Postato su 2011-12-29 In Giubileo 2014

Il Simbolo del Padre da Brasilia/DF a San Salvador

BRASILE, Suor Adriane Maria Barbosa e Lucia Muniz. La Famiglia di Schoenstatt di Brasilia/DF manda il 28 novembre il Simbolo del Padre alla Famiglia di Schoenstatt a Bahia. Tre rappresentanti del Santuario Madre del Salvador sono venuti specialmente a prenderlo! Durante la Messa di commiato del Simbolo del Padre, come un segno di unità con il Santuario Originale, e affinché il Padre resti con noi, si è introdotto un poco di terra, portata dal Santuario Originale nel 2008 da Maura R. Santana Jesús, della Federazione delle Madri, in un’urna con la forma di una mano, simbolizzando le mani di nostro Padre e Fondatore. Quest’urna si trova nell’angolo della cappella come segno di comparazione con i luoghi sacri. Loro lo chiamano, “Il Padre resta nel Tabor della Speranza!”.

Lucia Muñiz racconta come la Famiglia di Schoenstatt di Bahia sperimenta quest’ora di grazie:

La storia è un processo dinamico di permanente nuova creazione dei fatti, degli episodi, delle circostanze, dei momenti, delle vite che marcano l’esistenza del Creatore della Storia – Dio Padre.

Il Padre mi vede, il Padre mi ama, il Padre ha bisogno di me!

In questa certezza la prima settimana d’Avvento, le integranti della Lega Lucia Muñiz e Teresa del Carmelo e la Coordinatrice Diocesana della CMPS di Feira di Santana, Edla Oliveira, siamo partite da San Salvador/Bahia a cercare nella Capitale Federale il Padre del nostro Salvatore, rappresentato dal simbolo – l’Occhio di Dio Padre. In Lui abbiamo portato anche il suo trasparente, il Padre e Fondatore del Movimento di Schoenstatt: P. Giuseppe Kentenich.

La dimensione di questo fatto, con tutto il simbolismo che racchiude è di una tale complessità che è quasi impossibile descriverla, soprattutto perché il mistero di Schoenstatt si può solo intendere nell’esercizio permanente della fede. Ciononostante ricordo le emozioni vissute per far notare alcuni brani, che hanno marcato un fatto storico tanto magnanimo nella nostra vita schoenstattiana.

L’arrivo a Brasilia…

Siamo arrivati al Santuario Tabor della Speranza, alla fine del pomeriggio, accolti dal saluto di una pioggerellina, un segno di benedizione. Ed abbiamo udito voci che cantavano: “Canta Famiglia del Tabor, il Padre è presente, questo è un segno del suo amore…! Erano le Sorelle di Maria, con il Simbolo del Padre, Suor Adríane Maria Barbosa e Suor M. Jacinta Donati. E il cuore ha cominciato a palpitare…Finalmente siamo con Lui, l’Occhio di Dio Padre, davanti a noi, e il suo trasparente, nostro Padre e Fondatore.

Ora di custodia nel Santuario…

Nel Santuario con Suor Jacinta e Jane e Augusta della Lega delle Madri abbiamo fatto un’ora di guardia. Ci siamo immerse tra le braccia di Maria con il cuore meno accelerato, approfittando del silenzio e della pace, che il momento e il luogo suggerivano. Sì, Padre, eccoci qui siamo e abbia detto come l’Apostolo Giovanni: “Signore, mostraci al Padre e ci basta”.

Nella contemplazione del simbolo, ricordavamo che P. Kentenich è stato un instancabile annunciatore della paternità di Dio, un trasparente di Dio Padre per tante persone che hanno avuto la gioia di conoscerlo. E di cuore in cuore ripetiamo “Il Padre mi vede, il Padre mi ama, il Padre ha bisogno di me!”

Momento dell’invio apostolico…

Dopo la Santa Messa celebrata alle ore 20, sotto la Tenda dei Pellegrini, i rappresentanti dei diversi Rami della Famiglia di Schoenstatt di Brasilia, in processione, con il Simbolo del Padre, sotto una pioggerellina quasi invisibile, ci siamo recati al Santuario.

Abbiamo vissuto in presenza della Madre e tutta la corte celestiale un altro momento emozionate e significativo. La Signora Maura R. Santana, della Federazione delle Madri, aveva portato un po’ di terra del Santuario di Brasilia al Santuario Originale in una sua visita a Schoenstatt nel 2008. E da Schoenstatt ha portato anche un po’ di quella terra santa. Questa sera, in presenza del Simbolo del Padre, la terra santa è stata intronizzata nel Santuario del Brasile. Abbiamo creduto che nel simbolismo di quell’atto il Padre voleva lasciare nella Capitale Federale, parte di se stesso, rappresentato dalla terra di Schoenstatt, che unisce i luoghi di uno stesso Padre, che insegna a tutti la forza dell’Alleanza d’Amore con la MTA, che ci conduce all’Alleanza con il Dio Trino.

Alla fine della celebrazione, Suor M. Jacinta consegna l’Occhio del Padre ai rappresentanti della Famiglia di Schoenstatt del San Salvador/BA.

Il Padre comincia a visitare il nord est del Brasile

In quell’esatto momento, il Padre cominciava ad andare in pellegrinaggio verso un altro lato del Brasile. Parte dalla Capitale Federale, pensata e pianificata dall’uomo e si dirige verso la terra dove è cominciata la civilizzazione del Brasile. San Salvador, terra natale, culla degli “indios”, il mare dove avevano ancorato le prime barche dei portoghesi. La Terra di Santa Cruz, dove le barche degli schiavi avevano ancorato per primi portando la razza che ha generato il nostro popolo, ha scoperto le nostre ricchezze e ha fatto della nostra cultura la più singolare e plurale del mondo.

L’Occhio del Padre comincia, perciò, il suo viaggio per il Nord Est, per la più nuova Regione del Movimento, la Regione Nord e Nord Est. Mostreremo il nostro volto al Padre: un popolo che soffre, ma non cede. Un popolo che piange, ma sorride. Un popolo che canta e prega con devozione al Padre, un popolo dell’ardente devozione a Maria, la Madre di Dio, nostra Madre e Regina.

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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