ARGENTINA, Yvón e Luis Campodonico. Abbiamo suggellato la nostra Alleanza d’Amore 20 anni fa e il nostro gran desiderio è sempre stato conoscere “quella terra calda e familiare che l’Amore eterno si è preparato”…..e un giorno realmente la Mater ha permesso che sperimentassimo non solo le sue grazie nel Santuario, bensì l’esperienza vissuta di famiglia in quella “prateria assolata”.
Siamo già ritornati e abbiamo ripreso le nostre attività, ma sempre ricordando i preziosi giorni trascorsi. Il 18 giugno leggendo il racconto del 18 a Schoenstatt, abbiamo rivissuto le immagini del 18 maggio, il giorno del nostro primo arrivo allo Schoenstatt Originale…
Arrivare nel mese di Maria, in primavera, e un 18 è stato veramente provvidenziale. Il nostro cuore era molto predisposto, ma non conoscevamo la lingua. Con nostra gran sorpresa ovunque ci recassimo, incontravamo argentini o cileni che ci aiutavano. Vogliamo grati ricordare la paziente dedicazione di Suor Kornelia, che ci ha offerto il suo tempo… e ci parlava in “argentino”.
Il mercoledì 19 abbiamo visitato la tomba del Padre Fondatore. Come descrivere quel momento tanto profondo in quel luogo santo, dove si percepisce la sua presenza! Contemplare la sua lapide, quel DILEXIT ECLESIAM, che abbiamo letto nelle biografie, c’invitava a meditare, a ringraziare per il suo legato.
Una Messa nel Santuario Originale
Il giovedì 20 maggio, P. Vitor Espadilla, un sacerdote diocesano del Portogallo, ci ha invitati alla Messa che celebrava nel Santuario Originale, ed ha avuto il delicato gesto di pregarla in spagnolo, specialmente per noi e tutti i pellegrini di lingua spagnola, che avessero assistito. Padre Vitor Manoel Nunes Espadilha, di Aveiro, è stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1985, ed era a Schoenstatt in un ritiro per prepararsi alla celebrazione delle sue nozze d’argento sacerdotali.
Finalmente siamo partiti il sabato 22 maggio con il cuore colmo di tanti regali, e con una gran voglia di condividere con tutti i nostri fratelli in Alleanza quest’esperienza vissuta del TABOR, che non dimenticheremo mai.
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
