Citazione della settimana. È quell’amore di Maria che incita il missionario a uscire dalla sua tranquillità per aprirsi il cammino, per soddisfare il desiderio dell'”Amata”, della Mater. Noi, come altre volte si è detto, solo le prestiamo la lingua, i piedi, l’orecchio il cuore, affinché faccia miracoli. È Ella – non noi- la gran “Missionaria” che “farà miracoli”.
Questo contrasto della nostra piccolezza e dell’azione di Maria – ciò che è forte e quello che è effimero, ciò che è completo e quello incompleto, ciò che è indigente e la pienezza – è quanto sostiene la Campagna. La nostra piccolezza e la sua grandezza non sono dimensioni antagonistiche né incompatibili. Si “potenziano”. Ma nel terreno dell’amore è Ella sempre Colei che ci vince. Entrambi, Maria e il missionario, si uniscono in un solo desiderio: portare Gesù e la sua grazia a tutti gli ambienti. Joao è stato un esempio vivo di questa tensione – e la sua autocoscienza e la piccolezza della sua strumentalità: solo “un asinello di Maria”.
Si deve lasciare allora, che la Mater palpiti in me, se è necessario spietatamente, affinché l’irrazionalità del suo amore diventi realtà nella razionalità del messaggio. Dio mi ama. Gesù è mio fratello, Maria è la mia educatrice e noi siamo di conseguenza fratelli.
P. Guillermo Carmona, Lettera ai missionari della Campagna del Rosario, Argentina, luglio 2012
Non vogliamo spiegare teoricamente
il carisma di Schoenstatt,
quello che siamo e vorremmo essere,
bensì vorremmo dimostrarlo
attraverso i nostri progetti apostolici e missionari
come una realizzazione dell’Atto di
Fondazione.
Dimostratemi con fatti che mi
amate realmente.
Documento: Tende della Cultura di Alleanza
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina