Postato su 2011-06-24 In Riflessioni e opinioni

Festa della Santísima Trinità

aat. Sicuramente abbiamo visto qualche volta una fotografia – alcune persone l’hanno vista anche personalmente – della Chiesa dell’Adorazione, a Schoenstatt dove c’è la tomba di Padre Kentenich. Questo tempio è dedicato alla Santissima Trinità. Lo mostra la sua architettura simbolica: tre torri, l’illuminazione naturale parte dal tetto, che a sua volta è inclinato verso il basso in linea media, simbolizzando l’irruzione del divino nell’umano. Ricorda un castello, il castello di Dio dove regna Maria.

 

 

Tutta la Chiesa è un simbolo del culmine dell’Alleanza d’Amore. Maria sempre conduce a Cristo, e con l’azione dello Spirito Santo, porta ogni suo figlio al Padre, che è l’ultima meta del nostro pellegrinaggio per la vita.

Tutto è cominciato con la persona del Padre

Nella storia di Schoenstatt tutto è cominciato con la persona del Padre: lui ha suggellato l’Alleanza d’Amore con Maria in nome di tutti coloro che sarebbero venuti dopo….La sua persona ha sempre condotto a Maria. È un atteggiamento permanente, che si nota fin dai primi anni del Movimento.

Nel 1941 è stato arrestato dalla GESTAPO e il 20 gennaio 1942 ha deciso liberamente, non accettando una nuova visita medica che l’avrebbe esonerato dalla prigionia come inabile, che lo rinchiudessero nel campo di concentramento di Dachau.

Cristo sofferente è sempre al centro delle sue frequenti lettere e scritti di questo periodo. Il desiderio di assomigliarsi a Lui, di partecipare alla sua passione redentrice per giungere alla Pasqua. Maria ha portato il fondatore e i suoi ad un’unione viva con Cristo, restando Ella sempre accanto a Lui, come lo mostra la Croce dell’Unità.

Portatore della missione

Padre Kentenich si dedica dopo la sua liberazione in aprile del 1945 a rafforzare le nuove fondazioni di Schoenstatt nel mondo. Visita l’Africa, l’America del Sud e del Nord, oltre a paesi dell’Europa, dove già Schoenstatt si era esteso. Racconta le sue esperienze a Dachau e la Famiglia comprende che lui ha fatto un’alleanza con i suoi, affinché la sua liberazione dipendesse dall’aspirazione alla santità degli schoenstattiani. La risposta: suggellare un’alleanza con il Fondatore – portatore della missione, eletto da Dio – per continuare la sua Opera. Il che è accaduto per la prima volta nella comunità delle Sorelle di Maria nel Santuario di Nueva Helvetia, in Uruguay.

Padre Kentenich ha potuto dedicarsi pochi anni alla sua Opera, poiché presto è avvenuta la conosciuta controversia con i rappresentanti della Chiesa: il suo Vescovo, (diocesi di Tréveris) non ha inteso la pedagogia di Schoenstatt, e ha deciso passare al Sant’Uffizio il problema mandando la particolareggiata spiegazione scritta per lettera da Padre Kentenich, che in quel momento si trovava in Argentina. E allora si sapeva che chi arrivava a quel ricorso, era condannato.

Esiliato

Il Fondatore è stato esiliato al Milwuakee, dove è rimasto 14 anni, fino al 1965. Nel frattempo si è studiata molto la posizione di Padre Kentenich nella sua Opera. Il Padre era di nuovo al centro. Durante quegli anni ci sono state molte iniziative da apportare al Capitale di Grazie….La Madonna ha condotto la sua Famiglia al Padre…

La tappa dello Spirito Santo

Padre Kentenich ha vissuto tre anni dopo il suo miracoloso ritorno a Schoenstatt (ha dovuto riunirsi un nuovo Concilio, affinché questo avvenisse). In questi anni è sorto un motto che diceva tutto e che dovrebbe essere permanente: Cor Unum in Pater, un solo cuore nel Padre. Ha lavorato moltissimo per terminare il più fondamentale della sua Opera, e quando gli si era domandato che cosa sarebbe successo dopo la sua morte, poiché era impossibile prevedere tutto quello che avrebbe portato tutto lo sviluppo di Schoenstatt, ha risposto che sarebbe cominciata la tappa dello Spirito Santo. Così com’è avvenuto nella Chiesa dopo l’Ascensione di Cristo. Lo Spirito Santo deve aver cura che si conservi fedelmente lo spirito originale dell’Opera di Schoenstatt, che è un regalo di Dio per la Chiesa e il mondo del futuro. Deve regalare ad ogni membro della Famiglia la vera “fedeltà creatrice”, l’aspirazione alla santità, il desiderio ardente per creare la cultura d’alleanza in ogni momento e luogo, l’impegno serio per il consolidamento dell’Opera in tutto il mondo.

L’Universo intero
Con gioia glorifichi il Padre,
gli tributi onore e lode,
con Cristo, per Maria,
con lo Spirito Santo,
ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen

 

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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