Postato su 2013-01-30 In Giubileo 2014

Lo scuardo del Padre si posa su Roma

ITALIA, Federico Bauml. Una piccola scultura d’argento, raffigurante un occhio inserito in un triangolo equilatero. Il Simbolo del Padre è così: leggero, semplice e pieno di significato, proprio come la persona che a questo simbolo era tanto affezionato da farlo diventare il proprio regalo per il Movimento, col desiderio che fosse posto, un giorno, nel Santuario Originale, a Schoenstatt.

 

 

 

Per varie ragioni, il Simbolo non è mai stato posto nel Santuario Originale e dall’8 luglio del 2009 (giorno del 99° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di P. Kentenich) ha iniziato un pellegrinaggio in tutto il mondo, visitando tutte le famiglie di Schoenstatt nazionali; un viaggio che terminerà il 18 Ottobre 2014 a Schoenstatt, quando finalmente il Simbolo potrà prendere il posto che il Fondatore gli ha assegnato: nel Santuario Originale, tra il simbolo dello Spirito Santo e il Crocifisso.

Un momento speciale

22 Gennaio 2013: il Simbolo arriva a Roma. Quel simbolo che ha girato tutto il mondo è ora nel nostro Paese, nella nostra città; un momento speciale, l’occasione per sentirsi parte di qualcosa di grande. I greci l’avrebbero definito un kairòs, un’ora di grazia, il momento in cui Dio ci viene incontro.

Questa settimana in compagnia del Simbolo del Padre ci ha permesso di riconquistare il Santuario, di fermarci a pregare, a riflettere. Tutti i gruppi si sono alternati per dare all’ “ospite” l’accoglienza migliore possibile e poter stare in sua compagnia, per poi trovarsi tutti insieme, Domenica 27, per celebrare “in famiglia” l’Eucarestia.

È stata anche l’opportunità per conoscere di più la storia del nostro Movimento e del suo Fondatore, soprattutto grazie alla bellissima riflessione con cui Sr. Elizabeth ci ha guidati alla scoperta di questo simbolo: perché solo se si conosce appieno qualcuno, e con lui la sua storia, lo si potrà amare in pienezza.

“Sia fatta la Tua volontà”

Padre nostro…venga il Tuo Regno, sia fatta la tua volontà”. Tante volte ripetiamo queste parole, e forse troppo spesso lo facciamo in modo meccanico, quasi per abitudine.

Il Simbolo del Padre ci invita a ridare peso a queste parole, riconquistando la preghiera che Gesù ci ha insegnato.

Perché, in fondo, la nostra Alleanza altro non è che l’unione tra i nostri occhi rivolti verso di Lui ed il Suo sguardo che veglia su di noi, e proprio questa è l’eredità che il Simbolo del Padre ci lascia alla fine della settimana, quel regalo che tanto stava a cuore a Padre Kentenich.

Riflessione per la Famiglia di Schoenstatt in occasione della visita del Simbolo del Padre per il Santuario Originale – Suor Elizabeth Parodi

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