamo per la fine del terrorismo e per la pace” – #PrayersForParis

ALLEANZA SOLIDALE, Maria Fischer. Non c’è quasi nessuno che non vada in queste ore con i suoi pensieri – e se credente con le sue preghiere – in Francia e alle vittime degli attacchi terroristici di Parigi. Altri temi diventano secondari. Un avvenimento come questo di Parigi “de-centrato”, come dice Papa Francesco, fa porsi la domanda: Intorno a che cosa ruoti tu? “Preghiamo per la fine del terrorismo e per la pace”, scrive Pamela Fabiano da Roma. Papa Francesco ha lanciato, oltre all’attuale top hashtag#jesuischarlie (Io sono Charlie), un nuovo hashtag. #PrayersForParis – Preghiere per Parigi – è stato pubblicato questa mattina da Papa Francesco in un tweet. In tutto il mondo hanno avuto luogo ieri e oggi manifestazioni di commemorazione e momenti di preghiera per le vittime dell’attentato terroristico.

La Libertà di Stampa tanto importante quanto la Libertà di Religione

Papa Francesco condanna l’attentato di Parigi sotto un duplice aspetto. In primo luogo per l’ “orribile atto di violenza” in sé e d’altro canto per l’attentato alla libertà di stampa, che è tanto importante quanto la libertà di religione, come riferisce Radio Vaticana. Il Papa, aveva dichiarato il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi “partecipa nella preghiera alla sofferenza dei feriti e delle famiglie dei defunti ed esorta tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza…”

“Questo brutale attentato terroristico segna un giorno nero per la libertà di stampa in Europa. Tutti i nostri pensieri vanno agli uccisi, ai feriti e ai superstiti”, ha detto Christian Mihr, direttore della libera iniziativa “Reporter senza confini” in Germania. “Governi e opinione pubblica devono ora fare tutto ciò che sta in loro potere per impedire che giornalisti e mass media si lascino intimidire da questo atto scioccante.” – “L’attacco ad una redazione di giornale, che si è sempre confrontata criticamente con l’Islam, è un attacco al cuore delle società occidentali: alla libertà di opinione, al pluralismo e alla tolleranza. È un attacco a tutti noi. Una società in cui un giornalista, ma anche ogni altro cittadino, deve avere paura di manifestare apertamente la propria opinione, è minacciato nella sua libertà”, come si è espresso il giornalista Roland Nelles. Ma in primo luogo sono morti uomini, uomini il cui modo di pensare e di pubblicare non verrà e non dovrà essere condiviso da tutti, comunque uomini che erano convinti, in ciò che fanno, di fare qualcosa di buono. E poliziotti e passanti, padri, madri, bambini, amici.

La prima Messa a Santa Marta: per le vittime e i congiunti dell’attacco di Parigi

Era la prima messa di quest’anno di Papa Francesco a Santa Marta ed era dedicata alle vittime e ai congiunti dell’attacco di Parigi. Quest’attentato farebbe pensare a “tanta crudeltà umana” ha detto il Papa, “a tanto terrorismo isolato”, “a terrorismo di Stato”: “crudeltà della quale è capace l’uomo!”. “Preghiamo, in questa Messa per le vittime di questa crudeltà. Tante. E chiediamo anche per i crudeli, perché il Signore cambi il loro cuore”.

Nella sua predica, nella Cappella di Santa Marta, Papa Francesco ha tenuto “un’arringa” per l’amore del prossimo: che non è affatto irrazionale, ma ragionevole.

“Dio è Amore! Solo su questa strada dell’amore puoi trovare Dio. Amore ragionevole accompagnato dalla ragione. Ma come posso amare qualcuno che non conosco affatto? Ama il tuo prossimo! È l’insegnamento dei due comandamenti uniti insieme: Il primo, il più importante chiede di amare Dio e il secondo invita ad amare il prossimo. Ma solo attraverso l’amore del prossimo possiamo, infatti, conoscere Dio! Soltanto amando ragionevolmente, ma amando, possiamo arrivare a capire quest’amore immenso del Signore.”

L’amore è sempre concreto, ha soggiunto il Papa. Da Cristiani dovremmo amare anche coloro che ci odiano:

“Amore concreto, amore di opere e non di parole. Un amore così grande che per conoscerlo ci vuole tutta una vita: questa è la strada dell’amore. Amore anche verso quelli che ci odiano, di amore per tutti.”

Nella Prima Lettura, un brano della Prima Lettera di Giovanni, l’amore viene definito come il centro più profondo dell’essenza di Dio. Papa Francesco l’ha messo in relazione con il Vangelo del giorno: è un brano del sesto capitolo del Vangelo di Marco e narra il miracolo della “Moltiplicazione dei pani.”

“C’è poi un altro aspetto straordinario: l’amore di Dio sempre ci precede, sempre arriva per primo, sempre ci sorprende. Egli è nostro Padre che ci ama che ci perdona sempre. Sempre! Come un Padre pieno d’amore e per conoscere questo Dio che è amore, dobbiamo salire per lo scalino dell’amore per il prossimo, per le opere di carità, per le opere di misericordia, che il Signore ci ha insegnato. Che il Signore, in questi giorni che la Chiesa ci fa pensare alla manifestazione di Dio, ci dia la grazia di conoscerLo per la strada dell’amore”

Twitter: #PrayersForParis

Riguardo all’attentato parigino alla Rivista di satire Charlie Hebdo, Papa Francesco ha lanciato – in aggiunta all’attuale top-hashtag #jesuischarlie (io sono Charlie) – un nuovo hashtag. #PrayersForParis – Preghiere per Parigi – è stato pubblicato stamattina, giovedì, da Papa Francesco in un tweet.

#PrayersForParis

Originale: Tedesco. Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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