Postato su 2011-01-26 In Santuario Originale

Camminando in stretto rapporto con il Padre e Fondatore

Ruhestätte von P. Kentenichmkf. 20 gennaio {cms_selflink page=”triennio” text=”dell’Anno del Padre!”} La Famiglia di Schoenstatt locale si è riunita felice con alcuni pellegrini di paesi sudamericani (ai quali è stata distribuita la predica in spagnolo) nella Chiesa dell’Adorazione, illuminata ancora una volta con la luce degli alberi di Natale. Il 20 gennaio 1942, quando {cms_selflink page=”il-fondatore” text=”Padre Giuseppe Kentenich”} ha preso la gran decisione nella prigione di Coblenza di prescindere da tutti gli aiuti umani, che avrebbero potuto evitare il suo cammino a Dachau, era ancora liturgicamente parlando tempo natalizio. E si celebrava la festa dei santi martiri Fabián e Sebastian. La Famiglia di Schoenstatt ha celebrato la sera del 20 gennaio 2011, la Messa in onore di questi due martiri, così come l’aveva fatto allora Padre Kentenich.

Il coro delle Sorelle di Maria, dirette da Suor M. Tabea e all’organo Suor Sofia, ha accompagnato come in un giorno di festa la celebrazione della Santa Messa. Hanno concelebrato con Mons. Peter Wolf, P. Alexander Martinez, Direttore Spirituale dell’Istituto Nostra Signora di Schoenstatt, P. Josè Barmettler (Horw, Svizzera) e P. Oskar Bühler (Metternich).

Contare permanentemente sulla guida divina ed essere disposto ad accettarla

Heilige MesseMons. Peter Wolf ha dimostrato, basandosi sulle letture della Festa dei martiri Fabián e Sebastian, come Padre Kentenich ha guidato i suoi seguaci sia a Schoenstatt, sia a Dachau, verso un attitudine interiore per il martirio: “Lui ha tentato condurli verso la Firma in bianco, contando permanente e in tutte le parti sulla guida divina ed essere disposto ad accettarla. Ha guidato molte persone verso la Inscriptio e le ha aiutate a superare le loro paure. Ha insegnato loro a vivere totalmente nella fede, nella Divina Provvidenza e a considerare se stessi, in qualsiasi situazione, preziosi agli occhi di Dio, poiché abbiamo molto più valore dei passeri, che non cadono in terra se il Padre non vuole. Solo chi si sa totalmente nelle mani di Dio, può sopportare la minaccia del martirio”.

L’uno nell’altro, per l’altro

Heilige MessePadre Kentenich fonda la sua vita, secondo Mons. Wolf, con questo sguardo di fede nel soprannaturale, che acquista un’altra dimensione, non solo nel mondo attuale, bensì anche nella realtà della comunità di destini dell’essere di famiglia, che si basa sull’Alleanza d’Amore in Schoenstatt, che va aldilà dell’interazione abituale, manifestando la sua forza nel sapersi nell’altro e per l’altro.

“Senza questo fondamento non possiamo comprendere nostro Padre. A lui non importava fare un atto specialmente eroico. Lui ha voluto aprire gli occhi davanti a questa profonda dimensione della nostra comunità nella Famiglia spirituale, che si era formata attorno a lui e con lui”, ha affermato Mons. Wolf.

Nell’Anno della corrente del Padre

L’Anno della corrente del Padre, che la Famiglia di Schoenstatt ha iniziato il 18 ottobre 2010, e che è stato accolto con una gioia crescente, “deve aiutarci – passando sopra le frontiere nazionali – a collocare il Padre nel centro e a familiarizzarci con il mistero della fecondità del nostro Movimento di Schoenstatt”.

> Santa Misa (mp3) – scaricare qui

> Predica di Mons. Wolf (italiano)

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *