Postato su 2012-03-25 In Giubileo 2014

Schoenstatt in Sierra Leone

Francis M. Jabati. Il sabato 24 di marzo si celebrerà nel Santuario Originale la Santa Messa “in cammino al 2014” in alleanza con Sierra Leone. Nuovamente una sorpresa in questo pellegrinaggio di paese in paese….Schoenstatt in Sierra Leone. Francis Jabati, un Fratello di Maria di Schoenstatt è nativo di questo paese dell’Africa Occidentale e mostra alla Famiglia di Schoenstatt internazionale come l’Alleanza d’Amore ha cominciato ad operare qui in questo cammino al 2014 e oltre.

 

 

Sierra Leone si trova sulla costa dell’Africa Occidentale. La capitale è Freetown. Ha circa 5 milioni di abitanti. Il clima è tropicale, umido, con un periodo di piogge ed una stagione secca. Il 27/4/1961 il paese si è emancipato da membro del British Commonwealth.

Il 70% dei suoi abitanti sono mussulmani, il 20% cristiani, tra loro un 4% di cattolici. Le prime missioni (degli Ordini di Cristo) sono arrivate a Sierra Leone nel 1510. Provenivano dal Portogallo. Poi li hanno seguiti i gesuiti e i francescani. Nel 1808 Sierra Leone si è trasformata in una colonia della Gran Bretagna e il paese ha ricevuto numerosi missionari. La maggior parte del lavoro l’hanno fatto gli Spiritani (Congregazione dello Spirito Santo). Loro lavorano in Sierra Leone dal 1860. La Chiesa è ancora piccola in questo paese, ha quattro diocesi: Freetown (Mons. Edgard Charles), Bo (Mons. Charles Campbell), Kenema (Mons. Ptrick Koroma), e Makeni (Mons. Biguzzi).

Schoenstatt in Sierra Leone: fondamenti religiosi

La venerazione per Maria è molto estesa nella Chiesa di Sierra Leone. Si apprezza e venera la Madonna soprattutto e specialmente nel mese di maggio, quando si celebra il mese del rosario. Il rosario si prega nelle parrocchie e cappelle mariane, e se lo accompagna con preziose canzoni a Maria. Questa tradizione è seguita specialmente dalle così chiamate madri della Chiesa.

Nella maggioranza delle parrocchie si trovano cappelle dedicate a Maria. È comune trovare Edicole nei dintorni delle Chiese. . Dopo la Santa Messa (tanto al mattino, quanto la domenica) i fedeli tradizionalmente si recano direttamente alla cappella o all’Edicola della Madonna. Vi chiedono protezione e la compagnia della Madre di Dio per quel giorno e le cantano alcune canzoni. Molti lo fanno anche prima di andare a lavorare. Lì si possono osservare tutti i diversi tipi di vestiti usati nelle differenti attività di lavoro. La quantità di fedeli, che coltivano questa tradizione aumenta in modo considerevole. Lo è notato nella mia ultima visita.

Sono anche molto apprezzate le immagini di Maria, che non solo si trovano nelle Chiese, bensì anche tra i fedeli. Molti esprimono così il loro amore per Maria.

Schoenstatt: un regalo per Sierra Leone

Ancora non c´è in Sierra Leone un Movimento di Schoenstatt organizzato con gruppi. Nemmeno si è costruito ancora un Santuario. Lo sviluppo nella vicina Nigeria, alimenta le speranze. Schoenstatt cresce rapidamente in Nigeria grazie all’azione dei Padri di Schoenstatt. La corrente di vita della Nigeria così come l’appoggio possibile dei Padri che lavorano lì, potrebbe facilitare tanto, il lavoro in un paese piccolo come Sierra Leone.

Tanta gente della Sierra Leone conosce Schoenstatt. Ci sono ad esempio, molti studenti, che sono ritornati a casa dopo aver studiato in Germania. Alcuni mi hanno conosciuto personalmente grazie al nostro Istituto di Lingue a Kreuzberg, Bonn. All’essere un Fratello di Maria nativo di Sierra Leone spesso ho raccontato loro di Schoenstatt. Hanno conosciuto tra noi l’Immagine della MTA e l’hanno diffusa. Nella nostra Parrocchia si è costruito un nuovo tempio e il parroco si occupa molto di questa diffusione. Io l’appoggio moralmente e l’aiuto trattando di ottenere donazioni per la sua opera. Si aspira, che dopo aver terminato la costruzione del tempio, si riesca ad avere l’approvazione (e quella del vescovo) per diffondere la Campagna del Rosario. Già è stato messo il fondamento, Schoenstatt è un regalo per Sierra Leone. Chissà che presto non arrivi anche lì la Madonna Pellegrina.

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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