PARAGUAY, di Pedro Kriskovich/Aleteia.org •
Uno degli aspetti più affascinanti dell’Altare di Granturco – preparato per la Messa di domenica di Papa Francesco in Paraguay – è il fatto che la maggior parte delle intenzioni di preghiere sono state inviate per face book, soprattutto da giovani, affinché i bambini della comunità parrocchiale di San Ignazio, Misiones – dove l’altare è stato “confezionato” – potessero scriverle sulle migliaia di noci di cocco che oggi formano la bellezza dell’Altare, creato dall’artista paraguayano Koki Ruiz.
Ai primi di luglio, l’altare era stato trasportato con tutti gli onori militari per un tragitto di più di 200 km, dalla città di San Ignazio, che è la culla della Missione dei Gesuiti in Paraguay, fino alla città di Luque presso Asuncion, dove il Santo Padre domenica 12 luglio celebra la Messa domenicale e recita l’Angelus, uno dei momenti culminanti della sua visita di tre giorni in Paraguay.
Ecco le intenzioni scritte sulle noci di cocco: “per la mia famiglia”, “per i miei bambini”, “per i malati” o semplicemente i propri nomi. Sono decine di migliaia, le intenzioni inviate per l’Altare di Granturco attraverso Facebook.
Ma in quest’era digitale, i protagonisti principali sono stati i bambini del luogo, che sulle noci di cocco hanno scritto di proprio pugno e con marcatori neri le intenzioni.
Ad Asuncion, la gente aveva ancora personalmente la possibilità di scrivere intenzioni sulle migliaia di noci di cocco. Tra queste campeggiavano “i bambini di Dequení” e su un’altra noce di cocco “schoenstatt.org”. Le idee da sole non bastano. Qui c’è una fede che si può toccare con mano.
Prime fotografie della visita di Papa Francesco, inviate da Schoenstattiani del Paraguay
11 de julio de 2015 Papa Francisco en Paraguay |