Postato su 2013-02-21 In Alleanza solidale

Il Santuario Originale come uno spazio reale nel nostro cuore

AFICA DEL SUD, Sarah-Leah Pimentel. Le notizie recenti intorno alle trattative per il Santuario Originale, mi hanno fatto pensare a ciò per il quale lottiamo. Ma anche mi ha portato a riflettere sulla mia storia personale e il mio attaccamento al Santuario Originale. La prima volta che sono arrivata a Schoenstatt ho imparato tanto del Santuario Originale, e nonostante la mia conoscenza della vita del Movimento allora limitata, mi è parso qualcosa di più che un luogo storico. Ho conosciuto il Santuario Originale nel 2000, ma io non ero sufficientemente formata per rendermi conto del suo vero significato. Il mio attaccamento reale e profondo è nato solamente, quando ho vissuto nove mesi in quel luogo di grazie. È stato attraverso le grazie presenti nel nostro luogo d’origine, che la mia visione si è trasformata. Per me ora il Santuario Originale già non è un luogo limitato dal tempo e dalla distanza. Oggi il Santuario Originale vive dentro di me.

È il Santuario Originale presente nei nostri cuori?

Y perché racconto questa storia? Perché ho cominciato a pensare a molti membri della nostra Famiglia di Schoenstatt in tutto il mondo. Ho avuto la fortuna di potere visitare quelle persone in alcuni luoghi e sempre mi ispira il loro amore profondo per la Madonna, per il loro impegno profondo con Schoenstatt. E il più importante la convinzione con cui vivono la loro Alleanza d’Amore. Ho visto quanto il Santuario di Schoenstatt sia nelle loro città l’anima della Famiglia e come loro offrono apporti al Capitale di Grazie nei loro Santuari Domestici ogni giorno. Tanti di loro e direi quasi la maggioranza non hanno mai visitato il Santuario Originale. Sarebbe un gran desiderio dei loro cuori trovarsi un giorno nel luogo, dove è nato Schoenstatt, seguire i passi del Padre Kentenich e rinnovare l’Alleanza d’Amore per i prossimi 100 anni.

Ma quanto REALE È IL SANTUARIO ORIGINALE per le migliaia di membri della nostra Famiglia che non hanno avuto ancora l’occasione di visitarlo? È un luogo che abita i nostri sogni e per il quale lottiamo o è un luogo che GIÀ È nel nostro cuore? E mi riferisco di più al nostro Santuario del Cuore.

Alla conquista del nostro “focolare”

Mi faccio la domanda alla luce del Giubileo 2014, ma anche alla luce degli ultimi avvenimenti alla conquista del Santuario Originale. Se il Santuario Originale vive ed è REALE nel nostro cuore, sappiamo perché lottiamo. Dimostreremo con un’analogia: l’analogia della guerra, molte guerre sono state vinte dagli eserciti più deboli, semplicemente perché lottavano per riconquistare la propria terra. Anche noi, forse, non siamo i più forti, perché il nostro amore non è ancora completo. Ma se abbiamo il cuore ben posto nel cuore di nostra Madre, nel nostro Santuario Originale, vinceremo la battaglia, perché lottiamo per il nostro “focolare”…..

Forse abbiamo bisogno di più soldati. Molti di loro verranno al loro luogo di nascita, al loro “focolare” per la prima volta il 18 ottobre 2014, e come me saranno trasformati, e il Santuario Originale non sarà per molto tempo un luogo nei loro sogni, bensì si convertirà in un luogo tangibile e REALE, che vive in loro per sempre. Migliaia di schoenstattiani vorranno realmente attraverso questo atto di trasformazione dedicarsi alla conquista del nostro luogo di origine.

Il Giubileo 2014 come un inizio, non un finale.

Può essere che in parte della preparazione al Giubileo 2014, consideriamo il nostro pellegrinaggio al Santuario Originale e le celebrazioni del Giubileo 2014 come la conclusione della nostra preparazione, poi ritorneremo a casa e tutto ritornerà alla normalità. Parliamo di rinnovare l’Alleanza per altri 100 anni, ma se non abbiamo mete tangibili per  realizzarlo, corriamo il rischio di cadere di nuovo in un amore tiepido

Ma se consideriamo il Giubileo 2014 come il punto di partenza di un viaggio, che continua nell’Alleanza, abbiamo una meta per la quale lottare: la conquista del Santuario Originale. Così saremo più disposti a seguire lottando come l’abbiamo fatto in questi ultimi tre anni di preparazione per il 2014.

Forse la Madonna ci nasconde intenzionalmente ciò che ci permette che il Santuario Originale ci appartenga. Chissà forse Ella vuole che andiamo a visitarla nella nostra “città natale”. E quando ritorneremo ai nostri paesi, il sentirci in un certo modo in esilio, ci spingerà a moltiplicare gli sforzi per ricuperare il “focolare” che vive dentro i nostri cuori.

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