Postato su 2012-02-28 In Colonna - P. José María García Sepúlveda

Per il Giubileo 2014, lavoriamo uniti in Alleanza solidale

org. Ci sono momenti di Tabor in Schoenstatt. Ci sono momenti, in cui Schoenstatt mostra il suo volto o la sua anima, più belli, momenti in cui s’intravede il meglio della profondità del suo carisma e della sua esperienza originale. Uno di quei momenti è stato indubbiamente la Conferenza 2014. Un altro il 20 febbraio di quest’anno e i giorni successivi, con una notizia, che realmente ha avuto la potenzialità di creare solamente dolore ed insicurezza. “Mi impressiona realmente tanto l’eco che ha tenuto l’annuncio della mia malattia e del conseguente allontanamento dalla mia attività direttiva del 2014”, ha detto Padre Josè Maria Garcia in una conversazione con schoenstatt.org. “Mi rendo conto “adesso” della gran potenzialità di vita “rinnovatrice”, che c’è nella nostra Famiglia Internazionale, quando si tratta di offrire e di dedicare solidariamente i sacrifici, sia per temi di salute o situazioni di limitazione e contingenza….”. Da questo sta nascendo un’iniziativa tanto semplice quanto geniale, tanto motivata dallo spirito del tempo di fondazione, quanto del 2014: un’Alleanza solidale, un’offerta in alleanza, un’alleanza tra gli incaricati dell’attività di preparazione al Giubileo e gli incaricati dell’offerta di appoggio, tanto concreta e tanto personale, quanto lo è l’Alleanza stessa. L’Alleanza, in questo caso, è fraterna e al servizio della missione e dei progetti, in cui la missione si trasforma in concreta.

Org: La sua lettera alla Famiglia ha risvegliato un fiume di preghiere e di propositi – per Lei e per la missione del 2014, che Lei rappresenta ed incarna. Tanti schoenstattiani si sono riferiti a questa frase: “Ella confida in noi, indipendentemente dalle nostre debolezze, o giustamente, perché come Lei, ci sperimentiamo piccoli nei confronti della missione. È il timbro delle opere che vengono da Dio. Perché sperimentiamo e sappiamo, che mai abbiamo vissuto, né potremo vivere all’altezza della missione affidataci, è che l’assumiamo ogni giorno di nuovo, consacrandole quanto abbiamo, quello che possiamo, che facciamo e che rimane da fare. Ella è Colei che opera grandi cose nei e per i suoi alleati. Non vuole…” . Vi hanno scoperto una chiamata e uno sguardo nuovo alle limitazioni e debolezze proprie. Una delle prime risposte è arrivata dal Cile: Mi unisco al mio gruppo e mi propongo portare il Capitale di Grazie al 2014, affinché lo stesso Padre José Maria, già guarito, lo metta come regalo sulla Tomba del Padre fondatore…Senza dubbio “respiriamo” cultura d’Alleanza! La mia mamma (91) mi annota diecine di rosari per Padre José Maria…Ora anch’io collaboro con il tuo 2014, mi dice…”

Padre José María García: M’impressiona molto, e penso che avendo aperto la Madre questa porta con la mia situazione, potremmo andare avanti ed aprire un buono spazio in schoenstatt.org e in schoenstatt2014.org nella linea dell”‘appoggio solidale” spirituale e nel Capitale di Grazie, nel dolore o nella malattia offerta, per coloro che hanno “scarsezza di mezzi e di audacia” nel loro lavoro per il 2014. È la forma più profonda e radicale, cioè, dalle radici, di costruire la cultura d’Alleanza, e che io mi consideri membro di questa commissione di offerta in alleanza…Ad ogni limitazione in mezzi – umani, materiali, di atteggiamenti, di risposta agli sforzi, di tempo, di forza – abbiamo gente che si “responsabilizza” con le sue offerte in Alleanza…

Org. Il circolo dei collaboratori più impegnati di schoenstatt.org ci siamo convertiti all’istante in membri di questa commissione di offerta – e con un entusiasmo incredibile; al contempo abbiamo duplicato gli sforzi nel lavoro. È puro Schoenstatt la loro idea e qualcosa che già è un tema che varie volte è sorto – ad esempio con i terremoti in Haiti o in Cile.

Padre José María García: È qualcosa molto semplice e che evita il pericolo di un concetto puramente ideologico o intellettuale dell’Alleanza, ma è nella linea di nostro Padre Kentenich, dell’offerta mutua, della solidarietà di destini, qualcosa tanto reale per lui a quel tempo in Dachau e al suo ritorno da Milwaukee. Credo che ci sia un vero desiderio di apportare al Capitale di Grazie, di approfittare di questa possibilità per dare un significato trascendente e apostolico, missionario a tutto, e per potere mobilitare qualcosa dalla propria situazione di infermo, di dolore, di limitazione. Ed anche la coscienza di non essere impotente davanti alle necessità di qualcuno che mi interessa, la possibilità di potere fare qualcosa, dove umanamente non si può arrivare.

Org. È molto semplice e perciò geniale la proposta, Padre José Maria. È qualcosa di veramente fondamentale, che afferma P. Kentenich su questo incontro nel “Verso il cielo”: “Su di loro ripercuotono il tuo essere e la tua vita…” Riconoscere che su un’altra persona ripercuote il mio essere e la mia vita, mi porta a crescere di più per quella persona. Sembra quasi che l’autore dell’idea “dell’offerta in alleanza” in verità non sia Lei, Padre, bensì lo stesso Padre Kentenich. C’è già qualcosa nella rivista MTA. Il Padre aveva stimolato le Alleanze personali tra gli alunni giovani in Schoenstatt (che si lamentavano di non potere già andare al fronte per aiutare gli adulti nel loro apostolato) e i soldati nella guerra. Gli alunni avevano offerto il loro compito nel collegio per i soldati. ….C’è una lettera dove un soldato scrive che la dedicazione del suo alleato a studiare, (che tanto gli costa!!), lo obbliga a sforzarsi di più nel suo apostolato in trincea, “per non sprecare un tale apporto”. Credo che con questa commissione di “offerta in Alleanza” ci troviamo al centro dello spirito originale di Schoenstatt…

Padre José Maria: Abbiamo fatto qualcosa di simile durante la Conferenza 2014, quando abbiamo diviso i giorni della Conferenza tra i gruppi della Famiglia. Un giorno difficile qualcuno del nostro Team si è collegato con la pagina della Gioventù Maschile del Brasile, che aveva assunto quel giorno, e ha visto come avevano lasciato le loro offerte sul muro della loro pagina. Ha loro scritto, perciò, subito, che in quel momento realmente mancavano le loro preghiere, e la risposta è stata incredibile ed efficiente. Il che li ha convertiti realmente in protagonisti della Conferenza. Così come in quell’episodio in molti lavori, progetti e nell’attività della Famiglia, in maniera discreta ma effettiva, si fa questo tipo di “alleanza solidale”.

Org. A me tocca ora andare in pellegrinaggio in un’altra forma ma con lo stesso atteggiamento e meta. Questa frase della sua lettera appunta a qualcosa che è parte essenziale di quest’Alleanza che Lei propone. Potrebbe, come ora accade a Lei, toccare a qualcuno di noi stare da quel lato di questa Alleanza, e gli altri, “in alleanza”, continuerebbero andando in pellegrinaggio e apportando con la stessa missione, atteggiamento e meta. Al contempo si può anche appartenere ai due “lati“. Offrendo tutto per qualcuno e la sua missione, e allo stesso tempo portando avanti un’attività e sperando che altri lo aiutino in questa attività con il loro appoggio. Siamo tutti alleati. Questi giorni nelle preghiere e petizioni ricevute per la Messa del sabato nel Santuario Originale, si è trovato questo messaggio da parte di una missionaria della Campagna: Mater, ti offro le mie virtù e i miei difetti, per il pellegrinaggio “in cammino al 2014”…

Padre José Maria. In questo senso come Famiglia alleata, siamo in cammino al 2014, dando testimonianza d’Alleanza solidale. Tutti siamo, tutti organizziamo, tutti andiamo in pellegrinaggio – con gli apporti che ci toccano offrire. Penso che avendo aperto questa porta la Mater con la mia situazione, possiamo ampliarla a tutti coloro che stanno lavorando ed offrendo il proprio sforzo nelle differenti equipe…. Costruiremo la linea “offerta” in Alleanza per le persone, che si stanno dedicando direttamente per il 2014…tanto a Schoenstatt, quanto nei diversi paesi…

Oltre a vivere in Alleanza con Maria nei nostri Santuari, in Alleanza tra noi, come il nostro Fondatore sognava della sua Famiglia, lavoriamo per la nuova Evangelizzazione, ed inoltre generiamo, diamo testimonianza di cultura d’Alleanza nella Chiesa e nel mondo, in forma semplice e molto concreta, costruiamo dal più personale, dai vincoli solidali, un nuovo ordine sociale ed una maniera di essere Chiesa…

Abbiamo bisogno di cultura d’Alleanza nello spirito della Conferenza 2014 per il Giubileo della Famiglia di Schoenstatt.


Schoenstatt.org si apre alla nostra iniziativa e – ha cominciato già, affinché possiate annotarv i via commentari…Presto ci sarà uno spazio nella pagina per lo sviluppo dell’Alleanza solidale.

“Proseguiamo il nostro pellegrinaggio…”

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina


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