Postato su 2012-02-27 In Riflessioni e opinioni

Si tratta della nostra Alleanza vissuta in fedeltà e creativamente, che maturi e dia frutti nella vite…

P. Javier Arteaga. Molti pellegrini, quando arrivano al Santuario di Schoenstatt, domandano se la Madonna è apparsa qualche volta com’è successo in altri luoghi santi, ad esempio a Lourdes o Fatima. No, a Schoenstatt non c’é stata nessuna apparizione della Madre di Dio. Ma certamente Ella si è manifestata e si manifesta chiaramente in quel piccolo Santuario regalando a tutti i pellegrini abbondanti grazie di Dio. Si compie così, quello che ha detto Padre Kentenich il 18 ottobre 1914: “Tutti coloro che vengono qui a pregare, devono sperimentare la gloria di Maria”. Là dove c’e la Beata Vergine Maria sorge la vita, brilla la speranza e la pace. E come qualsiasi buona madre lo fa sempre in favore di tutti i suoi figli, preoccupandosi particolarmente di coloro che più soffrono, dei più bisognosi, dei più deboli.

Una testimonianza di fede viva nell’azione di Maria nel Santuario

Una donna mi ha raccontato alcuni anni fa che, afflitta da un gran problema familiare si era avvicinata a Nostra Signora di Schoenstatt. Nella sua disperazione lei trovava un po’ di tranquillità solamente recandosi al Santuario, restando accanto alla sua “Mammina”. Lentamente il suo grande sconforto diminuiva, era riuscita a trovare nuove prospettive alla sua situazione e così aveva potuto affrontare nuove decisioni. Il problema non era cambiato, ma lei sì, e aveva acquistato forza per vivere. Il suo racconto era più di qualsiasi semplice parola, era una testimonianza di fede viva nell’azione di Maria nel Santuario.

Ci sono molti e diversi Santuari Mariani nel mondo e molteplici sono le grazie che Maria concede. Padre Kentenich diceva che: “Maria vuole offrirci qui (nel Santuario) un “focolare” spirituale, una nostra terra, una patria. (Stoccarda 1940)

Padre Kentenich, con una profetica percezione dei problemi dell’epoca, aveva percepito che ci trovavamo davanti ad un cambiamento radicale del mondo e nel centro della problematica c’era l’uomo. Aveva percepito l’enorme sradicamento e abbandono esistenziale così come un crescente processo di massificazione e “cosificazione” dell’uomo. Vedeva il pericoloso soppiantamento dei valori culturali e religiosi mediante un ateismo pratico. Padre Kentenich diceva che questi nuovi tempi richiedevano un nuovo tipo di personalità, che desse risposte nuove a questi problemi ed affermava, che questo rinnovamento dall’anima dell’uomo solamente la Madonna lo poteva realizzare, la Madre e Educatrice dell’uomo nuovo in Cristo.

L’Alleanza d’Amore
Questa è stata l’esperienza personale di P. Kentenich il 18 ottobre 1914. Quel giorno, nell’antica cappella, lui e un gruppo di giovani hanno suggellato un’Alleanza d’Amore con la Madonna, e lui ha detto loro: “Non sarebbe, forse possibile che la piccola cappella della nostra Congregazione diventi allo stesso tempo il nostro Tabor, dove si manifesti la gloria di Maria? Senza dubbio non potremmo realizzare un’azione apostolica più grande, né lasciare ai nostri successori un’eredità più preziosa, che indurre Nostra Signora e Sovrana ad erigere qui, in maniera speciale, il suo trono, ad elargire i suoi tesori e ad operare miracoli di grazie”.

Pochi mesi prima era scoppiata la prima Guerra Mondiale in Europa e sebbene la propaganda fomentasse l’euforia bellica, nel cuore di quei giovani, le loro famiglie e nella maggioranza del popolo regnava l’insicurezza e lo sconforto. Che cosa fare per quei giovani, che presto sarebbero stati chiamati al fronte? Come aiutarli a conservarsi forti nella fede e negli ideali di santità sul campo di battaglia?

Per l’Alleanza d’Amore che i giovani avevano suggellato con la Beata Vergine, per quella dedicazione di amore filiale, fiducioso ed eroico, Maria prendeva possesso della piccola Cappella che si era convertita nel suo Santuario. Il Santuario era diventato per i giovani un “focolare”, una scuola di rinnovamento e di santità. Padre Kentenich diceva: “Non si tratta di un luogo di grazie nel senso comune della parola, bensì che fin dal principio si è trattato per così dire di un luogo di grazie per le anime; non principalmente di guarigione delle malattie, né qualcosa di simile, bensì di grazie speciali per rinnovare le anime e per rinnovare il mondo. In riassunto: nostra Madre del cielo ha scelto la piccola Cappella come lo speciale luogo di grazie, per intraprendere o realizzare da qui una parte del rinnovamento del mondo, e fare di noi i suoi strumenti in questa impresa”.

Frutti di santità e di rinnovamento sociale in Cristo

Cari fratelli, grazie a Dio la nostra realtà non è la guerra, ma l’Argentina ha grandi problemi che sono oggi la nostra sfida.: il rispetto alla vita umana, la pace sociale, lo sviluppo equitativo, il pane ed il lavoro in ogni casa, l’educazione, la salute…..Oggi anche Maria ci chiede di dare frutti di santità personale e di rinnovamento sociale in Cristo. Si tratta della nostra Alleanza vissuta in fedeltà e creativamente, che maturi e dia frutti nella vita quotidiana, che si trasformi in gesti, parole ed atteggiamenti come il dialogo, l’incontro, la cordialità, il rispetto, il perdono e la riconciliazione, la forza per crescere ed amare. Per un cambiamento tanto profondo il Santuario continua essendo, oggi come ieri, il luogo privilegiato dove Maria educa e sviluppa questa nuova cultura, la cultura d’Alleanza.

(Lettera d’Alleanza febbraio 2012)

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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