Postato su 2009-10-16 In Santuario Originale

La Madonna tra le rovine della vita

Mons. Franz Peter Tebartz van Eltz, Limburg mkf. Circa 1200 persone si sono date appuntamento la domenica dell’elezioni nazionali nel pellegrinaggio diocesano di Limburgo, partecipando alla Santa Messa dei pellegrini celebrata dal Vescovo Mons. Franz Peter Tebartz van Elst. Dopo la sua nomina, è la prima volta che il Vescovo di Limburgo visita Schoenstatt insieme con un pellegrinaggio diocesano, dove ha incoraggiato la gente a restare accanto a Maria specialmente nei momenti della vita in cui ci si sente in mezzo alle rovine.

 

Santo Kolumban en ColoniaA Santa Kolumba, una piccola chiesa a Colonia, che spesso passa inosservata ai passanti, ci si può arrivare sia da via Brücken, sia da via Herzog. Il pezzo importante di questa chiesa è una statua della Madonna, che si conosce con il nome della “Madonna tra le rovine”, per essere stata miracolosamente riscattata dopo vari bombardamenti, che il 2 marzo 1945 avevano distrutto Santa Kolumba durante la Seconda Guerra Mondiale. Si era salvata solo questa statua in stile gotico della Madonna, senza la corona e portando in braccio un Bambino Gesù con le braccia mutilate, rimasta in piedi dietro una colonna in mezzo alla distruzione, “la Madonna tra le rovine”.

La Madonna tra le rovine - Foto: WikimediaIl Vescovo Tebartz van Elst ha preso ques’immagine come esempio nella sua omelia durante la Messa dei pellegrini: “chi può immaginarsi la Madonna a Santa Kolumba dopo la guerra, emergendo da una colonna tra le rovine, è colui che in mezzo alle necessità della propria vita ricorrerà alla Madre di Dio per chiedere la sua intercessione. Chi voglia emergere in mezzo alle macerie dina relazione, deve solo raggiungere la mano stesa della Madonna.. Colui che si dedichi alla Madonna di Schoenstatt si sentirà accolto e protetto.

Tracce di conforto e di fiducia

Ha fatto notare l’importanza di quelle preghiere tanto semplici, che abbiamo imparato a memoria, quando eravamo bambini: “quelle preghiere che abbiamo imparato durante la nostra infanzia, che quasi abbiamo dimenticato e che spesso ritornano alla nostra mente attraverso altre preghiere, sono quelle che maggiormente ci offrono appoggio e conforto”. Il Vescovo ha dato ai pellegrini ricordando queste preghiere antiche, una guida per accrescere la loro fiducia nelle mani di Maria e ha dato loro il valore per appoggiarsi nelle preghiere di tanti altri pellegrini dei luoghi di pellegrinaggio mariano, come così anche qui a Schoenstatt:

Santa Messa - Foto: Sr. Anne-Meike Brück“Nessuna preghiera è invano. Quando visitia mo questi luoghi di pellegrinaggio, le pareti piene di placche con preghiere e ringraziamenti, le scale consumate, e le porte sempre aperte ci offrono fiducia e conforto. Non si sono, forse, attraverso gli anniconvertiti luoghi, vie e persone qui a Schoenstatt, in parte del ricordo e l’esperienza vissuta dell’aiuto di Dio e della Madonna?

“È incredibile quanta sofferenza sopportano gli uomini”: una frase detta da una delle testimonianze delle prime missioni in Germania. P. Juan Pablo Catoggio dopo la messa ha commentato: la predica del Vescovo è stata “un vero sermone di pellegrinaggio” per la gente che porta ai luoghi di pellegrinaggio le proprie sofferenze, le rovine delle loro relazioni, le rovine della malattia, delle catastrofi e delle guerre.

Santa MessaE loro cercano la “Madonna tra le rovine”, Colei che si fermi nelle tormente; come nell’antico inno di Schoenstatt “come ha detto Ferdi Güsewell: il “Notte di pace” degli schoenstattiani) loro cantano “I tuoi non si affonderanno!”

La Messa dei pellegrini è stata organizzata dal coro della Chiesa di San Giorgio della comunità di Breitnau e la celebrazione mariana il pomeriggio dall’orchestra degli strumenti a vento di Kadenbach.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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