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Postato su 2023-09-14 In GMG Lisbona 2023

“Dillo all’università, raccontalo a scuola, raccontalo al lavoro” e in schoenstatt.org

GMG LISBOA23, RACCONTATI COSA HAI VISSUTO •

A poco meno di un mese dalla Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco in un messaggio ai partecipanti della stessa, chiede loro di mantenere vivo ciò che hanno vissuto a Lisbona raccontando agli altri… all’università, a scuola, al lavoro. Raccontare (cioè verbalizzare in un dialogo) un’esperienza significa comprenderla meglio, mantenerla viva, renderla qualcosa di personale, qualcosa di indimenticabile, incarnarla. Quindi può dare i suoi frutti. Dalla redazione di schoenstatt.org facciamo nostra questa richiesta del Papa, a partire da Anna Minici, romana, che racconta la sua esperienza della GMG. —

Bene, hai ancora il ricordo della Giornata, o no?

Beh, tutti dicono di sì. Sono contento per questo. È un ricordo che non deve essere confezionato, o in un album fotografico, è un ricordo vivente che devi tenerlo vivo.

E come si fa a mantenere in vita una cosa? Trasmetterlo, donarlo agli altri. Una famiglia è mantenuta in vita attraverso i bambini che stanno portando avanti la famiglia e i genitori sono poi nonni, ma sempre vivi.

E voi, questo ricordo che avete vissuto nel Giorno, mantenetetelo vivo, non anestetizzatelo, non mettetelo nell’album della memoria passata. Vivo.

Raccontatelo all’università, raccontatelo a scuola, raccontatelo al lavoro. Racconta cosa hai vissuto, quella massa di oltre un milione e mezzo che era lì.

E soprattutto quello che sentivano.

E questo è ciò che vi chiedo ora: siate missionari, siate propagatori, siate testimoni di ciò che avete vissuto.

E grazie, grazie per la testimonianza che avete dato. E ora tocca a voi essere testimoni.

Dio vi benedica, che la Madonna si prenda cura di voi. E non dimenticatevi di pregare per me. Grazie.

Il privilegio di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù

GMGMi chiamo Anna, ho 23 anni e vivo a Roma. Quest’agosto ho avuto il privilegio di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) a Lisbona, un evento straordinario che ha segnato un capitolo significativo nella mia vita. Mi ha offerto l’opportunità di crescere personalmente e di connettermi a livello globale.

L’Incontro Mondiale della Comunità di Schoenstatt

Quattro giorni prima dell’inizio della GMG, ho avuto l’occasione di partecipare all’Incontro Mondiale della Comunità di Schoenstatt insieme a un gruppo di giovani adolescenti. Li ho accompagnati insieme a Padre Facundo Bernabei e Suor M. Giulia. Questa esperienza è stata molto più di una semplice preparazione spirituale; è stato un momento unico per confrontarmi con giovani provenienti da tutto il mondo, ognuno portando con sé la propria cultura, lingua e tradizioni. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza veramente speciale è stato scoprire che, nonostante le differenze, eravamo accomunati dalla stessa fede e dallo spirito schoenstattiano che ha creato un legame profondo tra di noi.

Durante questi giorni, abbiamo festeggiato insieme, mettendoci alla prova nel parlare lingue diverse e cercando di rappresentare al meglio i nostri rispettivi paesi. Questo scambio culturale ci ha arricchito e ha reso ogni momento un’opportunità di apprendimento e di crescita personale. Ho fatto tantissime nuove amicizie, alcune delle quali spero saranno legami duraturi che continueranno a crescere nel tempo.

I primi due giorni, il 28 e il 29 luglio, sono stati dedicati agli incontri della Gioventù Maschile (GM) e della Gioventù Femminile (GF). Io ho avuto il piacere di partecipare all’incontro della Gioventù Femminile, svoltosi al santuario di Schoenstatt di Lisbona, mentre i ragazzi sono stati ad Aveiro. Le varie attività si sono concentrate sulla figura della Mater e della donna nella società contemporanea. Il motto di quei giorni era “Vaz me ver, clarifica te!”, che significa “Vienimi a vedere, chiarisciti!”. Tra momenti di divertimento e socialità, abbiamo anche dedicato del tempo alla riflessione, suddividendoci in gruppi con persone provenienti da diverse parti del mondo. In questo contesto, abbiamo condiviso i nostri pensieri su un brano del fondatore, padre Kentenich.

Fatima

GMGIl 30 agosto, ci siamo diretti al Santuario di Fatima dove ci siamo riuniti alla Gioventù Maschile, che aveva compiuto un pellegrinaggio da Aveiro per raggiungere il santuario. Insieme abbiamo condiviso una messa e il rosario serale. È stato straordinario vedere tanti giovani entusiasti, radianti di energia e felicità. Dopo la messa, abbiamo cantato numerosi canti e inni di Schoenstatt, ci siamo conosciuti e ho anche rincontrato qualche sacerdote e amici conosciuti a Roma. Era una grande festa! L’energia era unica e c’era un senso di unità e connessione tra tutti noi.

L’ultimo giorno dell’incontro di Schoenstatt, lo abbiamo trascorso al Santuario, celebrando una messa ancora più intensa. In quell’occasione ho avuto l’opportunità di rappresentare il mio paese, portando la bandiera dell’Italia nel corteo generale che ha accompagnato la messa. Abbiamo concluso con un festival indimenticabile reso ancora più speciale da spettacolari fuochi d’artificio.

GMG: un’esperienza che ha lasciato un’impronta indelebile nella mia vita

Successivamente, l’esperienza a Lisbona durante la GMG è stata il culmine di questo straordinario viaggio. Lisbona, con la sua bellezza e ricchezza culturale, ha fornito lo sfondo perfetto per l’incontro globale di giovani provenienti da ogni angolo del mondo.

Il punto culminante dell’esperienza è stato l’incontro con Papa Francesco alla veglia finale, dove sono state condivise parole di saggezza e speranza che sicuramente continueranno a guidare il percorso di vita di tutti i giovani presenti.

In sintesi, la partecipazione alla GMG di Lisbona, preceduta dall’Incontro Mondiale della Comunità di Schoenstatt, è stata un’esperienza che ha lasciato un’impronta indelebile nella mia vita. Mi ha insegnato il valore della condivisione, dell’unità e della diversità, e mi ha ispirato a contribuire positivamente nel contesto i cui vivo. Mentre esploravo la città e sperimentavo nuove esperienze, ho sentito una profonda connessione che ha superato barriere linguistiche e culturali il che è dimostrazione viva della profonda alleanza che ci lega a Maria… “nulla senza te, nulla senza di noi”. Auguro a tutti di avere l’opportunità di vivere un’esperienza simile che possa arricchire le loro vite e che sia uno slancio ad essere vivi nella fede e attivi nella vita quotidiana, perché per me la GMG non è un punto d’arrivo ma piuttosto un punto di partenza da cui trarre uno slancio maggiore.

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1 Responses

  1. Scoglio Guglielmo ha detto:

    Mi ha fatto molto piacere leggere il resoconto dell’esperienza di Anna che le ha “offerto l’opportunità di crescere personalmente e di connettermi a livello globale”. Faccio i miei più vivi complimenti a lei agli organizzatori e agli accompagnatori

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