Postato su 2010-12-13 In Giubileo 2014

Tutto è cominciato in ottobre!!

Jornada de Delegados: Peregrinación a MaipuCILE, Suor Jimena Alliende/mkf. Cile è in cammino, senza dubbio, verso il 2014. Nastri nelle bandiere nazionali con logo e motto internazionale del 2014 in ogni Santuario, come anche la fotografia del Santuario Originale in ognuno di essi, ed un trittico, rappresentando le correnti che porteranno in questo triennio al 2014, parla di per se stesso. Tutto è cominciato con l’apertura solenne del triennio nei Santuari e nelle Edicole del paese, e con la giornata dei delegati in ottobre.

Participantes

600 persone rappresentavano Schoenstatt presente in tutte le diocesi del paese, da Arica a Punta Arena, unita da una rete di Santuari e Edicole, convocati da una stessa idea centrale: metterci in cammino verso il 2014, attratti dall’Alleanza d’Amore, che spiega tante cose della vita personale e del Movimento. Questa Giornata si è sperimentata come un’esperienza, che senza dubbio marcherà l’itinerario verso il 18 ottobre 2014.

È la generazione del centenario di Schoenstatt nel mondo!!

Jornada de DelegadosSono ritornati a casa contenti, molto contenti e con più che giusta ragione. Si erano riuniti vari fattori, oltre tutto quello che avevano regalato per iniziativa propria la Mater e il Fondatore nella sua nuova presenza, i più interessati nell’avvenimento.

I delegati erano venuti preparati e lo attestavano nell’espressione che riflettevano i loro volti, quando si sono incontrati con vecchie conoscenze – ed altre non tanto -, tutti portando nelle loro mani il quadro del Santuario Originale, che aveva presieduto l’apertura del triduo in ogni luogo, il 18 ottobre scorso e una bandiera del Cile, che è diventata il simbolo più importante di quest’anno del bicentenario della patria. Si percepiva che ancora era fresca l’esperienza vissuta. È la generazione del centenario di Schoenstatt nel mondo! Orgoglio e responsabilità, più ancora, perché si è inaugurato il bicentenario dell’indipendenza, un anno marcato da avvenimenti insoliti.

Il logo del centenario visto dal Cenacolo

Bellavista ha creato un’atmosfera per approfondire quello in cui hanno vissuto, per dimostrare che sono protagonisti e testimoni di un carisma destinato a essere la linfa della vita della Chiesa. Tutto era pieno di bandiere rosse. La statua del Padre aveva una singolare prestanza circondato di bandiere, specialmente quella del centenario, che porta impresso il logo che accompagnerà questi tre anni. Si sono chieste proposte in tutte le parti e si è scelta la persona che sarà mandata in Eçuador. Ogni simbolo esprime qualcosa: il Santuario, il mondo, e tre linee rosse ondulanti che significano le tre grazie, che hanno inondato il cinque continenti, e che dal Cenacolo si possono leggere come il fuoco di Pentecoste, che si espande come missione.

È corsa, per cause incomprensibili, la voce che sarebbe meglio recarsi a Schoenstatt in un’altra data e non il 18 ottobre, perché tutto già era completo. Niente a che vedere! Padre José Maria Garcia ha invitato specialmente per il 18 ottobre. Tutti saranno i benvenuti quel giorno se si vuole vivere in pienezza il centenario, tanto a Schoenstatt quanto a Roma, e non solo fare prima o dopo un pellegrinaggio locale o di comunità.

Bandiere e giare

Anforas de las diocesisFuori del Santuario c’erano come due “mazzetti” – per il modo come erano collocati, al più puro stile d’incontri mondiali di tutti i tipi – di bandiere cilene provenienti da tutto il paese, il che manifestava l’evidente relazione con il Santuario, tutto ciò che ha vissuto il paese quest’anno. Inoltre si potevano osservare in un adorno di fiori nel presbiterio molte giare con l’iscrizione: nulla senza di Te, nulla senza di noi. Nel momento dell’invio apostolico, ciascuno dei coordinatori si è portato una giara alla sua città. Si sono esposti nel corridoio che porta alla sala delle conferenze, gli stendardi dei Santuari o delle Edicole con descrizione dettagliata del luogo, dove sono situati, con speciale originalità in simboli e nell’intorno.

Il mistero di Schoenstatt

Entrega de las ánforasUn altro fattore per ritornare a casa contenti è stata la semplicità e la prossimità del tema centrale, che è stato il leitmotiv della Giornata: il mistero di Schoenstatt, la Mater che si stabilisce nel Santuario Originale in un’Alleanza suggellata con il Padre e il Fondatore, in cui coinvolge tutti i suoi discepoli nell’espansione della missione di Maria nel mondo e nella Chiesa. Mistero di Schoenstatt! Si sa a memoria? Si è ascoltato con la stessa attenzione e interesse come se si fosse raccontato per la prima volta. In verità, è bene approfondire questo mondo, che è un regalo enorme. Ed anche ha influenzato molto sui presenti il tema centrale tenuto da Suor Maria Jesús, assistente spirituale della Gioventù Femminile, per essere molto pratico, concreto, interessante, applicabile alla vita, senza concetti eccessivamente dottrinali. E non meno importante è stato il sorriso e la gioia che lei sentiva a parlare del tema. Questo è stato molto decisivo per i lunghi Incontri delle famiglie locali o Rami.

Essere apostoli portatori dell’Alleanza d’Amore

Suor Maria Jesús ha spiegato magistralmente il cammino per essere portatori dell’Allenza d’Amore. Dobbiamo, perciò, incarnare quattro punti:

  • vincolo al Santuario: quando credo veramente che la Madre è qui, che nel Santuario io mi trasformo, le porto la mia vita, le mie decisioni, i miei problemi, le mie vittorie, le mie aspirazioni ecc.
  • Capitale di grazie: il mistero di Schoenstatt è che la Mater discende al Santuario, affinché i suoi figli collaborino. E ci dice con questo, che ha bisogno di collaboratori per l’opera di Dio, e al contempo ci aiuta a educare la nostra personalità. E noi lentamente ci trasformiamo, attraverso gli sforzi e rinunce che si convertono in Capitale di Grazie.
  • Apostolato: dobbiamo essere apostoli in qualsiasi momento, il che è differente che essere apostoli. Come l’imprenditore che sta sempre cercando di fare qualche buon affare, noi dobbiamo avvicinarci sempre agli altri apostolicamente, poiché ogni persona è un’opportunità unica, affinché noi le dimostriamo, quanto Dio le vuole bene.
  • vincolo con Padre Kentenich: in quest’anno del Padre , dobbiamo cercare forme di conoscerlo, studiarlo, mostrarlo agli altri.

Una Giornata con molte esperienze

È stata una Giornata di molte esperienze, difficile da trasmettere con parole. Tempi ben distribuiti, niente è stato troppo lungo, né pesante, ma anzi tutto molto eloquente. La Gioventù ha rappresentato in maniera originale l’avvenimento della consacrazione del Padre a 9 anni. Si sono proiettati brevi video di vero impulso apostolico Le testimonianze sono state raccontate da persone concrete: P. José Manuel López ha parlato di P. Hernando Alessandri, Carmen Delia Sepulveda ha decritto Barbara Kost e Isabel Margarita Gonzáles ha parlato di Mario Hiriart. L’argomento centrale è stato come l’Alleanza d’Amore li ha modellati.

Pellegrinaggio a Maipù

En MaipúTutti sono ritornati motivati dal pellegrinaggio a Maipú, il Santuario Nazionale del Cile, il sabato pomeriggio. Ciò che ha più colpito è stato quanto ha letto P. Carlos Cox intorno alla conversazione di P, Kentenich con P. Joaquin Alliende nel 1963, quando lui era stato incaricato della pastorale del tempo nazionale dedicato alla Madonna del Carmen in nome della sua comunità. Con gran sorpresa di tutti P. Kentenich, allora, si occupava anche di tutta la Famiglia cilena.

P. Mariano Irureta ha tenuto un sermone di gran motivazione sul tema centrale della Giornata. In generale con il pellegrinaggio a questo luogo santo si è avuta l’impressione, che si esprimeva la presenza di Schoenstatt nella vita della Chiesa. (Si suole usare l’espressione: diamo Schoenstatt alla Chiesa! E quella frase contiene una certa confusione, perché il carisma di Schoenstatt è della Chiesa cattolica! Non è nelle sue frontiere, bensì nel suo midollo come pietra viva).

Cinquanta anni della croce dell’unità

Non scarseggiano gli anniversari importanti. Si compiono i 50 anni della croce dell’unità! P. Luis Ramirez lo ha motivato con molto fuoco.

Ora tocca trasmettere in ogni Santuario, Edicola, regione, Istituto, Federazione, Lega pellegrini, ciò che si è ricevuto che è tanto essenziale per Schoenstatt e nel contesto di un bicentenario marcato dal terremoto e dal riscatto dei minitori nel nord. Si è “morsa” la vita.

Abbiamo dimenticato qualcosa d’importante. Era presente la missionaria della Madonna Pellegrina, che a Coplapó ha fatto arrivare “ai 33” la MTA in fondo alla mina, a 620 m, di profondità. Molto simbolico!

Il commento di una coppia: “Una delle esperienze che arricchiscono sempre tanto, è la possibilità di condividere e constatare come gente di altri luoghi e di altre realtà si arrischiano per la missione, si sforzano di vivere la loro Alleanza e per far conoscere il meraviglioso mistero di Schoenstatt a quanti più sia loro possibile.”

Fonte: Vincolo, Rivista del Movimento di Schoenstatt in Cile e in mundoschoenstatt

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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