Postato su 2013-02-21 In Alleanza solidale

“Febbraio ci ha colpiti!”

ARGENTINA. P. Javier Arteaga. Il 15 febbraio un meteorite è scoppiato nell’atmosfera sulla Russia ed è caduto nella regione degli Urali. L’onda di espansione ha causato esplosioni ed innumerevoli danni in molte città russe. “Febbraio ci ha colpiti!” sono state le parole di una coppia che ho incontrato qualche giorno fa. Ma non è stato l’unico colpo di febbraio.

 

 

Il 2 febbraio ci è giunta la notizia della sospensione delle trattative con i Pallottini intorno alla compera del Santuario Originale. La causa è che, secondo quanto ci ha informato la Presidenza Internazionale di Schoenstatt, ai punti del consenso finora convenuti con i Pallottini, è giunta improvvisamente da parte loro la richiesta di un terreno o edificio nella vicinanza immediata del Santuario. Inoltre si è saputo che poco tempo fa loro hanno affittato, per tempo indeterminato ad un’altra istituzione una parte della casa St. Marien (Casa Antica davanti al Santuario Originale) che faceva parte di quanto avremmo comprato. L’attuale contratto di usufrutto del Santuario Originale termina il 30 giugno 2013, e se non sorgono cambiamenti nella situazione creata, quel giorno dovremmo lasciare l’amministrazione pastorale del Santuario Originale. Realmente una notizia che ha causato molta sorpresa e gran dolore nella Famiglia di Schoenstatt internazionale.

Il Santuario e la Madre hanno bisogno più che mai della nostra dedicazione

Che cosa è successo? Cattiva interpretazione, cattiva volontà? È difficile saperlo e non è bene giudicare; ciò che sappiamo è che il Santuario e la Mater hanno bisogno più che mai della nostra dedicazione in questo Anno della Missione. Vi propongo tre cammini per “conquistare” il Santuario Originale e che sia definitivamente “nostro”:

1°. Capitale di grazie: l’anno scorso abbiamo chiesto appoggio economico per coprire i costi del Santuario in questi mesi e molti hanno risposto con gran generosità. Oggi la richiesta è che circondiamo il Santuario di preghiere ed apporti al Capitale di Grazie. Il Santuario Originale sarà definitivamente nostro, quando lo “conquisteremo” con il nostro Capitale di Grazie ed infinite dimostrazioni solidali d’amore.

2° Unità fraterna: se viviamo in Alleanza d’Amore tra noi il Santuario sarà il nostro “focolare comune”, il nostro “focolare domestico” e il nostro “luogo d’incontro”. Credo che dobbiamo crescere di più in fraternità e fiducia, lasciare da parte le assurde ambizioni e i giochi di potere. E fomentare di più l’unità, il dialogo sincero e il lavoro in comune.

3° Cultura d’Alleanza: la corrente d’Alleanza che è partita dal Santuario Originale quasi 100 anni fa e ha fecondato i nostri cuori, popoli e case, ritorni piena di frutti di santità al Santuario Originale. Seguiamo l’esempio di P. Kentenich  e i primi missionari di Schoenstatt e seminiamo Alleanza d’Amore, generiamo vincoli e tendiamo ponti tra gli uomini e dagli uomini a Dio. In quest’anno della Fede e della Missione, regaliamo il messaggio dell’Alleanza d’Amore con la Madonna e siamo costruttori di “Cultura d’Alleanza”.

Per il bene della Chiesa e del mondo

Finalmente l’ultimo colpo di febbraio, come un meteorite, è stata la notizia della rinuncia del Santo Padre, Benedetto XVI, come Vescovo di Roma e di conseguenza al papato, “per l’età avanzata”, e perché “già non ho le forze per esercitare adeguatamente il ministero petrino”. Oltre alla nostra sorpresa e al dolore comprensibile che ci ha recato questa notizia, dobbiamo riconoscere nel Papa  Benedetto la lucidità del suo amore per la Chiesa, l’umiltà nel riconoscimento delle sue limitazioni per condurla e la sincerità verso Dio prendendo questa trascendente decisione per il bene della Chiesa e del mondo.

“Dimostratemi con fatti che mi amate!”

Come dicevo nella lettera che ho mandato alcuni giorni fa riguardo a questo tema, Benedetto XVI è stato un Papa coerente e coraggioso dal primo giorno del suo pontificato, specialmente nei difficili momenti della vita della Chiesa, seguendo Gesù ha cercato la verità e la giustizia nell’amore. E il suo ministero pontificio conclude con lo stesso amore, la stessa coerenza di vita e lo stesso coraggio. Credo che le parole di P. Kentenich “Chi ha una missione deve compierla, anche se i salti mortali vengono l’uno dopo l’altro”, illustrano molto bene questa profetica decisione del Papa.

Carissimi fratelli, in questo Giorno d’Alleanza chiediamo alla Madonna per il Santuario Originale, per la Famiglia di Schoenstatt, per la Chiesa, per il Papa Benedetto e per l’elezione del nuovo Papa, che condurrà la barca di Pietro al largo, verso le nuove spiagge.” “Dimostratemi con fatti che mi amate!”

Vi auguro un felice Giorno d’Alleanza!

Dal Santuario vi mando un cordiale saluto e benedizione.

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