Postato su 2014-03-11 In Francesco - Iniziative e gesti

“Al compiersi il primo anniversario dell’elezione di Papa Francesco, un invito…”

ARGENTINA, Dott. Carlos Ferré/mda. L’elezione di Jorge Bergoglio Pontefice della Chiesa Cattolica ha causato una gran risonanza nella Chiesa ed anche nella società mondiale. È stato l’avvenimento dell’anno 2013 e senza dubbio deve essere ricordato come il principio reale del secolo XXI. Al compiersi il primo anniversario dell’elezione di Papa Francesco, s’invita il 15 marzo ad una celebrazione e riflessione nel Collegio Massimo di San Michele (della Compagnia di Gesù), che è stata la sua casa in Argentina durante tutta la sua attività come gesuita. L’iniziativa è come un progetto di differenti gruppi della Chiesa e della società civile, che hanno captato l’importanza storica del Pontificato di Francesco e pretendono accompagnare il processo di mobilitazione, che lui va promuovendo. Alcuni membri del Movimento di Schoenstatt legati alla Giornata sociale ed alla Gioventù si sono uniti a questo progetto, coordinato dal Dott. Carlos Eduardo Ferré, Direttore del Centro di Studi della Dottrina Sociale della Chiesa “Giovanni Paolo II” in Argentina, l’autore del libro “Il Santo Sociale” e membro della Federazione delle Famiglie di Schoenstatt. Tutto questo con il titolo di programma “Generazione Francesco”.

Perché celebrare ed incontrarci?

L’elezione di Papa Francesco ha costituito un fatto trascendente nella vita della Chiesa e di tutto il pianeta, specialmente nel continente latino americano. Queste circostanza meritano la nostra riflessione e ci causano gioia.

Francesco ha cominciato il suo papato cominciando come Vescovo di Roma e si è inchinato davanti al pubblico per ricevere la sua benedizione prima di benedirlo lui come pastore. I suoi gesti e le sue parole ci hanno fatto capire che ci trovavamo di fronte ad un cambiamento che la Provvidenza ci regalava, un leadership che la società desiderava. Un conduttore che è coerente, che fa quello che afferma, che prova con la sua vita, e che quello che propone è possibile, che il potere è servizio per materializzare la dignità dell’uomo e dei popoli.

Francesco convoca ad un processo di mobilitazione che accompagna ad una proposta di unità, e il popolo ricupera il suo posto di protagonista come soggetto attivo del cambiamento. I suoi atti hanno avuto risultati sorprendenti ed immediati, e   sono genuini, perché hanno cominciato dal cuore di coloro che li hanno approvati.

Generazione Francesco – perché le parole e le azioni di Francesco stanno generando qualcosa di nuovo”

Pretendiamo fare, con l’aiuto di Dio, in noi stessi un passo verso la semplicità. Abbiamo, perciò, sentito che la nostra vocazione laicale e la nostra responsabilità battesimale sono pronte per assumere la sfida e ci siamo messi in cammino, chiamando questo tentativo “Generazione Francesco”. Questo nome ha avuto origine nella riflessione dei più vecchi che notavano in Francesco il migliore esponente della nostra generazione, nei giovani, che percepiamo che la nostra generazione sarebbe stata caratterizzata dall’azione di Francesco, come inizio di una nuova tappa storica, in tutti, perché le parole e le azioni di Francesco vanno generando qualcosa di nuovo.

Una vera cultura dell’incontro

Il nostro impegno si deve concentrare in incontrare i punti di contatto, che incoraggiano il dialogo di gruppi e di persone che vogliono generare una vera cultura dell’incontro. Che siano disposti ad uscire da se stessi per arrivare alle periferie esistenziali. Che siano convinti a creare di nuovo la politica, l’economia e i rapporti della comunità intorno al dialogo, all’accettazione dell’altro, alla costruzione condivisa, con un popolo che è garanzia dell’unità nella diversità, perché crediamo che il Regno di Dio già è veramente tra noi.

I promotori di questo Incontro, perciò, provenienti da differenti provincie del nostro paese, ci proponiamo riunire e convocare tutti quei gruppi e persone che hanno un apprezzamento simile della situazione e che vorrebbero approfittare di questa opportunità che Dio ci regala.

Al contempo vogliamo stimolare un processo di diffusione della sua parola e dei suoi gesti ed incamminare le azioni, cui lui ci incoraggia, con le inflessioni che lui ci propone. Abbiamo, perciò, deciso di cominciare ad agire e radunarci, come primo avvenimento storico di questo progetto, nel primo anniversario del suo pontificato per festeggiare con gioia e continuare riflettendo.

Temi d’incontro

La tematica dell’incontro del 15 marzo, che è un punto di partenza per un cammino ancora da definire, si appoggia su un documento di lavoro preparato dagli iniziatori della “Generazione Francesco”, rilevando il momento del cambiamento  fondamentale, il “ritorno del Vaticano II” con tutta la sua forza, e il fenomeno del “popolo mobilitato dal cuore”, quello che in termini kentenichiani si chiama “corrente di vita”. L’opzione sorge da andare oltre, cercando di “uscire per le strade” e concretare l’opzione per “prediletti di Francesco”, i poveri in tutti i sensi, con opere concrete, perché “l’opzione per i poveri assume una dimensione reale che va oltre

qualsiasi speculazione ideologica. Francesco conosce i poveri e dimostra senza affettazioni chi sono i poveri, fuggendo da ampie speculazioni, che durante molto tempo hanno tentato di dissimulare il messaggio di uno dei segni messianici, quello che la Buona Novella fosse annunciata anche ai poveri.

Francesco propone un annuncio evangelico “senza nota”, cioè senza interpretazioni, perché i gesti e le parole di Gesù sono troppo eloquenti.

Noi pretendiamo, con l’aiuto di Dio, di riuscire a superare in noi stessi il passaggio a questa semplicioneria. Cominciamo a riflettere intorno a che non c’è né missione, né vocazione, che possa prescindere da un contatto diretto con gli umili, con gli ultimi, con “los descartables” (tutto ciò che si scarta) come li chiamava Aparecida.

L’Alleanza solidale con Francesco

Si è domandato a Carlos Ferré in una intervista con schoenstatt.org: il perché di questo progetto. “È necessario unire gli sforzi con maggiore accento del carisma, perché l’istituzionale, sia tanto della Chiesa nel suo complesso quanto dei Movimenti e degli ordini, va molto lentamente ed in alcuni casi (purtroppo non pochi) con evidenti segni di resistenza al cambiamento. Non voglio parlare di quelli che sono decisamente contro.

Abbandonare la sicurezza di quello che si sa fare per fare cose nuove. Certa gente ha timore e nonostante non lo dimostri, tende a conservare la sua agenda abituale, dove sempre ripete quello che ha fatto negli ultimi anni.

Un eminente arcivescovo argentino affermava poco tempo fa in una riunione, che Cristo è lo stesso ieri, oggi e domani (una verità che senza dubbio condividiamo) ma il fine del messaggio, che voleva comunicarci, era che nulla era cambiato nella Chiesa….

Mi ha emozionato ed ho approvato con piacere trovare la stessa inquietudine di assumere la grazia di rinnovamento che viene con Francesco nel testo scritto da P. P. Carlos Padilla “Cento anni di cammino, uno sguardo intorno a Schoenstatt”. E specialmente la proposta del P. José Maria García (entrambi di Madrid) e l’alleanza solidale con Francesco, nel loro articolo Abbiamo un Padre coraggioso e senza complessi per costruire una cultura di incontro, di dialogo, d’Alleanza” come in altri momenti, specialmente durante la CIEES” in Costa Rica.

Perché come dice il Documento di Lavoro, “Il nostro impegno deve concentrarsi in trovare i punti di contatto, che stimolino il dialogo dei gruppi e delle persone che vogliono aiutare a generare una vera cultura d’incontro, che siano disposti ad uscire da se stessi per arrivare alle periferie esistenziali, che siano convinti che si può creare di nuovo la politica, l’economia e le relazioni della comunità, intorno al dialogo, all’accettazione dell’altro, alla costruzione condivisa, con un popolo, che è garanzia dell’unità nella diversità, e farlo con la gioia che ci dona la speranza, perché crediamo che il Regno di Dio è veramente tra noi”

“Dedicheremo tutto il nostro tempo a disposizione”, afferma Carlos Ferré “per conversare e sognare come fare dell’Alleanza solidale con Francesco una priorità per il nostro Movimento e per tutti gli uomini di buona volontà che vogliano partecipare”.

Come partecipare

Per coloro che vogliono (e possono) partecipare all’incontro il 15 marzo: per facilitare l’organizzazione, che desiderano iscriversi dovranno riempire la scheda aggregata e mandarla a generacionfrancisco@gmail.com con i dati o la ricevuta del deposito/bonifico che nella scheda si indica.

Claudia Echenique del dreamteam di schoenstatt.org sarà presente per tutti gli altri con il cuore aperto, un bloc-note e una macchina fotografica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *