Postato su 2014-03-09 In Vivere l’Alleanza

100 / 50 / 40

CILE, Amelia Peirone. Saranno medie per qualche gara? Questo dato strano non si riferisce a nessuna competizione, dimostra le misure della Provvidenza durante l’anno 2014. 100 anni dalla prima Alleanza d’Amore con la sempre Ammirabile Regina e Madre di Dio. Le si chiama Nozze d’Osso, perché definiscono un amore per sempre, nell’eco di quello: “Sì, che è osso delle mie ossa e carne della mia carne!”, della Genesi. Si chiamano anche Nozze del Miracolo. 50 anni dalla morte di quel calice pieno, Mario Hiriart. Sono Nozze d’Oro, tempo di acquistare lo splendore di un gran legato, costruito da un fedele amore. 40 anni di unità intorno al Cristo Redentore delle Ande, pellegrini insieme a Mario, fratello latino americano. Queste Nozze di Rubini manifestano un rapporto che si è fatto tanto solido e consistente, affinché sia quasi impossibile da rompersi, poiché sono molti i vincoli creati.

“Nozze di…”

Siamo abituati ad accentuare nelle diverse celebrazioni espressioni come la gioia, la gratitudine e la lode. Quasi non parliamo di adorare. Ci pare qualcosa di eccessivo. E queste date, sempre sponsali, poiché ciascuna figura come “Nozze di… “sono a prima e ad ultima vista una luce più potente per esultare davanti alla presenza di Dio, l’assolutamente fedele, nel cammino di ognuno, della Famiglia intera, della Chiesa, della storia.

Ed è così come parlava in confidenza Francesco d’Assisi, “se sapessimo adorare, nulla potrebbe veramente turbarci: attraverseremmo il mondo con la tranquillità dei grandi fiumi”. Perché “il cuore puro è quello che non cessa di adorare il Signore vivo e vero. Si interessa profondamente della vita stessa di Dio ed è capace, in mezzo a tutte le miserie, di vibrare con l’eterna innocenza e l’eterna gioia di Dio”.

La gioia di Dio

Si tratta della gioia di Dio nei 100 anni della prima Alleanza d’Amore in Schoenstatt, Alleanza con Lui attraversando l’essere di Maria. Ella è il costato aperto, canale della vita di Dio, correndo per la Madre ai suoi figli tutti unici.

È la gioia di Dio nei 50 anni dalla morte di Mario, calice vivo colmo, “trasparente di Cristo come te Madre, come il tuo Santuario, come un calice”, e dedicato, perché “dà tutto di se stesso, interamente, ciò che a lui è più caro”, esattamente come Maria: “ti privi del Tesoro infinito di grazie, che avevi accanto al tuo cuore, senza custodire per te la felicità perfetta che è la vita con Dio, ce la dai interamente, affinché noi ne godiamo”.

”È anche la gioia di Dio nella intrepida convocazione del primo pellegrinaggio al Cristo delle Ande, ascoltando attentamente il sogno di Mario, su quel Santuario eretto sulle vette, affinché tutti vedano qual è la luce di unità tra i popoli, tra i fratelli, tra la gente di buona volontà. Ci sono 40 Santuari vivi costruiti con verace fervore alla Regina e Madre, ed attraverso Lei al Signore Dio dei cieli e della terra.

L’Edicola della Crociata di Maria

Non è un particolare minore, che i giovani della Crociata di Maria 2014, che hanno intronizzato la Madre nell’Edicola e per un lungo futuro, accanto a Cristo, incoronando il maggiore desiderio senza timidezza, al lasciare impressa questa consegna: “Madonnina, qui ci inviti a convertire la nostra vita in un Santuario, ad essere noi un Santuario vivente. Ad immagine tua, ad essere portatori della gioia di Cristo al mondo.

Le 100 medie, le 50, le 40 ci riguardano a tutti, soprattutto a coloro che si riconoscono o vogliono essere cellule vive dentro Schoenstatt. Non serve nulla ricordare, se la memoria non si trasforma in una spinta tanto forte che faccia esplodere l’amore fuori dalle parole, facendolo maturare. E così diventare più forte, più costruttore, più coerente, più aperto.

Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

Video (Fotografie: La Crociata di Maria della GM; la musica : P. Manuel L’opz Naón.)

 

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