Postato su 2013-01-05 In Giubileo 2014

Speranza fatta impegno apostolico, fatta Cultura d’Alleanza

org. “Il cristiano è un uomo di speranza, anche e soprattutto davanti alle tenebre, che spesso ci sono nel mondo e che non dipendono dal progetto di Dio, bensì dalle decisioni errate dell’uomo, perché sa che il potere della fede muove le montagne, il Signore può illuminare perfino la più profonda oscurità”, ha detto il Santo Padre, Benedetto XVI, il 31 dicembre alla Vigilia della Solennità di Maria Madre del Signore, prima del canto del tradizionale inno del Te Deum in ringraziamento per la fine dell’anno civile. Il 2014 che si prepara con ogni passo del pellegrinaggio per questo mondo concreto con le sue oscurità e senza speranze, è per rinforzare questa speranza fatta impegno apostolico, fatta cultura d’Alleanza.

“Il cristiano è un uomo di speranza”, ha detto il Santo Padre, “anche e soprattutto davanti alle tenebre che spesso esistono nel mondo e che non dipendono dal progetto di Dio, bensì dalle decisioni errate dell’uomo, perché sa che il potere della fede muove le montagne, il Signore può illuminare perfino la più profonda oscurità”.

“L’Anno della Fede che la Chiesa vive”, ha continuato il Pontefice,” vuole suscitare nel cuore di ciascuno dei credenti una maggiore coscienza che l’incontro con Cristo sia la fonte della vera vita e di una speranza solida. La fede in Gesù permette un rinnovamento costante nel bene e nella capacità di uscire dalle sabbie mobili del peccato e ritornare a cominciare. Nel Verbo fatto carne è possibile, sempre di nuovo, trovare la vera identità, che si scopre destinataria dell’amore infinito di Dio e chiamato alla comunione personale con Lui. Questa verità, che Gesù Cristo è venuto a rivelare, è la certezza che ci spinge a guardare con fiducia l’anno che comincia”.

“La Chiesa che ha ricevuto dal suo Signore la missione di evangelizzare, sa perfettamente che il Vangelo è destinato a tutte le nuove generazioni, per saziare quella sete di verità, che ciascuno porta nel suo cuore, e che spesso è offuscata da tante cose, che occupano la vita. Quest’impegno apostolico è tanto più necessario, quando la fede corre il pericolo di diventare oscura nei contesti culturali, che ostacolano il radicamento personale e la presenza sociale”.

Parole del Sano Padre che motivano ed ispirano, ma che anche impegnano, in questa corrente missionaria nell’Anno della Fede della Chiesa universale, dove ciascuno dei Pellegrini è chiamato e capacitato nella grazia 2014, a convertirsi in portatore di questa speranza fatta impegno apostolico, fatta cultura d’Alleanza.

Fonte del testo del Santo Padre: Vatican information Service

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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