Postato su 2014-11-20 In Schoenstattiani

In tutti questi anni sono stato testimone di come Dio attraverso la Madonna ha operato nel vostro cuore

ITALIA, mda. Padre Ludovico Tedeschi, dopo più di 10 anni di fondare e rafforzare il Movimento di Schoenstatt in Italia, si accomiata in queste settimane, perché ritorna in Argentina. Lo sostituisce nel suo lavoro P. Juan José (Giovanni) Riba, che già da tempo lavora in Italia, insieme ad alcuni Padri di Schoenstatt argentini e paraguaiani, che sono incaricati della parrocchia dei Santi Patroni a Trastevere Roma, e di differenti attività nella Chiesa e nel Movimento di Italia. Padre Ludovico, nella sua lettera d’alleanza del 18 novembre, ricorda, alla luce del Giubileo, specialmente le parole dell’invio del Santo Padre Francesco, che tutto dipende dall’Alleanza d’Amore, e ringrazia tutti coloro che si sono aperti a quest’alleanza e oggi fanno parte della storia viva di Schoenstatt in Italia.

 

“Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua” (Lc 19,4)

Carissimi:

alcuni siamo “scesi” altri “saliti” ma tutti abbiamo accolto il Signore che è venuto a casa nostra in questo Giubileo. Questa è stata la grande esperienza: Dio è con noi. Sia a Schoenstatt, nella percezione tanto reale di Maria nel Santuario e in ciascuno di noi, sia a Roma in quell’ incontro così familiare con il Santo Padre, dove pecore e pastore si sono incontrate con umiltà, affetto reciproco e gioia sincera. La Madonna era presente ed ha creato questo ambiente familiare, semplice e profondo d’incontro. Ci siamo preparati tanto alla celebrazione di questi 100 anni, ma i frutti sono stati molto più grandi di quello che ci aspettavamo. Dio ci ha sorpreso ancora una volta! Il protagonismo dei giovani e delle famiglie è stato chiaro e lo abbiamo percepito come il grande dono per il tempo futuro. Adesso, come Zaccheo, tocca a noi cambiare, come ci ha invitato il Santo Padre: “Non capiscono cosa significhi rinnovare la Chiesa: è la santità. Rinnovare il cuore di ciascuno”. Sembra semplice ma è quello che ha incominciato a fare Zaccheo restituendo il denaro rubato e regalando i suoi averi. È quello che hanno fatto i primi giovani nel 1914 assieme a P. Kentenich. “Così, io vi direi: una sana incoscienza, ossia che Dio fa le cose. Pregare ed abbandonarsi. Coraggio e sopportazione. E uscire verso la periferia.” Questo ci ha chiesto il Santo Padre e lo faremo!

In tutti questi anni sono stato testimone di come Dio attraverso la Madonna ha operato nel vostro cuore e lentamente ha cambiato la vostra vita, talvolta con grandi prove. Siete rimasti fedeli e siete cresciuti nell’Alleanza con lei. Grazie per avermi fatto partecipe della vostra storia e della storia di Schoenstatt in Italia. Grazie a tutti i parroci che hanno accolto la Madonnina nelle loro comunità. Adesso il Buon Dio mi invita a tornare in “periferia”, torno in Argentina. P. Giovanni prenderà il mio posto. È chiaro che percorriamo lo stesso camino, restiamo l’uno nel cuore dell’altro e fedeli all’Alleanza. Vogliamo sentirci l’uno orgoglioso dell’altro. E non perché siamo perfetti, ma perché siamo fedeli e ci impegniamo a crescere nell’amore.

Vorrei chiudere questa meditazione con le ultime parole che ci ha rivolto il Santo Padre nell’Udienza, quando spontaneamente ci ha raccontato un suo “segreto”. Che la sua benedizione arrivi a tutti voi:

“Secondo segreto: tempo fa un sacerdote di Schoenstatt mi ha regalato un’immagine della Madre [ndt: della Madre Tre Volte Ammirabile di Schoenstatt]. La tengo sul mio comodino. E ogni mattina, quando mi alzo, la tocco e recito una preghiera. Questo è un segreto che volevo raccontarvi.Grazie di nuovo per la visita. Non dimenticatevi di pregare per me che ne ho tanto bisogno. Che Dio vi benedica e la Madonna abbia cura di voi. Grazie.”

Con affetto vi benedice

Padre Ludovico

 

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