Postato su 2011-12-30 In Schoenstattiani

P. Josef Banz si è spento nella Notte di Natale

SVIZZERA, org. Padre Josef Banz, Padre di Schoenstatt, che due mesi fa era cappellano nell’Edicola di Sachseln – di San Nicola della Flüe – è stato chiamato da Dio Padre all’eterno Natale. Ha lavorato fecondamente per lunghi anni promuovendo la venerazione a San Nicola della Flüe, il santo patrono della Svizzera, consigliere e pacificatore, e perciò molte persone hanno bisogno di lui.

 

 

Due mesi fa si era trasferito alla parrocchia della valle di Melch in un Cappella a 2000m di altezza, a Melchsee-Frutt. Terminata la Messa è caduto nel cammino di ritorno alla funivia. Nonostante il rapido soccorro, si è spento rapidamente, e così nello splendore del nascente Natale, ha potuto giungere al Natale eterno.

P. Josef Banz ha scritto qualche tempo fa le “Dieci regole per la pace” secondo San Nicola. Forse come eredità, una proposta per apportare al Capitale di Grazie in gratitudine alla sua vita.

Tutti i giorni chiedo a Dio: “aiutami oggi ad essere un luogo di pace”. Perché Dio sa meglio di me, dove e come posso regalare pace.

Pubblichiamo qui le regole della pace come un vivo ricordo di P. Josef. Banz.

San Nicola della Flüe ci mostra il miglior cammino verso la pace.

Dieci regole per la pace

1.   Distruggo il mio odio: tutti i giorni una piccola parte.
Andare dall’odio verso l’amore. L’odio distrugge. L’amore costruisce.

2.   Vinco la mia sete di vendetta: tutti i giorni una piccola parte.
Andare dalla sete di vendetta verso la benevolenza.
Perché la sete di vendetta conduce ad una spirale di violenza.

3.   Domino la mia esasperazione interiore:

– Conto fino a dieci quando vuole scapparmi una parola dura.
– Mi ritiro,
se desidero litigare.
Andare dalla tormenta interiore alla pace interiore Perché le tormente confondono, la pace chiarisce.

4.   Apro i miei occhi per vedere il buono negli altri.
Il prossimo è un valore pieno di umanità. Merita tutto il mio rispetto.

5.   Apro le mie orecchie per percepire come pensano e sentono gli altri.
Il prossimo ha la sua visione delle cose, i suoi timori e le sue necessità, il suo entusiasmo e i suoi sogni. Merito tutto il mio rispetto.

6.   Apro il mio cuore e regalo agli altri la mia attenzione e il mio affetto.

Il prossimo desidera ardentemente un caldo amore. Merita tutta la mia benevolenza.

7.   Apro le mie mani e sono con gli altri.

Il prossimo frequentemente è impotente. Merita il mio aiuto.

8.   Dopo un litigio penso come riconciliarmi il prima possibile.

Una conversazione tranquilla il giorno seguente (chissà con una terza persona) ci riunirà nuovamente.

9.   Tutti i giorni chiedo a Dio: “Regalami la tua pace al mio cuore”.

Perché Dio è pace.

10.   Tutti i giorni chiedo a Dio: “Aiutami ad essere oggi un luogo di pace”.

Perché Dio sa meglio di me, dove e come posso regalare pace.

Tradotto dal tedesco: P.Josef Banz, 20-3-2010 – ED – Pellegrinaggio al Libano – Dieci regole per la pace.

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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