Postato su 2015-01-10 In Vivere l’Alleanza

Questa santa libertà di spirito

TESTIMONIANZE PER BELMONTE, Bettina Betzner/Maria Fischer. “La preghiera è che si preghi di più e lasci che lo Spirito Santo attui questa santa libertà di spirito, che lo porta a fare cose che danno un frutto enorme.” Queste le parole di Papa Francesco nell’Udienza alla Famiglia di Schoenstatt del 25 Ottobre 2014. Ed è questa santa libertà di spirito che spinge una giovane donna a cercare il suo posto in campo maschile nel bel mezzo della Prima Guerra Mondiale. E lo fa con tenacia. E viene a sapere che ‘Qui non ci sono donne’. Ed è convinta che: ‘Loro però dovrebbero esserci. Ed io ne farò parte.’

Stiamo parlando di Gertraud von Bullion. Nel 1917 lei incontra nel lazzaretto – come crocerossina in missione – uno dei primi schoenstattiani, Franz Salzhuber. Era dopo una funzione religiosa, in una stanza attigua, dopo una conversazione – molto semplice, che non dava all’occhio, ma che per la figlia di conti era importante per tutta l’umanità.

Con perseveranza …

Dopo i disordini della guerra e i gravi colpi di destino familiari lei cerca nella sua vita un senso più profondo e un luogo che le dia sostegno e sicurezza nella fede, ma anche profondità. Si mette in cammino per andare a Schoenstatt e da Padre Kentenich. Ciò facendo deve avere una grande fermezza, visto che a Schoenstatt non c’è posto per donne. Eppure è proprio questo che vuole Gertraud von Bullion, per sé e per altre e soprattutto per Schoenstatt. In un primo tempo molto personalmente, poi in una forma non vincolante insieme ad altre donne, ed infine, quasi 5 anni dopo il primo incontro, Schoenstatt si apre anche per donne che vivono in maniera vincolante e con la stessa risolutezza e disponibilità degli uomini e vogliono servire Cristo e gli uomini nel mondo.

Gertraud von Bullion è la prima donna che si è lasciata afferrare dall’amore della Madre di Dio e che ha provveduto, affinché molte donne dopo di lei siano coinvolte fino ad oggi in questa corrente di vita.

Guardando per i bisogni della gente

Gertraud von Bullion è determinata e consapevole di se stessa. Ma questo è solo un aspetto. L’altro: è molto portata all’arte e alle arti, riesce a capire le difficoltà delle persone del suo ambiente e sa come lenire le pene. Esistono molte notizie di come lei assiste in guerra i soldati, di come sa lenire non solo il male fisico, ma in modo molto particolare il male interiore. Nel momento in cui lei stessa fa l’esperienza di profonda solitudine e sofferenza, a causa di una grave forma di Tbc che alla fine la porterà ad una morte precoce, lei cresce verso la Forza Ultima.

“Il più grande maestro del perdere il tempo è Gesù! Ha perso il tempo accompagnando, per far maturare la coscienza, per curare le ferite, per insegnare… Accompagnare è fare un cammino insieme.”

Parole di Papa Francesco che a Gertraud sarebbero piaciute.

Proprio come le sue parole sulla Chiesa, vista come lazzaretto di campo – lei, la crocerossina di lazzaretto – sulla Chiesa che in questo lazzaretto di campo deve prima di tutto fasciare le ferite e lenire il dolore… prima che possa dare il via anche ad una sola iniziativa pedagogica di qualsiasi tipo.

Con il suo modo spontaneo, lei si rimboccherebbe anche oggi decisamente le maniche, ovunque ce ne fosse bisogno o far chiarezza in situazioni senza via d’uscita.

La prima stanza Belmonte, che è dedicato a una donna

Gertraud von Bullion è stata la prima donna a Schoensatt. Appartiene anche a Belmonte. La prima Stanza dedicata ad una donna deve portare il suo nome.

A questo ci stanno pensando delle persone che si sentono legate a lei e alla sua missione.


Originale: Tedesco  / Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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