Postato su 2014-06-11 In Francesco - messaggio

Vieni Spirito Santo. Vieni a rinnovare: La Chiesa è libera

ROMA, VIS. La Chiesa “non è rigida”, la Chiesa “è libera”. Papa Francesco lo ha sottolineato nella sua omilia della Messa mattutina celebrata il giovedì nella Cappella della Casa Santa Marta. Il Pontefice ha ammonito quelle persone che pretendono chiamarsi cristiani: coloro che vogliono l”’uniformità”, coloro che pretendono le “alternative” e coloro che cercano i “vantaggi”. Ha osservato, perciò, “la Chiesa non è la loro casa”, ma la prendono “in affitto”.

 

Gesù prega per la Chiesa e chiede al Padre, che tra i suoi discepoli non “ci siano né separazioni, né lotte”. Il Papa si è ispirato al Vangelo del giorno per soffermarsi precisamente sull’unità della Chiesa.  “Tanti, ha osservato Francesco, dicono che stanno nella Chiesa”, ma, “stanno con un piede dentro” e l’altro ancora fuori Si riservano così “la possibilità di essere in due luoghi, “dentro e fuori”. “Pe questa gente, ha aggiunto il Papa, la Chiesa non è la loro casa non la sentono propria. Sono in affitto”.

Coloro che si adattano.

Ed ha affermato di nuovo che ci sono alcuni gruppi che affittano la Chiesa, ma non la considerano la propria casa”. Il Santo Padre ha parlato di questi tre gruppi di cristiani: nel primo, ha detto, “quelli che vogliono che tutti siano uguali nella Chiesa” Martirizzando un poco la lingua italiana, ha scherzato Papa Francesco, potremmo definirli che si “uniformano”:

“La uniformità. La rigidità. Sono rigidi! Non hanno quella libertà che dà lo Spirito Santo. Questi cristiani sono «rigidi», perché non hanno quella libertà che dà lo Spirito Santo. E fanno confusione fra quello che Gesù ha predicato nel Vangelo e la loro dottrina di uguaglianza. Gesù non ha mai voluto che la sua Chiesa fosse rigida. Costoro, dunque, a causa del loro «atteggiamento non entrano nella Chiesa. Si dicono cristiani, si dicono cattolici, ma il loro atteggiamento rigido li allontana dalla Chiesa».

Gli “alternativisti”

L’ altro gruppo, ha proseguito il Papa, è fatto di coloro che sempre hanno un’idea propria, che non vogliono che sia quella della Chiesa, hanno un’alternativa. Sono, ha detto il Papa, gli alternativisti:

Gli «alternativisti» pensano: Io entro nella Chiesa, ma con questa idea, con questa ideologia. Pongono delle condizioni e così la loro appartenenza alla Chiesa è parziale. Anch’essi sono fuori con un piede dalla Chiesa, non la sentono propria, l’affittano; e anch’essi sono presenti sin dal principio della predicazione evangelica, come testimoniano gli agnostici, che l’apostolo Giovanni bastona tanto forte: “Siamo… sì, sì… siamo cattolici, ma con queste idee”. Cercano un’alternativa, perché non condividono il sentire comune della Chiesa.

“Coloro che cercano i vantaggi”

Il terzo gruppo, ha detto Papa Francesco, è di coloro che “si dicono cristiani, ma che non entrano con il cuore nella Chiesa”: sono coloro che cercano i vantaggi. Coloro che “cercano i vantaggi, e vanno in Chiesa ma per un vantaggio personale, e finiscono per fare affari nella Chiesa”:

È il gruppo di coloro che «cercano i vantaggi». Essi vanno in Chiesa, ma per vantaggio personale e finiscono facendo affari nella Chiesa. Sono gli affaristi, presenti anch’essi sino dalle origini: come Simone il mago, Ananias e Safira, che approfittavano della Chiesa per il proprio profitto. Personaggi del genere si trovano regolarmente nelle comunità parrocchiali o diocesane, nelle congregazioni religiose, celandosi dietro le sembianze di benefattori della Chiesa. Ne abbiamo visti tanti, si pavoneggiavano di essere benefattori e alla fine, dietro il tavolo, facevano i loro affari. E anch’essi, naturalmente, non sentono la Chiesa come madre, come propria. E Gesù dice: No! La Chiesa non è rigida, una, sola: la Chiesa è libera.

Chi fa l’unità nella Chiesa, “l’unità nella diversità, nella libertà, nella generosità è solo lo Spirito Santo”

Il Papa ha riflettuto: “Nella chiesa ci sono tanti carismi, c’è una gran diversità di persone e di doni dello Spirito” e ha ricordato che il Signore ci dice: “Se tu vuoi entrare nella Chiesa, che sia per amore”, per “dare tutto il tuo cuore e non per fare affari a tuo beneficio” Ed ha affermato di nuovo Papa Francesco: “La Chiesa non è una casa in affitto, la Chiesa è una casa per vivere, come madre propria”

Papa Francesco ha riconosciuto che non è facile, perché “le tentazioni sono tante” Ma poi ha dichiarato che chi fa l’unità nella Chiesa, “l’unità nella diversità, nella libertà, nella generosità, è solo lo Spirito Santo, perché questo è il suo compito”. “Lo Spirito Santo, ha aggiunto, fa l’armonia nella Chiesa. L’unità nella Chiesa è armonia”. Ed ha osservato che tutti “siamo diversi, grazie a Dio, non siamo uguali” altrimenti “sarebbe un inferno!!!” E “tutti siamo chiamati alla docilità, allo Spirito Santo”. “Proprio questa docilità, ha detto il Pontefice, è la virtù che ci salverà dall’essere rigidi, dall’essere alternativisti e dall’essere speculatori nella Chiesa: la docilità dello Spirito Santo” Ed è proprio “questa docilità quella che trasforma la Chiesa da una casa in affitto in una casa propria”.

“Che il Signore, ha detto il Papa al concludere, ci invii allo Spirito Santo e che crei questa armonia nelle nostre comunità, comunità parrocchiali, diocesane, comunità dei movimenti. Che sia lo Spirito colui che fa questa armonia, perché come diceva un Padre della Chiesa: lo Spirito stesso, lui stesso è l’armonia”.

Fonte: VIS, Radio Vaticana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *