Postato su 2014-09-24 In Schoenstatt in uscita

Massivo pellegrinaggio della Gioventù

ARGENTINA, Mariela Reche. La domenica 14 settembre, più di 4000 giovani di diverse parrocchie e movimenti della provincia di Tucumán, Argentina, hanno steso un ponte d’amore e fede con la Basilica della Merced, patrona di Tucumán.

I 19 chilometri camminati indicavano nella storia di Tucumán i 40 anni dal primo pellegrinaggio della gioventù realizzato nella Provincia. La Chiesa di Tucumán, con le orecchie bene aperte ai suggerimenti di Papa Francesco, che ha concesso indulgenze per coloro che visitano i Santuari di Schoenstatt durante i festeggiamenti dei 100 anni dalla prima Alleanza d’Amore, ha proposto che il destino finale della camminata fosse il Santuario di Schoenstatt.

“Con Maria, Viandanti della Fede”

La camminata è stata ispirata dal motto: ”Con Maria, Viandanti della fede” , Padre Martin Aversano, sacerdote schoenstattiano e organizzatore dell’incontro, ha spiegato che il motto si è ispirato a Papa Francesco, che ci chiede una Chiesa che non si chiuda e che non si riferisca a sé stessa, bensì che compia la missione di portare il messaggio di Gesù fino alla fine del mondo.

Gli adolescenti hanno dimostrato di essere Viandanti della Fede arrivando presto il mattino con i loro autobus che erano adornati di palloni e cartelli accompagnati dalla musica, che stimolava all’incontro, dal pregare dei servitori, affinché Maria della Mercè li proteggesse nel cammino, dalla motivazione e benedizione dei sacerdoti per ottenere un benedetto giorno. Tutti inginocchiati nel Santuario con gli occhi guardando Maria, hanno cantato e inneggiato a Maria.

Maia, la prima viandante della Fede

L’immagine della Madonna è stata quella che ha presieduto il pellegrinaggio, aprendo il cammino e i cuori di coloro che la seguivano e dei vicini che contemplavano la magnitudine del passo lento ed entusiasta dei giovani di Tucumán

La prima fermata è stata nel seminario Maggiore, dove la riflessione fatta spiegava l’importanza del servizio e di essere portatori di Dio. Si è dato un abbraccio simbolico al Seminario chiedendo per le vocazioni sacerdotali, “affinché sostengano coloro che hanno sostato per questo cammino e susciti molti cuori coraggiosi, che vogliono consegnare la loro vita per il regno di Cristo”, si diceva dagli altoparlanti.

Poi, un po’ stanchi, ma alimentati dalla forza propria della gioventù e dell’amore per Maria, hanno continuato verso la città di Tafí Vecchio, dove si è realizzata un’adorazione eucaristica tenuta nella Parrocchia Immacolata Concezione, che anche compie cento anni di vita quest’anno. Il parroco Roberto Espeche ha presieduta l’Adorazione, ed ha improvvisato fuori programma un bellissimo messaggio per i giovani. ”Non abbiate timore alla croce. È pesante, e molto, ma se le nostre vite non provano il peso del legno, e caschiamo in terra, non potremo approfittare della gloria della risurrezione”. Al termine si è recitata la preghiera del futuro Congresso Eucaristico Nazionale.

Il cammino ad una Alleanza d’Amore

Sono partiti con un clima di gioia e ansietà a suggellare un’Alleanza d’Amore con la Mater. Per unire forze ed associarsi di una maniera profonda, personale e vitale, assumendo un impegno che coinvolgerebbe essenzialmente i cuori dei giovani.

L’ultimo pezzo del pellegrinaggio, invitava a riflettere intorno al significato del pellegrinaggio; in quel camminare hanno impegnato la loro vita, la stanchezza, le gioie, le tristezze, i desideri, gli sforzi e i sacrifici. Chissà senza accorgersene abbiano espresso il cammino della vita stessa.

Tutti nel Santuario, e il Santuario per tutti

Dal mattino presto la Famiglia di Schoenstatt ha cominciato i preparativi per ricevere la moltitudine degli adolescenti, che sarebbero arrivati assettati d’amore ed alcuni ansiosi per conoscere il Santuario e la Madonna della quale tanto avevano loro parlato.

E la Famiglia si affannava, con tutto organizzato, a ricevere con entusiasmo i pellegrini nel Santuario adornato per loro. Gli altoparlanti annunciavano l’arrivo dei viandanti in 15 minuti. Il coro, ha raddoppiato i suoi canti e tutti si sono avvicinati all’entrata. Poco a poco sono cominciate ad apparire visi stanchi, sorridenti e arrossati. Guardavano sorpresi la fine di quel ponte d’amore e di fede che avevano cominciato ad attraversare il mattino di quel giorno speciale. Sono stati accolti da applausi e fazzoletti in alto. La Famiglia li ha abbracciati tra una pioggia di flash e li ha invitati a sedersi sul prato verde per partecipare al Banchetto di Dio e ricevere le Grazie del Santuario. L’entusiasmo dei giovani si è unito ai canti del coro in una comunione di cuori. Sapevano, perché erano lì.

Il Banchetto di Dio

Al sciogliere i palloni è cominciato il baccano: erano cinque mazzi di denari rappresentando i misteri gloriosi, chiedendo per la pace del mondo, per la nostra terra Argentina, per i nostri governanti, per le intenzioni di Papa Francesco e per la Gioventù pellegrina.

I cuori si sono tranquillizzati all’inizio della Santa Messa, celebrata da Padre Guglielmo Cassone, coordinatore del Movimento a livello regionale, e concelebrata da Padre Tommy Dell’Oca, P. Martin Aversano e P. Sebastiano Sardo. Anzi tutto si è letta una lettera di Papa Francesco, che si rallegrava con i giovani Viandanti della Fede e li benediceva con le sue saggie e sante parole. Poi si è letto il saluto dell’Arcivescovo di Tucumán, Mons. Alfredo Secca, che si trovava a Roma.

In un clima di raccoglimento, i giovani che erano disposti, hanno ricevuto una candela e con molta emozione hanno scambiato il loro cuore con la Mater, suggellando l’Alleanza d’Amore: “O Signora mia, o Madre mia….” 4000 giovani e una sola voce.

Nel cielo i fuochi artificiali hanno chiuso la giornata e il Santuario di Schoenstatt ha partecipato agli abbracci, ringraziamenti e promesse di ritornare, perché l’esperienza vissuta dell’incontro con Maria è stato indimenticabile per tutti.

 

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Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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