Postato su 2012-02-18 In Colonna - P. José María García Sepúlveda

Con ogni passo del nostro pellegrinaggio

P. José María García – Bollettino ufficiale 2014/3. Riceviamo il terzo bollettino informativo e che motiva il nostro”pellegrinaggio aperto al Santuario Originale il 18 ottobre 2014”, come dice il Messaggio 2014, coscienti che “il luogo e il tempo hanno per noi carattere di sacramentali”. Nel frattempo i cardinali della nostra Chiesa oggi, 17 febbraio, sono riuniti nell’Aula nuova del Sinodo in Vaticano per una giornata di riflessione e preghiera sul tema L’annuncio del Vangelo oggi, tra Missio ad gentes (invio apostolico) e Nuova Evangelizzazione.


È un pellegrinaggio aperto, di tutti, che ci porterà a Roma, “al cuore della Chiesa, per rinnovare il nostro impegno con essa ed accentuare il nostro carattere missionario”. Come Famiglia missionaria andiamo in pellegrinaggio al Santuario Originale e a Roma per portare la nostra Alleanza d’Amore al mondo del lavoro, della politica, della famiglia, della gioventù, della Chiesa, della pedagogia, creando una cultura d’Alleanza, apporto concreto alla nuova Evangelizzazione del mondo reale.

“La missione, effettivamente, rinnova la Chiesa, rinforza la fede e l’identità cristiana, dà un nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza dandola! La nuova evangelizzazione dei popoli cristiani troverà l’ispirazione ed appoggio nell’impegno per la missione universale”. Questa citazione dell’Enciclica Redemptoris missio di Giovanni Paolo II – documento comprovato e magistrale per la “Nuova Evangelizzazione” – definisce molto bene il significato del nostro pellegrinaggio 2014

L’Alleanza d’Amore, il frutto della nostra fede battesimale, si rinforza, si rinnova…quando si dedica! In questo senso il nostro pellegrinaggio è in piena marcia, con il desiderio d’incontrarci nel Giubileo.: “Nella mia famiglia siamo 4, le mie 2 bambine DANNA e ARIANE, mio marito RODRIGO ed io”, scrive Yeni S., una giovane madre argentina di Comodoro Rivadavia, Argentina. “Da quando conosciamo il Movimento ed abbiamo avuto l’occasione di visitare il Santuario Santa Maria, nel 2010, quando la mia bambina più piccola aveva solo 23 giorni e l’abbiamo consacrata alla Madonna, è sorto in noi un forte desiderio di partecipare alle celebrazioni del 2014 a Schoenstatt. Questa è l’intenzione che desideriamo: unirci alle migliaia di preghiere che giungono dai Santuari. Che c’incontriamo tutti nel Giubileo…

Sì, il nostro pellegrinaggio al 2014 già è in marcia, conquista più forza “con ogni passo del nostro pellegrinaggio”: con ciascuno, che si aggrega come pellegrino, con ogni passo di un pellegrino, di una comunità, di un paese “in cammino al 2014”; conquista la forza con ogni progetto che sorge o continua – come quello della Missione Nigeria degli universitari del Cile -, con ogni preghiera di pellegrinaggio recitata in un Santuario o nella più umile Edicola, con ogni Messa in Alleanza con un paese, con ogni Madonna Pellegrina portata a nuovi “focolari”; con ogni traduzione, “con la quale conquisto i miei chilometri verso il Santuario”, come ha detto una collaboratrice cilena in questi giorni. Acquista forza con ogni iniziativa originale, come quella dei ciclisti portoghesi, che conquistano i chilometri che li separano dal Santuario Originale, organizzando pellegrinaggi in bicicletta a luoghi sacri mariani del loro paese.

Conquista forza per tutti nella forza plasmatrice dell’Alleanza d’Amore concretizzata in una persona, in un’iniziativa, in una comunità – e conquista forza per ciascuno, che deve affrontare un passo specialmente difficile, nella forza dei passi degli altri – così come lo enfatizza il Santo Padre nel suo messaggio per la Quaresima: “I discepoli del Signore, uniti a Cristo mediante l’Eucaristia, vivono in una comunione, che li unisce gli uni agli altri come membri di un solo corpo. Questo significa che l’altro mi appartiene, la sua vita la sua salvezza, hanno a che vedere con la mia vita, la mia salvezza. Qui tocchiamo un elemento molto profondo della comunione: la nostra esistenza è in relazione con quella degli altri, tanto nel bene quanto nel male; tanto il peccato quanto le opere di carità hanno una dimensione sociale (…) Ciascun cristiano può esprimere nella sua preoccupazione concreta per i più poveri, la sua partecipazione all’unico corpo che è la Chiesa. L’attenzione agli altri nella reciprocità è anche riconoscere e ringraziare il bene che il Signore realizza in loro “

Dice il commento di una giovane tedesca che mi è arrivato in questi giorni: “Ogni volta sempre di più mi rendo conto che il 2014 prende forma ed è realmente nel luogo dove sono io, altrimenti non è, né sarà. Il 2014 vive in me e vive attraverso me! Tanto di sfida, quanto affascinante!”

Il pellegrinaggio al Giubileo conquista forza per ciascuno di noi e per la Famiglia intera con ogni apporto, che riempie “le giare del Santuario con il ringraziamento e la dedicazione, con il pentimento e il desiderio”. Mi rallegro con una testimonianza semplice e sincera che abbiamo trovato tra gli apporti mandati virtualmente alla giara del Santuario Originale: “Mater, l’emozione di mandarti questa piccola petizione mi ha trasportato al tuo Santuario, dove sono stato in due occasioni. GRAZIE !!”

Le tre domande, che fanno parte costitutiva della nostra preghiera del pellegrinaggio hanno il significato di atterrare e personalizzare le grandi idee e visioni che ci motivano nel nostro cammino al 2014.

  • Perché oggi voglio ringraziare?
  • Che cosa deposito oggi nella giara?
  • Quale gesto missionario ho avuto oggi?

 

Si rispondono dalla vita di Alleanza dei pellegrini, siano persone o comunità. Le risposte – concrete, attuali e reali, significano i contenuti e decidono la forza che mettiamo in “ogni passo reale” che diamo per arrivare al Santuario, e all’incontro con la Chiesa Universale e missionaria.

I passi del nostro gran pellegrinaggio giubilare possono a volte essere passi nell’oscurità, nel dolore e nell’impotenza umana – sia in ciò che è personale, sia in ciò che è comunitario -, ma nella forza dell’Alleanza d’Amore e della grazia 2014 sono passi da seguire in pellegrinaggio insieme, e sono – questo è quanto illumina la luce pasquale  qualsiasi oscurità del cammino – passi con Gesù nell’ambiente serio e pieno di speranza del pellegrinaggio, che lo trasforma in testimonianza in ogni situazione. Il pellegrino che va al Santuario è in comunione di fede e di carità, non solo con i compagni coi quali realizza il “santo viaggio” (cfr. Salmo 84,6), bensì con lo stesso Signore, che cammina con lui come ha camminato al fianco dei discepoli di Emaús (cfr. Lc 24, 13-35)

Vi saluto e benedico dal Santuario.

P. José María García

Bollettino  ufficiale N° 3

Iscrizione

www.schoenstatt2014.org


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