Postato su 2010-01-31 In Schoenstattiani

Io ho solo aperto le porte della mia parrocchia…

PeregrinaPARAGUAY, Katia Monreale. Molti hanno coinciso che nel viaggio a Santa Maria del 2009, uno dei momenti più belli è stato la Messa celebrata da Padre Eustaquio Augusti, parroco della città di Yby Ya’u. Mi ha colpito tanto che sono rimasta con molta voglia di conoscerlo e di ascoltare la sua esperienza. Ho chiamato parecchie volte al telefono senza potere parlare con lui. Indubbiamente la Mater aveva preparato per me qualcosa di speciale.

 


Pellegrinaggio a Santa Maria

Sono ancora meravigliata di come Ella sistema le cose nel posto giusto, e l’ho confermato sempre più, mentre conversavo con Padre Augusti. Mi commentava che lui viene ad Asunción circa ogni tre mesi e ho pensato nel mio intimo mentre lo ascoltavo: “questo era quanto Ella mi aveva preparato: poter condividere con il Padre le sue esperienze personalmente”. Grazie, cara Madre, perché tutti i giorni continui a sorprendermi, dandomi sempre un po’ di più di quello che ti chiedo.

Mi sentivo veramente solo e in tutto il lavoro che facevo non vedevo frutti

Il Padre raccontava a Dani e a me in un clima molto gradevole, tutto quanto la Mater aveva operato nella comunità di Yby Ya’u, ma un poco sorpreso e preoccupato mi ha domandato: “Ma vi hanno commentato ciò che io ho detto a Santa Maria? Perché io non ricordo niente”. Tutti e tre abbiamo riso e poi lui ha continuato parlando: “La fede semplice che io ho in Maria, ce l’ho fin da bambino ancora prima che scoprissi la mia vocazione sacerdotale. La mia mamma è stata un po’ responsabile senza dubbio del mio amore per la Madonna. Ci portava sempre a Messa alla parrocchia la Vergine del Rosario, patrona della città di Horqueta, dove sono nato. La domenica ci alzava tutti alle 5 del mattino, perché la nostra casa era distante alcuni chilometri dalla parrocchia, e credo che d’allora l’amore per Maria è rimasto sempre presente nella mia vita. Ella mi ha accompagnato nel momento di prendere la mia decisione, e finora è Lei che mi conserva fedele in questa mia vocazione.”

“Con la Madonna di Schoenstatt la mia esperienza è stata molto profonda. Sono tre anni che Ella è nella mia comunità con l’Immagine della Madonna Pellegrina della Campagna del Rosario. Quando sono arrivato a Yby Yu’a ho avuto molte difficoltà, soprattutto per la quantità di sette che c’erano, erano 13 in totale e la città ha un’estensione di appena circa un chilometro. In molte occasioni, quando entravo in Chiesa per celebrare la Messa non c’era nessuno ad ascoltarmi. Mi sentivo realmente solo e in tutto il lavoro che facevo non vedevo frutti.”

Così anche noi il 18 ottobre avremmo la nostra festa patronale

“Un giorno mi hanno visitato Mima e Juan Carlos Cardona con la Madonna Pellegrina e mi hanno chiesto se potevano lavorare nella comunità. Ricordo chiaramente quello che mi hanno detto in quel momento: “Padre, noi solo abbiamo bisogno che lei ci apra le porte della parrocchia. Ella, la Madonna, s’incaricherà di andare in cerca dei suoi figli! E voi non ci crederete è stato proprio quello che è successo: oggi la comunità è differente, in tre anni di lavoro il cambiamento è stato totale, la visita della Madonna alle famiglie e la pastorale svolta dalla Campagna del Rosario è stata quasi miracolosa: in poco tempo se ne sono raccolti i frutti. Delle tredici sette che c’erano anteriormente, credo che attualmente ne restino tre o quattro. Tanto è stato il cambiamento che oggi le persone sono più unite, realizzano lavori insieme, le missionarie assistono alla Messa e con loro le famiglie che ricevono l’Immagine; e qualcosa di molto bello si sta formando in una delle comunità, con cui giustamente al mio ritorno devo riunirmi. In un rione è sorto il desiderio di avere una cappella e la vogliono costruire in nome della Madonna di Schoenstatt. Così anche noi il 18 ottobre avremmo la nostra festa patronale nella nostra cappella.”

“Mi sento molto privilegiato dell’amore che la Madonna ha per me, io sento che mi abbraccia e mi tiene tra le sue braccia, come nella sua Immagine tiene il Bambino Gesù, sostiene ed accompagna la mia vocazione sacerdotale e credo che Ella è Madre specialmente dei sacerdoti. Tutti dovremmo afferrarci fortemente alle sue mani per continuare il cammino della nostra vocazione e rimanere fedeli a Lei.”

Fonte: Rivista Tuparenda

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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