Postato su 2013-11-21 In Giubileo 2014

Signore, convertici nella tua eredità

P. Javier Arteaga. Cari fratelli nell’Alleanza,

Un mese fa abbiamo cominciato l’anno Giubilare del centenario dell’Alleanza d’Amore con la Madonna che ha creato il Movimento di Schoenstatt. Un anno differente dagli altri, un tempo speciale di grazia. Per questo motivo Papa Francesco ha dato la possibilità di ottenere l’Indulgenza plenaria a tutti i pellegrini quest’Anno 2013 – 2014, in qualsiasi Santuario di Schoenstatt in tutto il mondo, implorando questa grazia e compiendo quanto si richiede per questo fine.

Anche quest’Anno Giubilare è un tempo di rinnovamento. Sempre è necessario “ritornare alle fonti” della nostra vita e della nostra vocazione per rinnovarci nell’amore che ci ha dato origine. È giunto provvidenzialmente nelle mie mani il testo della omelia dell’allora vescovo di Buenos Aires, Mons. Jorge Bergoglio, tenuta ai Movimenti della Archidiocesi in maggio 1999. Così ci diceva “’Signore, convertici nella tua eredità” (Esodo 34,9). Che cosa ereditiamo? Ereditiamo la grazia di Nostro Signor Gesù Cristo, l’amore del Padre e la comunione dello Spirito Santo. Spargere di grazia, spargere di gratitudine. Dobbiamo essere coscienti che ereditiamo quella grazia.”

Quella domanda giunge anche a noi oggi, Movimento di Schoenstatt, che compiremo 100 anni: che riceveremo come eredità a partire dal 18 ottobre del 1914?

Ereditiamo un’Alleanza d’Amore. Che è l’Atto di Fondazione e il cuore di Schoenstatt. Per quest’Alleanza con Maria ereditiamo anche:

  • un Santuario, il luogo di grazie dell’Alleanza con Maria.

  • una Famiglia, non solo un vincolo personale con la Mater, ma anche un vincolo con il Fondatore e con tutti i Fratelli nell’Alleanza nella Famiglia di Schoenstatt.

  • un carisma ed una missione di P. Kentenich: annunciare Maria, la collaboratrice di Cristo nell’Opera redentrice. Maria la discepola e missionaria del Signore. Annunciare l’Alleanza con Maria nel mondo di oggi.

Mons. Bergoglio continuava dicendo: È un’eredità per lasciare in eredità. E lasciare in eredità tutti giorni della nostra vita.

Un’Eredità che ci è stata data per distribuirla in un tempo e in un luogo specifico

 

  • L’uomo di oggi che cerca di essere felice e confonde la felicità con divertimento; che ha più mezzi di comunicazione ma è più solo; che “adora” la natura ma distrugge la propria; che conquista il macrocosmo, ma continua ignorando il proprio microcosmo.

  • Il paese di oggi: sempre più diviso e polarizzato dalla povertà, la esclusione e la violenza, per l’individualismo, la corruzione e la impunibilità.

  • Papa Francesco, che con la sua austerità, la sua vicinanza e il suo messaggio chiaro ci incita ad un rinnovamento in Cristo e ci propone la cultura dell’incontro.

Questi del nostro tempo sono una voce forte di Dio che ci ”accentua” il tempo in cui celebriamo il Giubileo

Per favore, non custodite l’eredità nella vetrina per mostrarsela alle persone che vi vengono a visitare

Mons Bergoglio terminava la sua predica dicendo: “Che triste quando un movimento o un’istituzione si ammalano ed invece di essere pastori del popolo, si convertono in “pettinatori di pecore” e passano tutto il tempo nelle riunioni “truccandosi l’anima”! (…..) Attenti! Attenti alle élite. Le élite si chiudono nella bolla, perdono l’orizzonte la spinta, perdono il coraggio. Le Istituzioni e i movimenti devono distribuire l’eredità missionario, perdono il coraggio. Voi mi domanderete: “Padre, dove?” Per la strada, per la strada. Là dove si sta giocando la vita della nostra città. Vi chiedo, nella mia veste di vescovo, per favore, non custodite l’eredità nella vetrina per mostrarsela alle persone che vi vengono a visitare. Portatele per la strada, cercate orizzonti missionari, “giocatevela“ tutti i giorni, che quest’eredità, che abbiamo ricevuto tanto gratuitamente, sia fermento di questa città.”

L’Alleanza è per viverla, che diventi il nostro modo di pensare, di decidere, di unirci, di vivere…

Abbiamo ricevuto un regalo per regalare oggi, un’eredità per lasciare in eredità oggi. Abbiamo un’Alleanza che è il nostro bene e la nostra felicità e può essere bene e felicità per molti fratelli in questa patria. Non vogliamo custodirla in una “vetrina”, non vogliamo “frullarla” e custodirla nel “congelatore”. L’Alleanza è per viverla, che diventi il nostro modo di pensare, di decidere, di unirci, di vivere. Una Cultura d’Alleanza.

Come gli Apostoli di Cristo, nemmeno noi possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato (cfr.At, Ap.4,20), Non possiamo tacere l’Alleanza con la Mater, non possiamo non condividerla! Dicono che il peggior peccato di un beduino nel deserto è avere scoperto un’oasi dove calmare la sete e non condividerla. Un’Alleanza vissuta e condivisa ogni giorno diventa missione.

LA TUA ALLEANZA, LA NOSTRA MISSIONE!

È, perciò, che nella Giornata dei Delegati del Movimento in Argentina, tenuta ai primi di novembre, ascoltando la voce di Dio, che ci parla attraverso questi segni dei tempi, ci siamo proposti i seguenti obiettivi per l’Anno Giubilare 2014:

1° Annunciare l’’Alleanza d’Amore in tutti gli ambienti.

Perciò è necessario anche:

2°. Approfondire l’originalità del carisma.

Il motto che ci ispirerà nel 2014 è: LA TUA MISSIONE, LA NOSTRA MISSIONE!

Qual è la gran legge fondamentale? Prendere sul serio l’Alleanza d’Amore. È La mia totale convinzione che sull’Alleanza d’Amore si può basare tutta la vita. E lo potrei provare in tutte la situazioni della mia vita”. (P. Kentenich 19.7.1966)

Cari Fratelli, rinnoviamo la nostra vita nella fonte dell’Alleanza d’Amore con Maria e condividiamola come il nostro migliore regalo e missione.

Dal Santuario vi mando un cordiale saluto e benedizione

P. José Maria Javier Arteaga


LA TUA ALLEANZA, LA NOSTRA MISSIONE!


Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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