Postato su 2013-10-11 In Santuario Originale

È cominciato il pellegrinaggio da tutti i confini del mondo!

mda. “Che meraviglia quello che accade: è cominciato il pellegrinaggio da tutti i confini del mondo! Ieri ho mandato una copia dei link ai miei amici schoenstattiani in tutto il mondo e loro si dedicheranno a comunicarli. La nostra cara pagina schoenstatt. org. SÌ FUNZIONA!!!! Noi siamo gli strumenti di cui la MTA ha bisogno. SÌ, SIAMO AL SUO SERVIZIO CON MODESTIA E GENEROSITÀ!”, scrive Tita Andras, cilena, ma vive a Vienna, Austria. È vero la notizia di potere mettere preghiere, nomi, impegni, fotografie in un buco lasciato nella parete del Santuario Originale ha percorso il mondo e ha fatto arrivare tante mail, di minuto in minuto ad un ritmo vertiginoso. Alle ore 15,30 del martedì 8 ottobre, la Commissione amministrativa del Santuario Originale, insieme al capomastro, Sr Arne Reich, e al caposquadra hanno consegnato tutto quanto era giunto. Padre Heinrich Walter, come Presidente di questa Commissione, ha consegnato il flashdrive con tutte le lettere arrivate alla Madre via schoenstatt.org dal 2011, i documenti della Conferenza 2014, l’alleanza solidale con Papa Francesco e il progetto delle 100 case solidali 2014. Inoltre si è aggregato tutto quanto è arrivato da quando si è diffuso il “prolungamento della scadenza” – 32 fogli stampati davanti e dietro, avvolti nelle fotografie della Casa Solidale 2014 del Santuario Originale. Poi si è murata la parete. Padre Egon Zilleken ha commentato: che con tutto quello che vi si è messo in questi giorni direttamente, debbono essere circa 22.000 nomi!!!

Pietre vive per il secondo secolo di Schoenstatt

Ricordiamo l’origine di questo avvenimento. Il sagrestano Sig, Norbert Wewweler ha scoperto durante i lavori che si stanno facendo nel Santuario Originale un’apertura all’antico caminetto e ha commentato: “Potremmo mettere qualcosa qui dentro” e nella conversazione tra P. Ergon Zilliken e una redattrice di schoenstatt.org è sorta l’idea: “Lo facciamo non solo per coloro che vivono qui, ma aperto a tutto il mondo”. La notizia si è pubblicata in schoenstatt.org e si è diffusa nei dintorni di Schoenstatt…..Fino a poco prima delle ore 15 hanno continuato arrivando schoenstattiani di tutte le comunità per depositare qualcosa che resti lì per sempre. Non soltanto Tita Andras, anche altri vari collaboratori e lettori di Schoenstatt.org hanno avvisato le loro reti e così tutto il lunedì fino a mezzogiorno del martedì centinaia di mail con fotografie, preghiere, promesse, petizioni sono arrivate da paesi latinoamericani, dagli Stati Uniti, dalla Germania, dall’Italia, dalla Spagna, dal Portogallo, dall’Australia. È stato impressionante la quantità di mail che sono giunti dall’Africa del Sud e dalla Nuova Zelanda. “Ancora arriviamo in tempo?” – Può rispondere per favore se è giunta la mia mail?” Si sente l’ansietà di non perdere questo momento unico. “Che bello è potere essere PIETRA VIVA nella nostra Culla, nella nostra Casa! “Un’idea eccellente, tutta la mia Famiglia sarà lì!”, scrive Juan Barbosa, includendo una foto di tutta la sua famiglia.

Un momento silenzioso e semplice

È arrivato il momento. Erano presenti membri della Commissione amministrativa del Santuario Originale: P. Heinrich Walter, P. Michael Marmann, P. Egon Zillekens, Suor Andra-Maria Lingscheid (i coniugi Neiser non hanno potuto essere presenti), il Sig. Arne Reich e moglie, il capomastro ed alcuni “spettatori” del luogo che non volevano perdersi il momento.

Tutto è stato collocato nel buco, si è messa una pietra e si è murato Un momento semplice e silenzioso, un momento di “nulla senza di noi” espresso da centinaia e centinaia di pellegrini, un momento chiave in questo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza verso il Giubileo del 2014.

Per i prossimi 100 anni…

Mi ha impressionato molto il commento di una persona a Tuparendá”, ha detto P: Egon Zillikens, riferendosi alla notizia pubblicata la settimana scorsa si può leggere: “Uno degli uomini del gruppo di preparazione per il 18 ottobre ha detto una volta: “Il Santuario è per noi come una persona. Ha un valore enorme, è vivo. E noi non pianteremmo nemmeno un chiodo nelle sue pareti per appendere qualcosa….”- Lo ho condiviso nella riunione posteriore della Commissione e sono rimasto convinto e deciso”, commenta P. Egon Zi8llikens. “nelle pareti del Santuario Originale non si possono appendere altoparlanti o inchiodare candelabri. Cercheremo un altro luogo per accendere candele, o per qualsiasi altra cosa”.

Molti sono rimasti delusi perché sono arrivati tardi con la loro lettera per “impostarla nella buca delle lettere” della parete. Resta volando nell’aria un sogno…un desiderio… Chissà forse ci sarà un’altra possibilità di consegnare lettere, fotografie o medaglie per sempre nel Santuario Originale, così come è possibile, ad esempio, nel Santuario di Belmonte o in quello di Johannesburgo.

Sarà per più avanti. Per ora, l’amore e l’impegno di migliaia persone è seppellito nel Santuario Originale; il Santuario Originale che “sarà realmente nostro, mentre possiamo e vogliamo vivere così l’Alleanza che lo sostiene.. La generosità semplice e dedicazione efficiente per l’altro” (P, José Maria Garciía); il Santuario Originale, che ci ricorda che “ognuno è chiamato ad essere un Santuario aperto per incontrarci con il fratello” (Rito dell’apertura dell’Anno Giubilare in Argentina).

“Grazie per l’enorme regalo…”, scrive Pablo Ibarra, della Gioventù Maschile del Cile. “Sento, che il mio cuore più che mai appartiene e rimane nel Santuario Originale”.

FOTOGRAFIE

October 8, 2013

 

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Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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