Postato su 2013-10-03 In Santuario Originale

In quel giorno tanto atteso

mda. Si sono riuniti per alcuni giorni a Schoenstatt, come ogni anno: un gruppo di coppie con più di 50 anni di vita matrimoniale. Vari di loro con più anni di Alleanza d’Amore, addolorati per recenti morte e malattie gravi, feriti da molte delusioni patite nel lungo andare in Schoenstatt, domandandosi se le grandi visioni di Schoenstatt, che li avevano motivati, siano rimaste piccole, chiuse, bloccate…ma hanno continuato fedeli alla promessa fatta nei loro primi anni di Schoenstatt. Hanno pregato sulle tombe degli eroi dietro il Santuario, chiedendo per la libertà del Santuario Originale. Lo hanno anche fatto, ogni giorno, nei loro Santuari Domestici. Hanno celebrato quel mercoledì mattina, la Santa Messa nel Santuario Originale, rinnovando la loro Alleanza d’Amore e il loro impegno con il Santuario e uno Schoenstatt per cambiare il mondo. Hanno ricordato i loro defunti, che sono vissuti ed hanno dato la loro vita in alleanza. Ha piovuto tanto quel mercoledì 22 maggio. “Come quel 31 maggio”, ha detto una persona. Al ritornare inzuppati, nonostante gli ombrelli, li aspettava P. Egon Zillekens sulla porta della Casa Marienau. “Il Santuario è nostro!!!!, gridava. “è nostro, è nostro….”. E mentre lentamente si rendevano conto che erano testimoni di un giorno storico, di quel momento aspettato da tanti anni, mentre cadevano le lacrime, uno degli uomini anziani ha pregato: “Ora Signore, secondo la tua promessa, puoi permettere al tuo servo di andarsene in pace…”. Al contempo la notizia correndo per il mondo fa scoppiare una felicità mondiale poche volte vissuta nella Storia di Schoenstatt.

“Improvvisamente mi ricordo quello che il Padre ci ha detto al suo ritorno dall’esilio a Milwaukee. Ha ringraziato di tutto il lavoro “diplomatico” fatto, affinché lui potesse ritornare, ma soprattutto ringraziava per la dedicazione radicale della sua Famiglia al Capitale di Grazia, perfino menzionando esplicitamente persone che si erano dedicate completamente”, aveva scritto Padre José Maria il 2 febbraio nel momento del fallimento delle trattative diplomatiche per il Santuario Originale. Quattro mesi dopo, il 22 settembre si ricorda questo momento di sorpresa, che quasi non si crede, di gioia e di lacrime di emozione, di gratitudine profonda ai Pallottini per la loro generosità al regalare a Schoenstatt la loro casa, il Santuario Originale. Questo Santuario che non è una Cappella di grazie in più, né un Santuario di Schoenstatt in più, ma il luogo della nostra grazia specifica, che ci chiama all’impegno “di mostrare e dimostrare vitalmente ed apostolicamente, che quel piccolo luogo è il nostro focolare comune e la nostra fonte di grazie specifiche, senza cui non siamo, non possiamo agire, né come Famiglia del Padre, né come Movimento apostolico al servizio della Chiesa e della società” (idem).

Andiamo in pellegrinaggio in alleanza solidale al nostro Santuario Originale

“Andiamo in pellegrinaggio in Alleanza solidale al nostro Santuario Originale…” – questo motto che non solo ha motivato i missionari di Porto Speranza, Argentina, bensì a tanti in tutto il mondo, questo 22 settembre è passato da un pellegrinaggio ad essere un atteggiamento di festa in tutto il mondo, dal Santuario di tutti noi a Belmonte alle Edicole alla “fine del mondo” della Patagonia.

A Villa Ballester, La Famiglia si è riunita intorno al Santuario e alle ore 18 si è celebrata la Santa Messa presieduta dal Vescovo locale Guillermo Rodriguez Melgarejo. “La ricuperazione del Santuario Originale per Schoenstatt è stato unito ai 33 anni del Santuario di Nazareth, di Villa Ballester, San Martin”, racconta Carmen Klobovs.

Nel Santuario delle Nuove Spiagge a Mar del Plata, in Argentina, tutti si sono uniti spiritualmente alla festa del mondo nella Santa Messa alle ore 16, “in Famiglia, per celebrare e ringraziare questo regalo”, racconta Monica Giaquinto. Il 21 settembre si è realizzato un Festival delle Bande, nel terreno del Santuario, e con la gioia della primavera sono cominciati i festeggiamenti.

Anna Maria Ghiggi scrive: “A Santa Fe, Argentina, abbiamo celebrato una Messa nella Parrocchia Santa Teresina, dove si trova un quadro della Mater. Abbiamo collocato una cornice con l’immagine del Santuario Originale. Ancora non abbiamo né Santuario, né Edicola. Chiediamo alla Famiglia che preghi, affinché si avveri il nostro sogno…”

A Coronel Suarez, Argentina, hanno celebrato la Messa alle ore17 nell’Edicola insieme a tutta la Famiglia di Schoenstatt. “In quest’occasione abbiamo posto una fotografia gigante del Santuario Originale, unita a tutta la Famiglia Internazionale in questo giorno di tanta gioia”, racconta Silvia Stork.

Pinamar, Buenos Aires, si è unita a questa celebrazione nel Santuario Originale, dalla sua Edicola, dove hanno recitato un Santo Rosario per ringraziare ai Padri. Pallottini il loro gesto, chiedere per la loro comunità e ringraziare la Mater e suo Figlio. Abbiamo anche ricordato Padre Kentenich e pregato, affinché la sua Opera continui a diffondersi, ci raccontano.

Inge Illingworth ha scritto da Guayaquil, Ecuador: Oggi celebriamo con tutta la Famiglia, il regalo dei Padri Pallottini del Santuario Originale. La comunità del Ramo delle Madri abbiamo ringraziato Dio e la Mater, offrendo le nostre preghiere e il nostro Capitale di Grazie, in speciale ringraziamento alla Comunità dei Padri Pallottini. GRAZIE,GRAZIE, GRAZIE!!! Che nostro Dio Padre e la nostra cara Madre e Regina, retribuiscano la loro generosità con abbondanti doni e grazie!!

“Tutto lo hanno dato per compiere la loro missine”

“È rimasto tanto nella memoria quel 22 maggio, che ricordo chiaramente quanto in poco tempo la notizia è corsa di Santuario in Santuario, di casa in casa, di bocca in bocca, la gioia era qualcosa che sprizzava dai nostri pori. Oggi 22 settembre, a solamente 4 mesi accade la consegna ufficiale: ora sì, possiamo dire “Siamo in casa”, “ci sentiamo in casa” e ringraziare la generosità divina e l’intervento divino”, commenta Queca Espinoza, di Lima, Perú.

“Questa settimana il Santuario della Molina si è unita a tutti Santuari del mondo per ringraziare la Madre per il suo regalo. P. Eduardo Aguirre in visita dal Cile come assistente spirituale della Opera Familiare, ci ha raccontato nella sua omelia che un signore, Fondatore dell’Opera Familiare in Cile e gravemente ammalato di cancro, al costatare che si erano cominciate trattative per comprare il Santuario Originale, ha detto: “IL SANTUARIO NON SI COMPRA, IL SANTUARIO DEVE ESSERE REGALATO DALLA MATER”. Felicemente prima di consegnare la sua anima a Dio Padre, ha potuto avere la certezza, che effettivamente è stato così: la Mater si è incaricata, e ce lo ha consegnato felice, affinché possiamo celebrare i 100 anni da quella prima Alleanza d’Amore con Lei.

È stata una mattina molto bella, emotiva, dove regnava un ambiente di Famiglia con tutte le diocesi di Lima presente, è stata molto emozionante cominciare cantando “La prima legione”, preziosa canzone che ci chiama ad essere fedeli e audaci come loro lo sono stati. Dice in una parte: “Si è dedicata totalmente con audace cuore, senza domande, né proteste, la prima legione, tanto è stata benedetta quanto è stata provata, tutto lo hanno dato per compiere la loro missione.”

Si sono suggellate Alleanze ed anche ci sono stati rinnovamenti. La presenza di gruppi del Callao, del gruppo di San Borja, dei vicini che sono sempre di più contagiati da questa ondata d’amore e di fuoco che si palpita nel Santuario. In seguito si è brindato con un vino.

Nelle parrocchie

Nelle diocesi di Azul, Argentina, ancora non c’è un Santuario, nonostante ci siano molte Edicole e a Rauch, un terreno già preparato per costruire un Santuario, in quanto la Provvidenza apra le porte. A Tandil, numerosa gente della Famiglia di Schoenstatt ha assistito alla Santa Messa domenicale delle ore 19 nella parrocchia del Santissimo Sacramento. Nel tema di accompagnamento della Messa si sono inclusi testi e petizioni che si sono preparati in Nuovo Schoenstatt, riferenti al gran regalo. Al termine della Messa tutto il gruppo più alcuni fedeli e il sacerdote celebrante si sono avvicinati alla grande Immagine della MTA collocata accanto all’Altare maggiore. Sotto questo quadro, due grandi e belle fotografie del Santuario Originale con scritto ‘La casa è nostra’ e un gran mazzo di fiori. Al suo lato, il cero che si accende tutti i 18 in cammino al 2014. Si è recitata una preghiera di gratitudine, si è cantato, e con molta emozione si è ascoltata una breve spiegazione del significato del giorno, rivolta specialmente a coloro che non appartengono al Movimento. Gratitudine alla Provvidenza, alla magnanimità di Padre Kentenich, alla generosità dei Pallottini, alla fedeltà d’innumerevoli persone che hanno offerto i loro apporti al Capitale di Grazie durante quasi 50 anni. È impossibile descrivere con parole la spiritualità di quel momento.

Inoltre una numerosa delegazione di Rauch si è recata in pellegrinaggio (270 Km.) per partecipare a quel giorno di Grazie.

Tra moltitudini e due o tre

“Io ho avuto il regalo di essere nel Santuario di Kahlenberg, Vienna, Austria, quasi sola durante il pomeriggio, perché non c’era niente di organizzato, ed alla sera ho potuto guardare la trasmissione, inoltre del divertito chat con tanta gente in tutte le parti del mondo”, scrive Tita Andras.

Santa Maria, Brasile: Alle ore 18 tante persone hanno partecipato alla benedizione solenne e al ringraziamento nella Cappella Tabor. Ovunque gioia, gratitudine e preghiere…-salivano al cielo! Accanto al Santuario Tabor, la Famiglia di Schoenstatt si è riunita alle ore 20 per il tradizionale Rosario delle Rose, che sarà pregato tutti i 22 di ogni mese fino al settembre 2014, in ringraziamento per il regalo ricevuto, il Santuario Originale. Sono stati momenti di Grazia e di gioia, condivisi con la coscienza e la fedeltà all’Alleanza d’Amore.

Juan Barbosa di Cordoba, Argentina: “Ieri con mia moglie siamo stati a pranzare in un ristorante in un luogo distante e di sogno e con il wi-fi all’ora della cerimonia a Schoenstatt; erano le ore 15,30 (ora argentina). Puntualmente abbiamo acceso il computer…e Capitale di Grazie!! il mio Pad non aveva Flash e non abbiamo potuto vedere la cerimonia in diretta…..Abbiamo condiviso in tutti i modi un bel momento di preghiera e di dedicazione in quel giorno tanto atteso….

Abbiamo assistito con la Famiglia di Cordoba alla Messa delle ore 19 e prima della benedizione ci siamo recati in pellegrinaggio Cantando dalla Cappella fino alla porta del Santuario dove ci siamo consacrati, abbiamo ringraziato la MTA per l’immenso regalo del Santuario Originale e P. Cruz Viale ci ha impartito la benedizione finale. Al principio Capitale di Grazie e poi gioia condivisa in Famiglia!”

“Ci siamo uniti questa domenica con molta gioia per celebrare con la Famiglia Internazionale il regalo della nostra casa, il Santuario Originale a Schoenstatt,” racconta Clara Herbon, di Villa La Angostura, nella Patagonia Argentina.La visione del nostro Fondatore è stata oltre le circostanze e il tempo. Il terreno non sempre preparato, il clima molte volte sfavorevole. Ma Egli senza stancarsi seminava, credendo nella forza del seme. Il seminatore si ammira e loda il Padre. Egli ha dato la fecondità, perciò cantano i piccoli. E POICHÉ IL RACCOLTO È TANTO GRANDE, DOMANDANO PER ILSEMINATORE E IL SEME….

Questo è il tempo, in cui dobbiamo dare testimonianza, è il tempo di seguire seminando cultura d’Alleanza. LA VITA SI ACCENDE NELLA VITA!

Un 22 settembre convertito in storia viva, nel Santuario di Schoenstatt di Tucumán

Silvia Losada racconta: è arrivato il giorno tanto atteso per tutti gli schoenstattiani del mondo. Quella piccola Cappella, che è l’origine di tanta Famiglia, sarebbe stata definitivamente di Schoenstatt, LA CASA È NOSTRA! Tante preghiere, apporti al Capitale di Grazie, tanta speranza posta in ciò che molti considerano un miracolo. Un altro miracolo della Notte di Natale, questa volta dalla mano dei Padri Pallottini.

La Famiglia di Tucumán è corsa al Santuario per festeggiare, come questo evento lo meritava. Al giungere al Santuario, s’intravede il Santuario circondato da giovani vestite di bianco. In quel giorno speciale, accompagnate da Suor Clara Maria, suggellavano la loro Alleanza d’Amore con la Mater. Si sono dirette in pellegrinaggio con il Santissimo Sacramento al salone comune per partecipare alla Santa Messa di ringraziamento.

Volti felici, colmi di speranza, nuova forza per continuare…Dopo l’Offertorio ai piedi dell’altare, la corona offerta dalle giovani, il Santuario ornato con pietrine (quasi 52.000 visite al Santuario ed Edicole), come Capitale di Grazie per la conquista delle fondamenta del Santuario Originale e le immagini della Madonna Pellegrina, rappresentando la missione.

Terminata la Santa Messa, una gran rete invitava a stringere vincoli. Alleanza solidale…

Nuovamente al Santuario, a consacrarsi a Maria e poi a piantare alberi, donati dai fratelli di Santiago, segnando un nuovo cammino.

Manca molto poco per il 18 ottobre 2014. La Famiglia di Tucumàn unita, feconda e santa, s’impegna a trascorrere questa tappa con gioia, impegno e profonda coscienza di missione, regalando alleanza con la testimonianza di vita e di lavoro fecondo.

Un segno di gratitudine sulla soglia del Santuario

Schoenstatt di Aveiro, abbiamo trovato un mazzetto di rose collocato sulla parete accanto alla porta con un biglietto in cui era scritto: “Grazie per il Santuario Originale”. Un piccolo ed anonimo segno di gratitudine!”, si legge sulla pagina del Santuario di Aveiro, Portogallo.

Molte persone sono andate durante il giorno in pellegrinaggio per ringraziare il regalo del Santuario Originale. P. Carlos Alberto ha invitato alla fine della Messa delle ore 18 ad andare in processione al Santuario, in ringraziamento a Nostra Signora per l’Alleanza d’Amore del 1914 nel Santuario Originale, che adesso appartiene interamente a Schoenstatt. Abbiamo vissuto un momento storico a Schoenstatt. Facciamo parte di questa storia d’Alleanza di Dio con gli uomini….Gratitudine e terna nei nostri cuori!

Un ultimo commento

Questi racconti sono solamente una selezione di quanto si è vissuto in questo giorno… Vogliamo chiudere questo articolo con un commento mandato a schoenstatt.org da parte di P. Athanaius Wedon OMI, del Canada: “Realmente un giorno grande che riunisce Schoenstatt e i Pallottini. Un ringraziamento alla MTA, a tutti quelli che hanno pregato, anche alla commissione storica dei Pallottini e degli Schoenstattiani e a tutti gli strumenti umani….”

Nulla senza di noi

“Ho ricordato moltissimo i tanti schoenstattiani, che durante anni e anni sono rimasti fedeli al Padre e alla missione e non sono giunti a vedere questo momento. Come Mosè che è rimasto sulla soglia della Terra promessa. Ho ricordato particolarmente in questo giorno Odette e Alfredo Vallendor, Elisabetta Mugica e Padre Horacio Sosa Carbò”, riflette Claudia Echenique, da Buenos Aires, Argentina. “Posso anche vedere chiaramente che la dedicazione totale di vita di P. Jonathan Niehaus non è stata invano. Dio ha dato valore alla sua dedicazione ed oggi se ne vedono i frutti. Ma anche penso a Suor Ursula, che con i suoi 99 anni, a Nuovo Schoenstatt dice: “Ho il silenzioso desiderio di giungere ai 100 anni, affinché insieme a nostro Padre possiamo celebrarlo intorno al Santuario.”


Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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